venerdì 26 febbraio 2016

Un difetto immunologico tra le cause dell’aborto spontaneo

         Le cellule Natural Killer (NK), quelle che normalmente uccidono tumori e cellule infettate da virus e batteri, nella placenta cambiano completamente comportamento: producono sostanze che inducono la crescita dei tessuti e la formazione di nuovi vasi, indispensabili per nutrire il feto. Non solo: qui le NK “parlano” con altre cellule – un particolare tipo di macrofagi – affinché vengano prodotte le Treg (linfociti T con proprietà immuno-regolatorie). Sono queste che poi bloccano ogni tentativo del sistema immunitario della madre di eliminare il feto. È merito loro, in pratica, se il feto non viene riconosciuto come “estraneo” dal corpo come può avvenire nel caso di un trapianto. 
         La scoperta, pubblicata su Proceedings of the National Academy of Science (Pnas), è di un gruppo di ricercatori italiani dell’ospedale Gaslini, dell’Istituto Nazionale di ricerca sul cancro (IST, Genova) e dell’Università di Genova, guidati da Maria Cristina Mingari e Lorenzo Moretta. Le implicazioni dello studio possono essere fondamentali anche nella comprensione dei meccanismi che portano all’aborto spontaneo. “Un deficit di cellule NK o un inefficace scambio di informazioni tra NK e macrofagi, per esempio, può alterare il meccanismo”, ha spiegato Mingari: “Ecco che non vengono prodotte Treg e il feto viene aggredito dalle cellule killer e dagli anticorpi materni. Il risultato più frequente è, appunto, l’aborto”.
         Le cause di un’interruzione spontanea di gravidanza possono essere diverse. Uno dei fattori determinanti sembra essere l’età: “Dopo i 40 anni l’aborto spontaneo ha un’incidenza del 20 per cento mentre, intorno ai 30, i casi si riducono statisticamente a meno del 10 per cento” ha riportato Giorgio Bentivoglio, direttore Unità Operativa Ostetricia e Ginecologia del Gaslini. “Sicuramente – ha continuato Bentivoglio - una delle cause è un difetto dell’ovulo dovuto ad imperfezioni subentrate nella fase della meiosi e collegate all’età materna”. Possono poi esserci alterazioni anatomiche, ormonali e, come appena dimostrato nel nuovo studio, cause immunologiche. 
Fonte: Crosstalk between decidual NK and CD14+ myelomonocytic cells results in induction of Tregs and immunosuppression (PNAS 2010 107 (26) 11918-11923; doi:10.1073/pnas.1001749107) 

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