venerdì 12 febbraio 2016

La sindrome TTS o laccio emostatico

Sindrome da laccio emostatico nel neonato

/pictures/20160211/la-sindrome-tts-o-laccio-emostatico-1494382772[1663]x[694]780x325.jpeg         Il termine toe tourniquet syndrome (TTS) è stata introdotta da Quinn nel 1971 in seguito a 5 casi di strangolamento tardivo delle dita dei piedi da filato di indumenti, e dopo una ventina di casi in cui dei capelli si erano attorcigliati alle dita di mani e piedi strangolando fino ad amputarle nei neonati. Questa evenienza non è proprio rara, ha un suo picco di manifestazione entro il primo anno di vita, tra i 4 e 5 mesi.
         È vero che le dita cicciose dei piccini possono trarre in inganno e darci l’impressione che l’affossamento interfalangeo sia la normalità, ma l’ispezione ed osservazione minuziosa va fatta. La diagnosi immediata e l’intervento chirurgico con rimozione dell’agente costrittore sono necessari per prevenire la necrosi permanente del tessuto e scongiurare l’amputazione.

Perché si chiama Sindrome da Laccio Emostatico 

         La sindrome laccio emostatico significa lo strangolamento di un dito o del piede di un bambino, o anche del pene nei maschietti, financo del clitoride nelle bimbe, causato dall’avvolgimento intorno all’organo di un capello o di un filato. I capelli lunghi di un adulto possono rimanere imprigionati negli abiti del bambino o nel suo sacco a pelo, poi si avvolgono intorno ad un dito del piede, della mano o del pene del bambino, ecc., e può veramente agire come un laccio emostatico e stringere per giorni. Talvolta è difficile identificare i capelli. 

Sintomi

         Solitamente il pianto inconsolabile e l’irritabilità del neonato per 48 ore, apparentemente senza motivo alcuno, devono indurci a ricercare il perché di questo pianto. Esso non è legato a stagionalità, a capricci, può comparire sempre e solitamente le cause sono i capelli discretamente lunghi della mamma o un filo smagliato di lana o di cotone che si sono arrotolati attorno le dita di mani e piedi e che, non rimossi, giorno dopo giorno, in seguito al movimento degli arti si stringono sempre più strozzando l’organo.
         Se si ha l’accuratezza di osservare e ispezionare ogni parte del corpo ci si accorge di questa spettacolare costrizione e si provvede subito alla sua rimozione, al contrario il tessuto poco per volta andrà incontro a una vera e propria necrosi che allora si accompagna a edema e aspetto violaceo della parte distale in fase necrotica. 
         Tuttavia, il primo segno di strangolamento è il colore della pelle del bambino. La parte strangolata si gonfia e diventa rossa perché il sangue non può fluire, la cute trasuda, il bambino piange senza un apparente motivo ed è nervoso, appare unedema distale, perché il drenaggio linfatico e venoso è bloccato. Se i capelli rimangono avvolti a spirale per molto tempo , il dito o il membro diventano blu. Se non viene rimosso, il tessuto va in necrosi, con conseguente perdita della porzione a valle del posizionamento di detto strizzamento, ovvero si verifica l’amputazione.

Come evitare la sindrome da laccio emostatico o Tourniquet syndrome

         Come è stato detto in precedenza, il primo segno di detta sindrome è il gonfiore e l’arrossamento della parte colpita e della cute e il pianto. Se si verificano questi sintomi e se c'è una strozzatura da capelli e/o da filato vanno immediatamente rimossi e la parte colpita delicatamente mossa. Se il problema viene trattato abbastanza rapidamente, l’organo tornerà alla sua dimensione normale e ritornerà il colore rosato, ma se questo non avviene in pochi giorni, è opportuno portare il bambino in PS.
         La diagnosi precoce è fondamentale, il rischio connesso ad una evoluzione verso l’ischemia poi la necrosi e l’amputazione, infine l’ischemica è la regola. L’incidente è banale, accidentale, ma la maggior parte dei medici afferma che le madri devono vigilare più attentamente i propri figli in modo da scoprire quanto sopra detto il più presto possibile. In alcuni casi si è invocato il sospetto che la legatura fosse stata fatta ad hoc, per cui aleggia ancora la questione se la Tourniquet syndrome sia accidentale o un abuso? Nel 2010, Cevik e Kavalci8 hanno dato importanza al postpartum telogen effluvium della madre con eccessiva perdita di capelli come agente causale. I capelli sono elastici e facilmente allungati quando bagnati, facili da spezzare e contratti quando asciutti. L’elevata capacità di stringere del capello fa sì che sia una tourniquet, un laccio.
         Il controllo del dolore, l’accurato controllo usando anche una lente sono essenziali. L’asportazione dei capelli può essere fatta meccanicamente, usando agenti depilanti, ma se non è visibile il materiale costringente o si è conficcato sotto la pelle edematosa, o se c’è il dubbio di come poterlo rimuovere, in particolar modo come tagliare il capello, perché non visibile in quanto affossato nella pelle, l’esplorazione chirurgica è la regola.
         Una semplice e sicura tecnica è fare una incisione piccola, longitudinale (peritendinea), dorsale, in profondità, perpendicolare sopra l’area dello strozzamento, fino all’osso della falange, che permette di rimuovere senza danni la completa sezione delle fibre costrittrici dalle strutture anatomiche della punta dei piedi. La copertura antibiotica è appropriata. Poco per volta la decompressione della parte insultata ritorna al suo stato normale senza alcuna complicazione se si interviene immediatamente, ma se la risoluzione del trauma avviene dopo ore o giorni possono reliquare delle conseguenze, es. alterazione della flessione del dito coinvolto, pari alla durata dello strangolamento. In conclusione, TTS è una pericolosa ma prevedibile condizione della primissima età pediatrica.
         La pronta diagnosi e il trattamento del quadro sono vitali a ottenere una buona risoluzione e a prevenire le complicazioni. Non solo il pediatra dovrebbe tenere in giusta considerazione questa possibile evenienza, ma anche i genitori e in special modo mamme e dade, di modo che, quando i bimbetti manifestano irritabilità e pianto anomali, esaminino le dita dei piedi alla ricerca di segni di strangolamento con la consapevolezza che molti capelli possono essere coinvolti. Le madri, dal canto loro, devono essere edotte e quindi consce del loro telogen effluvium post partum, i nuovi genitori e chi accudisce i neonati non dovrebbero coprire le loro estremità per lunghi periodi di tempo senza ispezionare, lavare per bene dentro e fuori i vestiti e con cura fare un check-up dei loro infanti regolarmente per scongiurare che nessun capello o filamento si sia attorcigliato alle dita dei piedi.

Fonte http://www.pianetamamma.it/il-bambino/malattie/sindrome-laccio-emostatico-neonato.html

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