domenica 31 dicembre 2017

Auguri di buon anno per una mamma

Картинки по запросу buon anno mamma       Si sta avvicinando la fine dell’anno e con essa la voglia di fare gli auguri a chi ci sta vicino. Che cosa scrivere ai nostri cari come augurio per l’anno nuovo? Ma soprattutto quali parole dedicare alla propria mamma?

Auguri di buon anno
Ormai il classico “Buon Natale e felice anno nuovo” sembra essere diventato obsoleto, è per questo che vi proponiamo alcuni suggerimenti per gli auguri di buon anno.

– “Che i tuoi sogni brillino nel cielo e ti diano l’entusiasmo di perseguirli in questo nuovo anno! Sogna e agisci ora! Buon Anno Nuovo!”

– “Per il nuovo anno è importante lasciare indietro tutte le sconfitte e i dolori e portare avanti solo i ricordi e le cose belle. Che questo anno nuovo sia per la nostra famiglia un anno da ricordare, ricco di gioia, pace e serenità. Tanti auguri di fine anno.”

Картинки по запросу buon anno mamma– “Tutto finisce, come quest’anno, per dare sempre inizio a qualcosa di nuovo e sicuramente entusiasmante. Auguri di buon anno 2018!”

– “Scoprirai domani che nulla è cambiato, tutto è tornato come ieri: niente cambia con l’anno che è arrivato, la vita continua come sempre. Così il mio amore per te. Ti voglio bene mamma.”

– “Un altro anno pieno di dolci ricordi e tempi gioiosi è passato. Hai reso lo scorso anno speciale, mamma, grazie alla tua presenza e vicinanza. Auguri di buon anno!”

Auguri per una mamma speciale
– “Che questo anno possa portarti vera gioia e grandi sorrisi, cara mamma. Auguri, ti voglio tanto bene.”

– “È in arrivo un uragano che rimarrà nella storia! Forti scariche d’abbracci, ondate piene d’affetto e una pioggia infinita d’auguri! Cara mamma, lasciati abbracciare: buon Capodanno!”

– “Se stasera durante la festa, tra musica e spumante, sentirai un leggero bacio scivolare sulla tua guancia, non preoccuparti: saranno solo i miei auguri per l’anno che sta arrivando… Tanti auguri mamma!”

Fonte http://www.passionemamma.it/2017/12/auguri-di-buon-anno-per-una-mamma/

Come saranno i bambini che nasceranno nel 2018

Caratteristiche dei bambini nati nel 2018
foto_bambino        Come saranno i bambini che nasceranno nel 2018? Quali caratteristiche contraddistingueranno il loro carattere? Cosa li renderà speciali rispetto a tutti gli altri?

        I bambini che nasceranno nel 2018 non verranno al mondo in un ambiente di pace e serenità. Nonostante non sarà un contesto facile quello in cui cresceranno, certamente saranno circondati dall’amore delle loro famiglie. Ecco quali saranno le caratteristiche fondamentali di questi bambini, segno per segno.

Ariete
I bambini che verranno al mondo sotto il segno dell’ariete nel 2018 saranno forti e intraprendenti, passionali e sinceri. Chi nascerà sotto questo segno nel mese di aprile avrà queste caratteristiche, ma oltre questo sarà anche molto creativo.

Toro
I bimbi del segno del toro saranno rispettosi, testardi e misurati. La curiosità li contraddistinguerà: questo li porterà a cercare sempre nuove esperienze. A volte avranno però bisogno di guide, che cercheranno nelle persone a loro vicine. Saranno molto attacchi alla famiglia e espansivi con i parenti.

Gemelli
L’energia è la caratteristica fondamentale dei gemelli. Questi bambini saranno sempre pieni di idee, di creatività e di interessi. Non saranno persone scontate e prevedibili, anzi, saranno dinamici e sempre in movimento. Saranno persone leali con gli amici e generosi con le persone che ameranno.

Cancro
Картинки по запросу segni zodiacali bambiniI nati sotto il segno del cancro saranno emotivi e nostalgici. Ogni loro emozione sarà amplificata dal loro carattere così sensibile. Questi bambini tenderanno ad essere molto tranquilli e molto poco problematici per i genitori, che riusciranno a gestirli facilmente.

Leone
I bimbi leone vorranno essere in tutti i modi i protagonisti. Saranno molto egocentrici e vorranno sempre essere al centro dell’attenzione. Nonostante questo lato del loro carattere, saranno bambini generosi e molto protettivi verso chi è intorno a loro.

Vergine
Chi nascerà sotto il segno della vergine saranno molto socievoli. Nella vita di relazione con gli altri metteranno in mostra le loro doti. Saranno ottimi comunicatori e ameranno l’ordine. Programmeranno nei minimi dettagli la loro vita e quella di chi è intorno a loro.

Bilancia
Il loro carattere sarà molto impegnativo e avranno bisogno di molte attenzioni, ma nonostante questo i bambini che nasceranno sotto la bilancia saranno molto sentimentali e dolci. Investiranno molto nella vita di coppia.

Scorpione
Questi bambini saranno attenti, sensibili e molto carismatici. La loro mentalità sarà un po’ contorta ma riusciranno a superare ogni difficoltà grazie al loro carattere e alla loro forza di volontà. Saranno molto competitivi.

Sagittario
I bimbi sagittario avranno come caratteristica fondamentale l’ottimismo. Saranno molto fortunati e attivi. Daranno molte soddisfazioni ai loro genitori e saranno molto autonomi. Saranno inoltre fiduciosi e allegri.

Capricorno
Questi bimbi avranno fantasia e razionalità e riusciranno a coordinarle bene tra loro. Ameranno le avventure e i racconti di fantascienza: saranno inoltre appassionati di tecnologia. Saranno inoltre responsabili e riflessivi.

Acquario
Creatività e inventività saranno le caratteristiche fondamentali dei bimbi nati sotto l’acquario. La loro personalità sarà molto forte. Saranno molto affettuosi ma raramente si lasceranno andare a smancerie. Coltiveranno interessi rari e originali.

Fonte http://www.passionemamma.it/2017/12/caratteristiche-bambini-nati-2018/

Influenza, il picco durante le feste, attenzione ai bambini: sintomi e cure

Картинки по запросу Influenza, il picco durante le feste, attenzione ai bambini     L’atteso picco di #Influenza è in arrivo. Secondo gli ultimi dati contenuti nel bollettino Influnet dell’Istituto superiore della sanità e relativo alla settimana tra l’11 e il 17 dicembre, sono stati rilevati 4,47 casi ogni mille assistiti, corrispondenti a circa 270 mila casi in tutta la penisola. Se teniamo conto che per poter parlare di epidemia è sufficiente superare la soglia dei 2,57 casi ogni mille assistiti, l'evidente aumento dei casi suggerisce che il culmine sarà raggiunto proprio in concomitanza con le feste di fine anno.

Sono i bambini i più colpiti dall’influenza
     Il bollettino Influnet con il quale Istituto superiore di sanità informa sui dati relativi all’epidemia influenzale evidenziano che i più colpiti sono i bambini nella fascia di età fino a 5 anni, tra i quali sono stati segnalati 12,68 casi ogni mille bambini.

     Seguono, in questa classifica dell’influenza, i 7,19 casi rilevati nella fascia di età tra 5 e 14 anni, mentre tra 15 e 64 anni ci sono stati 4,09 casi ogni mille assistiti e solo 1,99 tra gli over 65.

     In totale, dall’inizio delle rilevazioni, sono circa un milione gli italiani colpiti dal #Virus influenzale 2018/2018, in linea con i dati rilevati lo scorso anno, mentre le regioni più colpite risultano essere il Piemonte, la Valle d'Aosta, la provincia autonoma di Trento, la Toscana, le Marche, il Lazio, la Puglia, la Calabria e la Basilicata.

Sintomi e cure per l’influenza 2017/2018
     Nonostante il diffondersi dell’epidemia in linea con le attese, il virus in circolazione quest’anno pare essere molto più aggressivo, tanto da aver fatto registrare già 52 decessi in Australia.

     I ceppi responsabili dell’influenza 2017/2018 sono il ceppo A (H3N2) insieme a due nuovi ceppi A e B (A/Brisbane e B/Florida), la cui infezione si manifesta con i classici sintomi quali febbre alta, mal di testa, mal di gola, dolori articolari e addominali, la cui scomparsa avviene mediamente dopo quattro giorni di decorso.

     Nei soggetti più deboli, come bambini piccoli, anziani e cardiopatici, tali sintomi possono anche avere un decorso mortale (lo scorso anno i decessi in Italia per cause direttamente riconducibili al virus influenzale sono stati 68) ed è per questa ragione che per queste categorie si consiglia ogni anno, prima dell’arrivo dell’epidemia, il ricorso al vaccino antinfluenzale.

      I consigli più generici rilasciati dall’Istituto superiore della sanità  riguardano soprattutto la precauzioni sui comportamenti da seguire nei periodi di recrudescenza influenzale, come quello di evitare la frequentazione di luoghi sovraffollati, che favoriscono la diffusione di un virus altamente contagioso come quello dell’influenza, e di lavarsi spesso le mani.

Fonte http://it.blastingnews.com/salute/2017/12/allerta-influenza-come-proteggersi-dallepidemia-in-arrivo-002261181.html

COME SI FA A CRESCERE FIGLI FELICI?

     Nessuna formula magica né regole da seguire alla lettera. Nessun consiglio universale che valga per tutti, e per tutti intendo tutte le madri e tutti i figli che, si sa, sono ognuno diverso dall'altro. Diversi nelle attitudini, ma anche nelle esigenze.

     Dopo quattro anni mi sto convincendo di questo. Mi sto convincendo che c’è solo una cosa che fa davvero la differenza nella crescita dei nostri figli. E questa cosa non è l’allattamento portato avanti per 3 mesi, un anno oppure tre. Non è la fermezza nel farli dormire nel loro letto fin da piccolissimi o la stanchezza che ci fa acconsentire ad averli, invece, accanto a noi per tutta la notte. Non è nemmeno il metodo educativo (mi perdoneranno i pedagoghi di tutto il pianeta) che scegliamo per i loro asili e le loro scuole. Non c’entrano i tempi e le modalità di svezzamento e di spannolinamento, né le torte appena sfornate che non siamo in grado di preparare.
crescere figli felici
     A fare davvero la differenza, mi sto convincendo, è la nostra serenità, il benessere di noi mamme.
La nostra presenza, il tempo trascorso con i nostri figli, tempo senza distrazioni, dedicato solo a loro. Tempo durante il quale sono loro esigenze a dettare le regole e la nostra creatività e i nostri sentimenti al loro servizio. Tempo esclusivo. Senza smartphone in mano e relegando i pensieri, di qualsiasi genere, al secondo posto. Tempo che io personalmente penso sempre di far fatica a trovare. Questo di certo è per gran parte fondamentale nella crescita felice dei nostri bimbi ma credo davvero che sia fondamentale anche che i nostri bambini respirino serenità.

Una serenità trasmessagli da donne felici.

     Donne prima che madri o madri prima che donne. Ognuna di noi dovrebbe poter decide per sé cosa la fa sentire davvero appagata.

     Di lavorare o di decidere di restare a casa con i proprio figli. Di continuare ad andare in palestra e a uscire con le proprie amiche. Oppure di smettere di farlo perché non ne ha nessuna voglia. Di decidere che tipo di mamma essere senza nessun condizionamento o imposizione. Di poter scegliere ascoltando quelle che sono le proprie esigenze, proprie e dei propri figli. Di continuare ad essere se stesse anche dopo la maternità perché solo così potremmo insegnare ai nostri figli a rispettarsi e soprattutto ad accettarsi per quello che sono.

     Per crescere figli felici ci vogliono genitori presenti, è vero. Ci vuole dedizione, ci vuole partecipazione, ci vuole spendersi per loro. Ma ci vuole anche ricordarsi ogni tanto che tutto questo si può fare in mille modi diversi. Che non c'è un'unica strada, né un unico modo di essere madri. Che non tutte le donne diventano madri allo stesso modo e non c'è un modo migliore dell'altro. C'è un modo giusto per ogni mamma e per il suo bambino.

     Perché io non lo so come si faccia a rendere felice un figlio, ma sono sicura che non possano esistere figli felici se le loro mamme sono imbrigliate in un ruolo che non sentono loro.

Fonte http://www.mamme.it/come-si-fa-a-crescere-figli-felici/

Quanti figli avere per restare giovani e in forma smagliante

Lo studio
mamma e figlio      Secondo una ricerca scientifica condotta dall’Università di Bath in collaborazione con l’Università Jagiellonian in Polonia, le donne se vogliono mantenersi esteticamente attraenti, in forma smagliante e belle, non devono fare troppi figli. Per sentirsi più giovane, dunque, una mamma dovrebbe avere una famiglia poco numerosa.

Quanti figli bisogna avere?
      Cosa significa famiglia poco numerosa? Uno o massimo due figli, dicono gli esperti, consci di quanto queste dichiarazioni possano far discutere milioni di mamme, specialmente quelle che di parti ne hanno sperimentati tanti. Secondo i ricercatori inglesi e polacchi, chi ha tanti bimbi inevitabilmente avrà, in età avanzata, una pelle meno curata, più rughe evidenti, un viso stanco ed un fisico molle.

Il motivo
      Ovviamente i ricercatori sono stati in grado di dimostrare scientificamente il perché il corpo di una donna con più di due figli invecchi prima. Ogni bambino partorito da una donna, infatti, aumenta lo stress ossidativo, ovvero una condizione patologica causata dalla rottura dell’equilibrio fisiologico che è uno dei responsabili dell’invecchiamento precoce.

Come è stata condotta la ricerca
      Gli studiosi hanno analizzato foto di donne, in particolare immagini facciali basate su fotografie reali di mamme in post-menopausa con un numero variabile di bambini. Sono state poi create tre diverse categorie. Ai partecipanti allo studio (571 persone) è stato chiesto di scegliere il viso che ritenevano più attraente, più giovane e più sano attraverso due domande di scelta forzata alternativa.

Картинки по запросу mamma e tanti figliI sorprendenti risultati
      Ne è emerso che le donne che avevano dato alla luce meno figli erano giudicate sia dagli uomini che dalle donne come più attraenti, più giovani e più sane rispetto alle donne con più figli. In ogni categoria i punteggi più bassi sono stati ricevuti da donne appartenenti alla categoria che avevano un numero di figli più elevato (7-9 bambini).

      I meccanismi alla base della variazione osservata nell’aspetto del viso non sono noti, ma livelli più elevati di stress ossidativo tra le donne con un’alta percentuale di figli possono spiegare il loro invecchiamento più rapido ed una minore attrattiva fisica nell’età avanzata. Questi risultati suggeriscono che il numero di figli potrebbe influenzare l’aspetto fisico delle donne.

Fonte http://www.passionemamma.it/2017/12/quanti-figli-avere-per-restare-giovani/

sabato 30 dicembre 2017

Tradizioni di Capodanno per un anno fortunato

    Tra la notte del 31 e la giornata dell'1 gennaio il rispetto di alcune usanze, rituali e tradizioni dovrebbe preservare chi le pratiche correttamente da sfortune future, assicurando un nuovo anno all'insegna della fortuna, del successo e della prosperità.
Eccone alcune, italiane e non, tra quelle più note e rispettate.



LE PIU' NOTE

  • Indossare qualcosa di rosso: di solito biancheria intima. Ma non è necessario che siano slip o reggiseni. Va bene anche una maglietta, un paio di calze, una giarrettiera... Insomma, il rosso, colore simbolo di prospserità e fortuna (non è un caso che in alcuni Paesi, per esempio in Cina, sia il colore delle celebrazioni nuziali) non deve assolutamente mancare nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio.
  • Indossare qualcosa di nuovo: anche in questo caso, può trattarsi di qualsiasi cosa e spesso il qualcosa di nuovo coincide con il qualcosa di rosso. Il motivo è presto spiegato: si accoglie l'anno nuovo con un spirito rinnovato, lasciandosi dietro il vecchio che è stato.
  • Appendere il vischio alla porta: pianta sacra, considerata presso molte culture una specie di piccolo miracolo dal momento che germoglia in pieno inverno, il vischio sembra essere un vero e proprio scacciaguai. Appeso sulla porta di casa, terrebbe lontani gli spiriti maligni (qualora questi fossero già dentro, sarà sufficiente aprire la finestra di una stanza buia poco prima di mezzanotte per cacciarli fuori). Il bacio sotto al vischio è il talismano degli innamorati che così si assicurano un altro anno intenso d'amore.
  • Accendere un falò: anche i falò, da cui l'usanza dei fuochi d'artificio, sono simboli beneaugurali per il nuovo anno, capaci di tenere lontani sfortune e disgrazie. Qualora questo non fosse possibile, sarà sufficiente accendere una piccola candela da lasciare accesa tutta la notte.
COSA MANGIARE
Anche dal punto di vista culinario, le tradizioni di capodanno sono piuttosto rigide e molte usanze tipiche sfiorano comportamenti addirittura superstiziosi.
  • Mangiare 12 chicchi d'uva: dalla Spagna, un'usanza che sta prendendo piede anche qui in Italia, quella di mangiare 12 chicchi d'uva nei 12 secondi che precedono la mezzanotte. Anche in questo caso il motivo è subito dichiarato: assicurarsi fortuna, abbondanza, ricchezza e prosperità.
  • Mangiare lenticchie: tradizione tutta italiana secondo la quale le lenticchie, mangiate la notte tra il 31 e il primo gennaio, assicurerebbero un anno pieno di soldi e fortuna.
  • Mangiare cotechino e zampone: il maiale, simbolo di prosperità e ricchezza, viene ben rappresentato da questi due alimenti tipici della tradizione italiana, per garantire abbondanza e prosperità.
  • Mangiare fichi secchi e datteri: usanza questa che si fa risalire addirittura agli antichi Romani nella speranza che l'anno nuovo si porti dietro dolcezza e vita.
INFINE....
  • La mattina del primo gennaio, porta fortuna incontrare come prima persona una di sesso opposto al proprio.
  • Ciò che si fa a capodanno, si fa tutto l'anno
E su questo motto, un augurio di buon anno a tutti, all'insegna della felicità e della fortuna.

Fonte https://www.bambinopoli.it/feste/tradizioni-di-capodanno-per-un-anno-fortunato/2588/

Godetevi i pasti delle feste anche durante la gravidanza

       La celebrazione del Natale è legata a doppio filo alle riunioni familiari che prevedono innumerevoli e abbondanti pasti. E’ ormai consolidato che, arrivato questo momento, le donne incinte abbiano dubbi su cosa possano o non possano mangiare. La prima raccomandazione di Paloma Ramos, nutrizionista dell’Instituto Valenciano di Infertilità (IVI), è di “non cambiare eccessivamente la dieta e, soprattutto, non perdere di vista la massima di non mangiare per due”. Qualsiasi alimento crudo fa parte della lista di quelli proibiti. All’interno di questo gruppo si trovano molluschi, crostacei, il foie gras, i pesci affumicati o quelli sotto sale. Il sushi può essere consumato solamente se è stato ‘abbattuto’, cioè congelato previamente a meno 20º gradi per 24-48 ore. La carne va bene ma deve essere molto cotta. E’ importante evitare i formaggi non pastorizzati, bianchi o blu, perché potrebbero contenere listeria, mentre si raccomanda di non mangiare gli insaccati ed i salumi non cotti perché potrebbero essere portatori di toxoplasmosi. Esistono studi recenti che affermano che il prosciutto stagionato da più di 20 mesi elimina la toxoplasmosi, “anche se è meglio non correre il rischio”, consiglia la nutrizionista.


       D’altra parte è possibile mangiare carne, pesce e uova, sempre che questi alimenti siano ben cotti. “Sono eccellenti per lo sviluppo dell’embrione – aggiunge la dottoressa Daniela Galliano, responsabile del Centro IVI di Roma – Alle donne incinte vegetariane si raccomanda l’assunzione di legumi durante la gravidanza, poiché i livelli di ferro risultano notevolmente inferiori alla norma (senza dimenticare che lo stesso deve essere integrato con le pasticche). Per un migliore assorbimento del ferro, sia sotto forma di alimenti sia sotto forma di pasticche, si raccomanda di evitare di assumere latticini un’ora prima e un’ora dopo, poiché è meglio accompagnarlo con la vitamina C (arancia, limone, pepe, ad esempio). Sono inoltre raccomandati l’olio d’oliva, i formaggi stagionati e tutti gli alimenti che contengano acido folico come i broccoli, gli asparagi e le nocciole”.

“Godetevi i pasti delle festeanche durante la gravidanza”       Gli specialisti di IVI ricordano che è sconsigliato bere bevande stimolanti e mangiare fegato per il suo elevato contenuto di vitamina A che, nelle prime settimane, può influenzare negativamente lo sviluppo del feto. E non si dovrebbe abusare del consumo di luccio, pesce spada e tonno rosso (per l’alto contenuto di mercurio e di metalli pesanti). Si possono invece mangiare pesci bianchi e salmone. L’attenzione deve essere molto alta con le insalate o con le verdure crude che devono essere lavate accuratamente. “C’è più rischio di toxoplasmosi per frutta e verdura lavate male che per il prosciutto”, precisa Paloma Ramos, che raccomanda di “non mangiare insalate fuori casa, poiché non si conosce come siano state preparate. E in casa, lavarle molto bene, comprese quelle nelle buste di plastica”. Rispetto al consumo di alcol, questo “deve essere pari a zero”, afferma con forza la nutrizionista. Unica eccezione, è possibile bere birra 0,0 (quella ‘senza’ non va bene, poiché contiene quantità anche minime di alcol), per il suo apporto di vitamine, antiossidanti e minerali. Da questo punto di vista bisogna considerare gli apporti di vitamine e minerali presenti nei dolci come il torrone, dei quali non conviene ‘abusare’. “Concludiamo – spiega Paloma Ramos – dicendo che, seguendo questi semplici consigli, si può godere appieno delle feste di Natale e affrontare i pasti di questi giorni pur mantenendo le linee guida sull’alimentazione prefissate dagli specialisti”.

Fonte http://www.liberoquotidiano.it/news/salute/13294944/godetevi-i-pasti-delle-feste-anche-durante-la-gravidanza.html

Incompatibilità Genetica nella coppia. Esiste?

01        Per diagnosticare i problemi di fertilità esistono diversi studi genetici essenziali per l’analisi della coppia con desiderio riproduttivo. Prove come il cariotipo di entrambi i membri della coppia, le microdelezioni del cromosoma Y nell’uomo o lo studio molecolare del Sindrome del cromosoma X fragile nella donna sono alcune delle prove fondamentali per determinare una possibile base genetica dei problemi di fertilità di una coppia.

       Ma, potrebbe esistere un’incompatibilità tra un uomo e una donna che impedisca loro avere una discendenza tra di loro ma non con un altro partner? La risposta è no.

       L’eccezione a questa risposta ben chiara son le cosiddette malattie ereditarie  di tipo recessivo. Queste malattie si manifestano quando sia la copia del gene ereditato da nostro padre come quella ereditata da nostra madre sono entrambe mutate. Se solo una di queste copie è mutata e l’altra no, la persona è semplicemente portatrice e non presenta nessun sintomo clinico della malattia. Se per caso entrambi i membri della coppia fossero portatrici di una stessa malattia recessiva, potrebbero trasmetterla ai propri figli con una probabilità del 25 per cento. In base alla gravità della malattia potrebbero dare origine a gravidanze che non potranno essere portate a termine.

       Per questo motivo, casi di aborti, bambini nati con malformazioni o con disabilità intellettuali potrebbero essere dovuti a motivi genetici o cromosomici importanti da identificare. In questi casi è importante ricevere consigli prima del concepimento grazie ai progressi in materia genetica che ci permettono di offrire soluzioni come ad esempio la Diagnosi Genética Preimpianto (DGP).

La salute comincia a tavola, tra cibi adeguati e comodità

La salute comincia a tavola, tra cibi adeguati e comodità
        Man mano che il piccolo cresce, invece, le cose cambiano. Occorre tenere conto dei gusti, delle calorie, degli alimenti che aiutano a crescere e di quelli che potrebbero apportare svantaggi più che benefici. Ogni bambino, infatti, ha un fabbisogno energico preciso, che dipende dalla sua età, dalla sua altezza, dal suo carattere e stile di vita. “Tutti i giorni il piccolo deve ottenere nutrienti sufficienti per il suo fabbisogno calorico ed energico ed è bene che questi alimenti vengano distribuiti durante la giornata secondo regole chiare – spiega Claudia Gravaghi, ricercatrice e nutrizionista dell’Italian Medical Center di Londra,  che ha uno studio anche a Milano. La buona norma sarebbe concentrare il 20 per cento del fabbisogno nella colazione, il 30 per cento nel pranzo e un altro 30 per cento nella cena, lasciando il restante 20 per cento da suddividere in due snack”. Secondo la nutrizionista carboidrati e vegetali devono essere gli elementi chiave di una corretta alimentazione. Il trenta per cento del fabbisogno calorico deve arrivare da pasta, riso e cereali, mentre a frutta e verdura va assegnato uno spazio fondamentale, magari utilizzandole come snack e spezzafame, in modo da abituare sin da subito i piccoli a non consumare succhi di frutta zuccherati, yogurt troppo grassi o merendine, che crescendo diventano dei nemici della linea e del benessere.

In equilibrio per evitare il sovrappeso
        In fondo tutte le neomamme, che amano informarsi, sanno che il nuovo rischio per i bambini è l’obesità precoce o comunque il sovrappeso, che può portare all’insorgenza di malattie anche gravi nella giovinezza e nell’età adulta. Rischi di cui i neogenitori sono consapevoli e che, in qualche modo, rendono delicata la fase iniziale dello svezzamento, che è un periodo di per sè già parecchio difficile. “Dal rapporto esclusivo dell’allattamento si passa a un’alimentazione più variegata e nei genitori sorge il dubbio su quali siano i cibi più adatti – sottolinea Anna Maria Tino, psicologa dell’Italian Medical Center di Londra, esperta anche di terapia dei colori. “Per stare più tranquilli, molti genitori preparano il cibo a casa anzichè affidarsi a prodotti industriali e questo è positivo sotto due punti di vista. Anzitutto c’è un vantaggio legato al fatto che la madre viene coinvolta in modo attivo e creativo nella delicata fase dello svezzamento del bambino, poi può controllare gli alimenti, mettere a fuoco reazioni anomale, individuare intolleranze e evitare che peggiorino”.

Le statistiche confermano il livello di attenzione
        Che l’alimentazione dei figli sia una delle principali preoccupazioni della madri, è noto da sempre. Ma oggigiorno l’attenzione è ancora maggiore, forse in conseguenza del fatto che esiste una consapevolezza alimentare maggiore. Secondo una recente ricerca della Doxa, che ha fotografato comportamenti e opinioni di cinque milioni di mamme italiane con figli di età compresa tra uno e 14 anni, i genitori puntano molto sull’alimentazione per migliorare il benessere dei figli. E cercano l’ingrediente ideale. Creando ideali classifiche sui cibi preferiti da bambini e ragazzi, che comprendono ovviamente pizza, pasta, formaggi, dolci, ma anche carne e frutta. Merito delle campagne di sensibilizzazione promosse anche a livello nazionale e del fatto che nel nostro paese ormai molti hanno compreso come ciò che mangiamo finisce per definire anche quello che siamo e, soprattutto, come staremo.
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         Per un’alimentazione migliore, comunque, non bastano ricette e attenzione. Serve anche assicurarsi che i bambini mangino comodi, con una postura ideale. Come quella garantita da Pappy Rock, il nuovo seggiolone multifunzione di Pali, che offre ai genitori anche il vantaggio di poter essere facilmente trasformato in sdraietta e dondolino. Insomma tre prodotti in uno. Il seggiolone, poi, è pieno di sorprese. Dotato di vassoio estraibile con coprivassoio rimovibile  e imbottitura in ecopelle, ha la seduta regolabile su 4 posizioni in altezza ed è raccomandato per bambini dai 6 ai 36 mesi. Visto che la tecnologia fa ormai parte della nostra vita, va segnalato infine che Pappy Rock è provvisto di altoparlanti ed ingresso per MP3. Due suoni (cinguettio e suono dell’acqua) sono già inclusi nel comando centrale, ma i genitori possono riprodurre le canzoni e le favole preferite dei loro bambini, semplicemente connettendosi con il proprio smartphone o computer. Perché il pasto sia una festa per tutti i sensi. Udito compreso!

Fonte http://www.dolceattesa.com/parto/la-salute-comincia-a-tavola-tra-cibi-adeguati-e-comodita_dopo-il-parto/

Bimbi in auto: come viaggiare in inverno

254262487_0d615448fc_b         Con cappotto, piumino o tutone, oppure senza? Secondo il sito Good Egg Car Safety, dedicato alla sicurezza dei bambini in auto e sostenuto dai principali organi ufficiali britannici che si occupano di sicurezza stradale, non ci sono dubbi: piccoli o grandi che siano, i bambini vanno messi sui seggiolini dell'auto senza le pesanti giacche invernali.

         Il motivo? Se il bimbo tiene su piumino o cappotto, le cinture rischiano di essere troppo distanti dal corpo, troppo "molli", e dunque inefficienti in caso di impatto. Meglio - sostiene il sito - sedere il bambino sul seggiolino senza giacca pesante e coprirlo, dopo aver allacciato bene le cinture, con una bella coperta calda. In questo modo si evita anche di surriscaldarlo, mano a mano che la temperatura all'interno dell'auto si alza.

         Good Egg Car Safety sostiene che un modo veloce per controllare se la cintura è bene allacciata è provare a infilare due dita tra il bimbo e la cintura stessa: devono riuscire a passare, ma allo stesso tempo si deve sentire la tensione della cintura, che non deve risultare troppo allentata.

         "In realtà non disponiamo di test specifici di sicurezza relativi all'utilizzo o meno di cappotti e giubbotti" spiega l'ingegner Matteo Di Luigi dell'area tecnica di ACI. "È chiaro comunque che il bambino deve essere posizionato sul seggiolino sempre senza impedimenti al corretto utilizzo delle cinture. Per esempio, è essenziale che non indossi cartelle o zainetti, che - lo dimostra un test dell'Automobil Club Tedesco - possono metterlo in pericolo".

Fonte https://www.nostrofiglio.it/news/bimbi-in-auto-come-viaggiare-in-inverno

DA FIGLI A GENITORI: COSA CAMBIA?

Картинки по запросу DA FIGLI A GENITORI        Quando ci tornano alla mente episodi vissuti da noi in prima persona quando ancora eravamo solo figli e non ancora genitori, ci rammentiamo di non fare gli errori che, a nostro parere, con noi sono stati commessi. “Sono terrorizzato dalle altezze perché mia madre lo era, quindi voglio che mio figlio sia libero di avvicinarsi alle scale per sperimentare” oppure “Mi sono sentito castrato ogni volta che non ho potuto scegliere con la mia testa. Desidero che i miei figli prendano le loro decisioni e vadano incontro alle loro scelte, giuste o sbagliate che siano.”

        Purtroppo però la vita di tutti i giorni è ben diversa da ciò che avevamo stabilito quando magari i nostri figli erano ancora nel pancione. Lo stress, il lavoro, la famiglia e i mille problemi che insorgono, cambiano il nostro stato d’animo e può capitare che, nonostante avessimo spergiurato di non farlo mai, può istintivamente uscirci di bocca quella maledetta frase che abbiamo sentito ripetere mille volte da nostra madre.

       E come ci faceva star male sentirla! Come ci faceva arrabbiare! Come ci rendeva tristi! Eppure, ci è sfuggita…

       Sarà grave? Ora nostro figlio non si comporterà più come al solito? Non sentirà più di essere in sintonia con noi? Si fiderà ancora di me?

       Crescendo, i nostri figli, ci metteranno alla prova e, giorno dopo giorno, ci renderemo conto che è più difficile insegnare ed educare, piuttosto che imparare… Einstein sosteneva che l’esempio è l’unica maniera di influenzare i bambini:nessun bambino ascolta, ma tutti seguono l’esempio. Effettivamente, se si riuscisse a sprecare meno parole e a comportarci semplicemente come vorremmo che i nostri figli si comportassero, sarebbe forse più facile. Da dire, ma non da mettere in pratica.

        Accudire con amore, non reprimere, evitare scatti d’ira, lasciare che siano genuini… tutti buoni propositi di ogni genitore. Ma poi? Nella realtà è fattibile? Io tento di fare in modo che mia figlia sia sempre incuriosita: non la voglio terrorizzare con le mie paure, perciò non la freno nelle sue avventure, ma prima o poi morirò d’infarto vedendola battere la testa… Cerco di non intromettermi nei suoi piccoli lavori, in modo da capire cosa le piace, ma mi devo mordere la lingua quando la vedo strappare un libro…

       E mi impegno a mantenere il controllo quando vorrei strozzarla mentre butta in terra una cucchiaiata di pappa…

       Tutte cose che saranno capitate ad ogni genitore e ognuno avrà reagito a modo suo, a volte sapendo di aver sbagliato siamo poi andati a dormire con l’angoscia, altre volte invece, fieri di aver saputo gestire la situazione in modo impeccabile!

papà in spiaggia        Essere genitore è il lavoro più difficile del mondo ma, egoisticamente, è anche il più bello.

       È ciò che ci riempie di gioia e ci fa battere il cuore, è ciò che ci fa diventare matti ma è anche quello che ci commuove ed emoziona…

       Nessuno è perfetto,nessuna mamma e nessun papà lo è, e nessun figlio lo sarà.

       Ma noi avremo fatto il possibile per rendere i nostri figli delle belle persone felici e, se avremo commesso qualche errore, starà ai nostri figli, quando diventeranno a loro volta genitori, provare ad evitare quegli sbagli… facendone, immancabilmente, altri!

       Infondo, quando eravamo piccini, guardavamo i nostri genitori con invidia; loro avevano potere decisionale! Ora invece invidiamo i nostri figli a cui non spettano scelte difficili…

Fonte http://www.mammole.it/da-figli-a-genitori/

venerdì 29 dicembre 2017

Figli di coppie gay: bambini sereni e felici

     Condotto dall’Università di Melbourne, Australia, a partire dal 2012, lo studio volto a comprendere lo stato di benessere, salute e felicità dei figli delle coppie omosessuali, ha coinvolto in due anni 315 genitori (di cui l’80% donne, il 18% uomini e il 2% di altra natura) e 500 bambini con un’età compresa tra gli 0 e i 17 anni.
Si tratta, in assoluto, del più grande studio mai realizzato sull’argomento nonostante le numerose perplessità suscitate non solo per i risultati ottenuti, ma anche per il metodo di ricerca utilizzato.

     I dati, infatti, riguardano semplicemente la popolazione australiana (quindi, il medesimo studio in Paesi diversi potrebbe dare risultati completamente differenti) inserita in un preciso contesto socio-economico. Oltretutto, i risultati ottenuti non sono stati messi a confronto direttamente con i risultati relativi a studi analoghi riferiti a figli di coppie eterosessuali, ma semplicemente con i dati della popolazione australiana in generale.

     Tra i parametri presi in considerazione autostima, emotività, tempo trascorso con i genitori, stato di salute (inteso, tra le altre cose, anche come capacità di accettare e superare eventuali soprusi, discriminazioni, prese in giro… da parte di coetanei e società in generale) e coesione familiare. In altre parole, i principali indicatori attraverso i quali si stabilisce o meno il benessere, fisico e mentale, di un bambino.
     Ciò che ne è emerso è sorprendente, anche se per certi versi prevedibili:
     I figli di coppie omosessuali non subiscono i condizionamenti che vivono i loro coetanei dovuto alla divisione dei ruoli all’interno delle famiglie, in base ai quali la madre rimane a casa per prendersi cura dei figli e il padre è colui che mantiene la famiglia (cosa vera, nella maggior parte dei casi, anche laddove la madre lavori e contribuisca in modo attivo al menage familiare). Questo fa sì che, alla fine, riescano a passare mediamente più tempo con l’uno o con l’altro genitore, entrambi mediamente soddisfatti delle scelte fatte e delle possibilità offerte dall’ambiente lavorativo.
     Anche laddove bambini figli di genitori dello stesso sesso siano vittime di discriminazioni, prese in giro, scherzi…, la loro capacità di affrontare il problema, discuterne in famiglia e superarlo è maggiore rispetto a quella messa in atto dai loro coetanei. Tutto questo, non solo rafforza l’unione familiare e l’autostima dei bimbi, ma fa sì che questi crescano con una maggiore apertura mentale e un maggiore rispetto per le diversità altrui.
Insomma, l’anomalia della situazione, anziché sfavorire la crescita sana ed equilibrata della prole, la garantisce, trasformando quelli che potrebbero apparire come punti deboli in punti di forza.

A CHE PUNTO SIAMO IN ITALIA?
     Di questi giorni è la polemica insorta tra Olivero Toscani e Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in merito alla presunta appropriazione indebita da parte del partito di destra di una foto del fotografo, decontestualizzata e utilizzata al fine di promuovere una campagna contro la possibilità di ricorrere all’adozione da parte delle coppie omosessuali.
Per la cronaca: la foto in questione, che è costata a Fratelli d’Italia una denuncia per furto da parte di      Toscani, da quanto emerso anche in una nota emessa dal partito stesso, sarebbe stata utilizzata a fini propagandistici da una realtà locale del partito senza, però, che il partito stesso ne fosse direttamente coinvolto in modo ufficiale.
A prescindere, comunque, dal singolo episodio, vero è che in materia il dibattito è aperto.
     Recente anche la notizia che il Tribunale dei Minori di Roma ha accolto la richiesta di adozione di una bimba che avrà, quindi, una mamma biologica e una mamma adottiva riconosciuta e, di conseguenza tutelata, dalla Legge. Le due donne, sposate all’estero, avevano intrapreso, sempre oltre confine, il percorso della Fecondazione Assistita riuscendo ad arrivare alla gravidanza. Una volta nata la bambina, avevano fatto ricorso al tribunale per ottenerne l’adozione da parte di quella che, per la        Legge, a tutti gli effetti non era considerata madre. Le motivazioni addotte dal Tribunale per accogliere la richiesta sono, di fatto, condensate nel primario interesse della piccola a mantenere un rapporto affettivo stabile e duraturo con l’adulto con cui, di fatto, si era già instaurata una lunga e sana convivenza.

Fonte https://www.bambinopoli.it/neonato/figli-di-coppie-gay-bambini-sereni-e-felici/2463/

Nausee mattutine in gravidanza, cannabis efficace per contrastarle

Картинки по запросу Nausee mattutine     Le nausee mattutine per le donne in gravidanza si contrastano con il consumo della cannabis, almeno in California. A delineare il fenomeno uno studio pubblicato sul network Jama, che ha analizzato i consumi nello Stato americano dal 2009 al 2016, scoprendo il particolare aumento nelle giovani future mamme. Dal 2002 al 2014, infatti, la prevalenza di consumo in questa popolazione è passata dal 2,4% al 3,9%. A ricorre di più alla marijuana contro le nausee le ragazze in attesa di un figlio con meno di 18 anni (22%) e quelle tra i 18 e i 24 anni (19%).

     Di fronte a questo fenomeno i ricercatori chiedono il finanziamento di studi ad hoc per chiarire quali siano le conseguenze reali sul feto del consumo di cannabis in gravidanza. Intanto, considerata l'assenza di studi dirimenti sul tema, il Collegio americano di ginecologia e ostetricia raccomanda alle donne incinte di evitare il consumo di cannabis perché, anche se la 'canna' riduce le nausee, dal 10 al 30% del principio attivo (Thc), passando attraverso la placenta, arriva al bambino.

Fonte https://www.leggo.it/benessere/nausee_mattutine_gravidanza_cannabis_29_dicembre_2017-3453997.html

Come vestire il neonato d’inverno, in casa o a passeggio?

Come vestire il neonato d’inverno, in casa o a passeggio?       Il tuo bambino è nato nella stagione fredda. Cosa fargli indossare per farlo stare bene dentro e fuori casa? Innanzitutto, va detto che portare il bambino all’aria aperta è consigliato anche in inverno. Questo perché stare tutto il giorno chiusi tra le mura domestiche, dove circolano più facilmente virus e batteri, aumenta il rischio di infezione. L’importante, è uscire nelle ore più calde della giornata e coprire i bimbi adeguatamente, in modo da modulare la loro temperatura corporea.

       Questa, nei piccoli, è più elevata (essendo intorno ai 37°C) rispetto ai grandi, per cui è più probabile che soffrano il caldo. Non vanno, quindi, infagottati troppo, ma coperti all’incirca come un adulto. Attenzione anche a non farsi ingannare dalle manine e i piedini freddi: si tratta di un fenomeno fisiologico che non deve preoccupare eccessivamente. Per capire se il bambino ha freddo, basta appoggiare una mano sul collo o sull’addome, due parti del corpo che rivelano la reale temperatura.

       A mettere a rischio la salute dei bambini in inverno non sono tanto le passeggiate quanto gli sbalzi di temperatura. In questa stagione, infatti, ci si trova spesso a passare dai 5°C presenti all’esterno ai 20°C – 30°C degli ambienti chiusi. Per proteggere il bambino, allora, un tipo di abbigliamento che funziona sempre è quello a cipolla perché consente di aggiungere o togliere un indumento quando è necessario. Per il benessere del piccolo, inoltre, è importante privilegiare capi in fibre naturali, come il cotone, che trattengono il calore e fanno respirare la pelle, evitando, invece, i tessuti sintetici al 100%, che fanno sudare e favoriscono l’insorgenza di malanni e arrossamenti.

       In casa, dove la temperatura consigliata è tra i 19°C e i 21°C, per vestire il neonato possono quindi bastare un body a manica corta di cotone, tessuto ideale per gli intimi che stanno a contatto con la pelle, e una tutina comoda in ciniglia. Se fa più fresco, si può aggiungere un golfino in cotone o in caldo cotone.

Картинки по запросу Come vestire il neonato d’inverno
       Quando si esce in passeggiata, invece, è meglio scegliere un body a manica lunga in caldo cotone con sopra una tutina in ciniglia, un golf e un giacchino. Non vanno dimenticati, inoltre, la sciarpa, il berrettino e i guantini. Se il piccolo sta nella carrozzina, può essere protetto ulteriormente sotto una trapuntina o nel sacco a pelo a mummia, prestando però attenzione a non accaldarlo.

       Per avere qualche spunto su come vestire il neonato in casa o durante le prime uscite, dai un’occhiata alla collezione NewBorn Original Marines! Questa collezione, dedicata ai piccolissimi, si compone di capi morbidi, pratici ed eleganti, in cotone e ciniglia, perfetti per i primi mesi. I colori sono quelli legati alla nascita, come il rosa, il celeste e il bianco, a tinta unita o con piccole fantasie.

       Per stare in casa, prova i body giromanica, mezza manica o a bretellina in cotone con apertura a vela, la tutina rigata in costina di cotone o quella in ciniglia con toppe. O ancora: il coprifasce in costina di cotone con apertura totale sul retro e la ghettina rigata in costina di cotone. Per uscire, invece, se fa freddo, oltre a una calda giacca e alla cuffietta, scegli ad esempio il body unisex a manica lunga in caldo cotone, la tutina prima uscita in ciniglia con colletto in pizzo e apertura totale sul davanti e il cardigan trapuntato.

       Tutti i prodotti sono di alta qualità e praticamente alla portata di tutte le tasche. Original Marines è al fianco di genitori e bambini da oltre trent’anni e conosce bene i loro bisogni. Anche i capi della collezione NewBorn, quindi, rappresentano una risposta alle reali esigenze delle famiglie.

Fonte http://www.dolceattesa.com/parto/come-vestire-il-neonato-dinverno-in-casa-o-a-passeggio_dopo-il-parto/