mercoledì 10 febbraio 2016

I genitori devono informare il bambino nato da donazione di gameti?

             Questo articolo suggerisce un approccio innovativo riguardo al problema che affrontano i genitori che hanno concepito con l’aiuto di una donazione e riguardo al fatto che sia opportuno o meno  informare il bambino nato da donazione di spermatozoi. Si pensa che un approccio familiare sia preferibile nella speranza di stimolare discussione e approfondimento delle problematiche psicologiche. Di solito, è stato suggerito di informare il bambino del tipo di concepimento che gli ha dato la vita. Però, con questo tipo di approccio  si corre il rischio di creare una separazione del bambino dai genitori. 
        L’approccio di tipo familiare presenta il concepimento attraverso un donatore come un problema che riguarda tutta la famiglia e quindi si incoraggia il bambino a considerarsi come parte integrante della storia della stessa. In questo modo, viene riconosciuta al donatore l’importanza del suo contributo e la parte fondamentale avuta nella famiglia. E’, comunque, importante chiarire quale sia la differenza fra il donatore e il padre del bambino, che lo ama e lo educa.
             I professionisti devono tener conto del bisogno di riconoscere che la donazione non solo ha permesso ad una donna di concepire un figlio, ma ha anche creato una famiglia con un passato, un presente ed un futuro.
Sarà quindi utile fornire informazioni e valutare la disponibilità verso questo approccio di tipo familiare prima che le coppie inizino il trattamento.
da "Human Reproduction" vol.16 no.9 - 2001

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