giovedì 11 febbraio 2016

Il peso influenza la PMA

         Sono state valutate 2660 coppie infertili per un totale di 5019 cicli di trattamento.  Un peso ridotto (indice di massa corporea <18,5) non sembra avere effetti negativi sull’esito del trattamento. Il contrario, l’obesità (indice di massa corporea 30) causa una riduzione del numero degli ovociti raccolti e un aumento delle dosi dei farmaci che sono necessarie per la stimolazione ovarica. Inoltre è associata a un aumentato rischio di aborto precoce. Nelle donne obese il tasso cumulativo di nascite su tre cicli di trattamento è risultato significativamente inferiore rispetto alle donne normopeso della stessa età (41% contro 50%).
         Il motivo di questo non è chiaro, ma è stato supposto che le alterazioni endocrine associate all’obesità potrebbero disturbare la funzione del corpo luteo o del trofoblasto, o lo sviluppo dell’embrione. Il calo ponderale sembra migliorare la risposta ovarica alla stimolazione e ridurre l’incidenza degli aborti, almeno nelle donne con ovaia policistiche, ma la reale efficacia di questo provvedimento rimane da verificare. 

Fonte:  Fedorcsak P, Dale PO, Storeng R, et al. Impact of overweight and underweight on assisted reproduction treatment.

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