sabato 27 febbraio 2016

I malati di cancro vogliono parlare di fertilità

         I ricercatori australiani hanno intervistato 25 persone, 19 donne e 6 uomini. Dalle risposte è emerso che tutti, indipendentemente dal fatto di avere già una famiglia e di volere o meno dei figli, percepiscono la fertilità come un fattore importante della propria vita, che spesso è trascurato dai medici. Secondo lo studio, perdere la capacità riproduttiva influenza l'immagine che si ha del proprio corpo, e persino l’identità sessuale. Inoltre, emerge il rischio che i problemi legati alla sfera riproduttiva minaccino i rapporti interpersonali, soprattutto quelli con il partner, o influenzino la nascita di nuove relazioni per i single. 
         “Milioni di persone nel mondo sopravvivono in seguito al cancro, e molte di queste sono ancora in età riproduttiva”, sottolinea Koczwara. A questo si aggiunge la tendenza a rimandare sempre di più il momento in cui si decide di avere un figlio. Tutti fattori che nel complesso, spiega la ricercatrice, contribuiscono a fare del mantenimento della fertilità dopo il cancro una problematica in continua crescita. 
         “Dallo studio emerge il bisogno di una maggiore consapevolezza tra gli oncologi dei problemi legati alla sessualità e alla fertilità, che dovrebbe tradursi in una maggiore possibilità per i pazienti di discutere queste problematiche e di ricevere supporto”, ha aggiunto Ian Olver del Cancer Council Australia”. 

Fonte: Esmo 

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