mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale e felice anno nuovo!!!



La BioTexCom vi augura un felice e sereno Natale, che la nostra cicogna Vi possa allietare e sotto l’albero il dono piu bello possiate trovare… Un dolce bebè da cullare!



Un felice e sereno Natale per tutte voi che non smettete mai di sperare, magari sotto l’albero la cicogna della Biotexcom vi farà il regalo piu bello…Vostro figlio!
Auguriamo a tutti, per questo nuovo anno, di collegare il cervello prima di esprimere qualsiasi giudizio o opinione, soprattutto se questi possono offendere la persona che ci sta di fronte. Auguriamo di avere la lucidità di distinguere i contesti, l'umiltà per affrontare le situazioni più varie, l'ambizione sana di realizzarsi nel lavoro, senza mancare di rispetto a nessuno. Realizzarsi senza impiegare la disonestà nel difficile processo di selezione che la vita ci riserva. Auguriamo a tutti di rendersi conto che il cuore non è solo un muscolo, ma la nostra anima. E che se batte solo per routine, non sarà in grado di regalarci nulla. Auguriamo a tutti che la famiglia e le persone che amiamo, siano sempre al primo posto su ogni altra cosa. Auguriamo a tutti un sereno inizio di anno nuovo.
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/frasi-per-ogni-occasione/auguri-di-buon-anno/frase-210451?f=t:102>


lunedì 15 dicembre 2014

I sintomi dell'infertilità maschile

I seguenti sono alcuni sintomi di infertilità maschile che potrebbero indicare un problema
Sintomi di infertilità maschile - Problemi ai testicoli Segni e sintomi di problemi testicolari possono includere i seguenti:
  • masse che sono visibili attraverso lo scroto (richiede esame fisico)
  • un testicolo che è più piccolo rispetto agli altri
  • testicoli piccoli
  • alti livelli di FSH
  • produzione di sperma basso o nullo
  • spermatozoi anormali
  • dolore e gonfiore dei testicoli
  • difficoltà a urinare nell'eiaculazione
  • tessuto mammario leggermente allargato
  • testicoli ritenuti
I testicoli ritenuti di solito sono corretti chirurgicamente alla nascita, ma se la condizione non è stata corretta, si sentirà ancora una sacca scrotale vuota. Inoltre, la correzione chirurgica potrebbe avere causato un ernia, e il paziente deve informare il medico o specialista della fertilità, se questa operazione è stata eseguita

Sintomi di infertilità maschile - Problemi di trasporto degli spermatozoi
Problemi di trasporto degli spermatozoi che possono portare alla sterilità, di solito a causa di condotto bloccato o come risultato di una vasectomia, possono comprendere i seguenti sintomi:
  • basso numero di spermatozoi o nessuno
  • sterilità dopo vasectomia
Per determinare la presenza di questi sintomi infertilità dovranno essere eseguiti gli esami dello sperma

Sintomi di infertilità maschile - Problemi ormonali
L'infertilità maschile può essere causata da problemi ormonali che in genere riguardano FSH, LH, e i livelli di testosterone. I seguenti sono sintomi fisici comuni che possono indicare un problema di fertilità:
    • testicoli piccoli e morbidi
    • nessuna produzione di testosterone
    • FSH basso, LH o livelli ormonali di testosterone
    • basso o nessun numero di spermatozoi
    • alti livelli di ormone prolattina
    • alti livelli di testosterone
    • offuscamento della vista
    • grande ghiandola pituitaria
    • tessuto mammario allargato
    • difficoltà con la funzione sessuale
    • impotenza
    • cambiamenti nella voce
    • cambiamenti nei modelli di crescita dei capelli
    • agitazione, irrequietezza o irritabilità
    • insonnia
    • debolezza muscolare, tremore o riflessi nervosi
    • maturazione sessuale accelerata nei giovani ragazzi

Sintomi di infertilità maschile - Problemi eiaculatori
Problemi eiaculatori che sono la causa di infertilità possono comprendere i seguenti sintomi fisici:
  • difficoltà a raggiungere o mantenere un'erezione
  • sperimentare orgasmi che non producono sperma
  • urina che è latte o bianco dopo l'orgasmo
Dal momento che l'eiaculazione spinge lo sperma e lo rende disponibile per la fecondazione, i problemi di eiaculazione possono interferire significativamente con le probabilità di una coppia di rimanere incinta.


http://www.infertilita-maschile.com/sintomi-infertilita-maschile

venerdì 12 dicembre 2014

Sedicesima e diciassettesima settimana di gravidanza

Il bambino alla sedicesima settimana di gravidanza è lungo circa 12 cm e pesa intorno agli 80 grammi. In questo periodo, le sue gambe continuano ad allungarsi, la testa si fa ancora più eretta sul collo, i capelli iniziano a crescere cosi come le unghie dei piedi. I movimenti del bambino si fanno sempre più coordinati, può iniziare a tirare il cordone, stringere i pugnetti e succhiare il dito, nonché a fare uno strano movimento con la testa che vedrete dal vivo quando cercherà il capezzolo per attaccarsi al seno. Il bambino inizia a sviluppare uno strato protettivo di grasso sottocutaneo. I genitali sono completamente formati quindi, se il bambino collabora e non si nasconde, potrete finalmente conoscere, con una certa sicurezza, il sesso del vostro bebé.
A partire dalla sedicesima settimana, i movimenti del feto si fanno più percettibili, ma alcune donne devono aspettare ancora qualche settimana per avvertirli. Inizia qui il periodo più magico della gravidanza, perché non sarete più afflitte dalle nausee e dalla paura di un possibile aborto spontaneo, ma vi ritroverete piene di energia. Potrete finalmente godervi la gravidanza e magari fantasticare sul bambino che state aspettando insieme al vostro compagno, per vivere momenti di intimità e complicità unici.
Sarete anche particolarmente belle, il che non guasta, perché l’aumentato flusso sanguigno donerà un bel colorito alla vostra pelle, che apparirà più liscia e soda.
Tra i fastidi (che in gravidanza, purtroppo, non mancano mai) provocati dagli ormoni, potrebbe comparire una congestione delle mucose nasali e vi sembrerà di avere un ostinato raffreddore: si parla in questo caso di rinite gestazionale. Inoltre, potrete perdere sangue dal naso a causa dell’aumento della pressione sanguigna nei capillari, che può portare alla loro rottura.
La lunghezza del bambino alla diciasettesima settimana di gravidanza si aggira intorno al 13 cm e il peso sui 120 grammi. La corteccia cerebrale del vostro bimbo, ossia lo strato esterno del cervello, inizia a svilupparsi e i collegamenti tra nervi e muscoli sono già ben definiti: il bambino esercita quindi un controllo sempre maggiore sui propri movimenti.
Lo strato adiposo sotto la sua pelle (il cosiddetto grasso bruno) continua a formarsi e avrà il compito di regolare la sua temperatura corporea dopo la nascita. Al momento del parto, il grasso rappresenterà i tre quarti del peso totale del neonato. Contemporaneamente, inizia a formarsi anche quello strato protettivo esterno che si chiama vernice caseosa.
Attenzione ai rumori forti perché potrebbero farlo sobbalzare.
In questo stadio della gravidanza, il bambino è arrivato a pesare più della placenta. Se aspettate un maschietto, le ghiandole della prostata iniziano ora a svilupparsi.
La parte superiore dell’utero (il fondo) si trova a metà strada tra l’osso pubico e l’ombelico, 4-5 cm al di sotto di esso. Inizia a pesare un po’ e lo sentirete di più quando siete in piedi, piuttosto  che sdraiate. La pelle può subire ulteriori cambiamenti perché le cellule responsabili della pigmentazione vengono stimolate dal progesterone e dagli estrogeni, con il risultato che, se avete la pelle chiara, potrebbero comparire macchie più scure su fronte, naso e zigomi, mentre se la vostra pelle è scura, macchie bianche potrebbero comparire su collo e viso. Stiamo parlando della maschera gravidica e scomparirà circa 3 mesi dopo il parto. Fate solo attenzione in caso di esposizione al sole, proteggendo la pelle con una crema adeguata. Potrete inoltre notare un aumento nel numero di nei: se sanguinano o cambiano forma o dimensione, fateli vedere ad un dermatologo.
Le secrezioni di tutto il corpo aumentano a causa dell’aumento del volume sanguigno, quindi suderete più abbondantemente, produrrete tantissima saliva e avvertirete un aumento delle perdite vaginali.
Il vostro aumento di peso dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,5-4,5 kg in più, e non dipende solo dal bambino che cresce ma anche dalla preparazione di una riserva energetica in previsione dell’allattamento.

giovedì 11 dicembre 2014

L’Italia ha legalizzato la donazione di ovuli, ma continua ancora a comprare le cellule in Ucraina

Non molto tempo fa, l’Italia ha aderito all’elenco dei paesi in cui è consentita la donazione di ovuli. La FIVET con ovuli donati è la soluzione perfetta al problema di infertilità per le donne che vogliono avere figli ma non ci riescono invece con i loro uomini. Inoltre, ci sono molti casi in cui una donna dopo aver attraversato il limite dell’età fertile ha dato alla luce un bambino sano con procedura di fecondazione in vitro con ovociti donati. Gli ovuli donati vengono presi da una donna sana sotto i 30 anni, fecondati con lo sperma del marito della donna infertile. Dopo di che, l’embrione viene trasferito nell’utero della paziente sterile. Nonostante l’urgenza di tale procedura (per ogni 5 coppie nel mondo, 1 è sterile), la legge nella maggior parte dei paesi europei vieta la maternità surrogata e la donazione di ovuli. La medicina riproduttiva moderna si è sviluppata rapidamente ed è molto richiesta, quindi alcuni stati cominciano a riconsiderare l’atteggiamento legittimo riguardo a questo problema. Così il governo italiano ha recentemente tolto il divieto di procedura della donazione di ovociti in Italia. Ora anche le italiane sotto i 29 anni possono “condividere” i loro ovuli sani al fine di aiutare le coppie infertili a diventare genitori. Cosi, gli italiani che hanno affrontato il problema della sterilità, non dovranno andare all’estero dove è legale, al fine di realizzare il programma di fecondazione in vitro con ovuli donati. Ma non tutti sono cacciatori che soffiano il corno. Da un lato la donazione è stata permessa, ma d’altra parte è sorto il problema della mancanza di cellule. In Italia la donazione di ovociti è effettuata su base volontaria.
Significa che le donatrici non ricevono i soldi per il proprio materiale biologico. È per questo che non molte donne decidono di rischiare la propria salute gratuitamente. A causa della grave carenza di cellule germinali femminili rispetto alla forte domanda per queste ultime, le cliniche italiane acquistano gameti femminili in altri paesi. Così, per esempio, molti paesi europei acquistano uova in Ucraina per condurre FIVET con ovociti donati congelati a casa. L’Italia non fa eccezione! Tuttavia molte pazienti vanno in Ucraina, nonostante la possibilità di effettuare la fecondazione in vitro con ovuli a casa. Perché? Perché il tasso di successo è molto più alto in programmi in cui i medici utilizzano cellule fresche (rispetto al lavoro con le uova congelate). Le cellule germinali femminili sono grandi e contengono acqua. Così, dopo il raffreddamento (in particolare, congelamento) i cristalli si formano e deformano l’integrità dei gameti. Di conseguenza, a causa del disturbo omeostasi cellulare la maggior parte del materiale biologico non può essere utilizzato per la fertilizzazione. Inoltre ci possono essere cellule difettose non visibili durante il trapianto. Tale degenerazione del materiale genetico può influenzare in modo significativo le condizioni di salute del bambino in futuro.
Il presidente della comunità americana di medicina riproduttiva afferma: “Anche se l’analisi della letteratura mostra che la tecnica crioconservazione è efficace per le donne che ne hanno bisogno per motivi medici, non la possiamo usare ampiamente per pianificare la gravidanza”.
Ma torniamo in Italia. Lo stato cerca di fare la cosa migliore per aiutare i cittadini nella richiesta di “fertilità” e da una sorta di contributo alla medicina riproduttiva.
Così le giovani italiane possono utilizzare il programma sociale di congelamento delle uova. È necessario solo congelare le proprie uova sane in giovane età, e come risultato, una paziente sarà in grado di effettuare la procedura di FIVET, a qualsiasi età, con proprie uova di una buona qualità. Se un’ italiana ha il problema della sterilità e non ha le proprie uova congelate, i parenti possono aiutare. L’incrocio dei gameti è una donazione volontaria di uova da parenti femminili delle donne infertili. Così, per esempio, una donna può dare i suoi gameti femminili a sua cugina, in modo da poter completare il programma FIVET. Beh, se non ci sono le uova congelate o collegate, una donna può contare sull’ aiuto del programma di condivisione di ovuli. Questo programma prevede l’utilizzo del materiale biologico che rimane dopo i programmi di FIVET di un’altra donna. Cioè, quando una donna passa attraverso la FIVET e dopo la procedura rimangono alcune uova, può condividerle con un altra paziente infertile.
Come potete vedere, l’Italia offre alle donne infertili un certo tipo di assistenza. Ma, nel frattempo, la maggior parte di loro vanno all’estero per la maternità surrogata e donazione di ovuli. Secondo le statistiche ufficiali, una clinica ucraina per la medicina riproduttiva che è piuttosto popolare tra gli stranieri accoglie più di 30 coppie infertili dall’ Italia ogni mese. Tutto quello che fanno sono programmi di maternità surrogata o donazione di ovuli. Il prezzo è inferiore, per esempio, rispetto in Spagna o a casa. Inoltre, vi è una garanzia per il procedimento di successo e un alto livello di prestazioni. Pertanto, mentre l’Italia e altri paesi europei sollevano divieti e limiti ai cittadini di utilizzare metodi assistiti della medicina riproduttiva, altri, come l’Austria, Svizzera, Spagna, Ucraina, India, Russia, sviluppano attivamente il turismo medico e aiutano le coppie infertili da tutto il mondo.

http://it.newseurope.info/?p=35230

martedì 9 dicembre 2014

14° e 15° settimane della gravidanza

Quattordicesima settimana di gravidanza

Nella quattordicesima settimana il vostro bambino è lungo 9 cm e pesa intorno ai 30 grammi. In questo periodo, iniziano a completarsi gli organi di senso, in special modo si perfezionano i recettori cutanei che permettono al bambino di avvertire la sensazione del liquido amniotico che lo circonda e della parete uterina che lo avvolge. In questa fase di sviluppo, i bambini iniziano a mostrare le proprie caratteristiche individuali, tramite espressioni facciali, come strizzare gli occhi, aggrottare le sopracciglia, fare “smorfie” e addirittura succhiarsi il pollice.
Da questo momento in poi, la crescita del corpo sarà più veloce di quella della testa, e il bambino apparirà più proporzionato. Sulla sua pelle si sta sviluppando il lanugo o lanugine, ossia una copertura di peluria fine e chiara. Il fegato ha avviato la produzione di bile mentre la milza ha cominciato a supportare la produzione di globuli rossi. Se siete fortunate, potete avvertire i primi movimenti del bambino, paragonabili a delle bollicine, o alle famose farfalle, nello stomaco (a dire la verità, forse i primi movimenti avvertiti saranno più che altro suggestione…la certezza del movimento l’avrete più realisticamente tra la diciottesima e la ventiduesima settimana).
In questa fase, anche l’esterno del vostro corpo inizierà a cambiare rapidamente, la pancia crescerà costantemente e, ora che il bambino ha sempre più bisogno di metter su peso, dovrete incrementare la vostra dieta di circa 300-400 calorie al giorno e non farvi mai mancare vitamine, sali minerali e calcio, insieme agli integratori di ferro.
Il vostro seno continuerà ad ingrossarsi e, se spremete un po’ il capezzolo, potrebbe fuoriuscire un liquido giallastro che anticipa il latte, il colostro.
Il livello di ormoni si assesta e quindi il vostro umore dovrebbe migliorare, anche se potreste essere assalite da mille dubbi e domande sulla vostra capacità di essere madri e sulla salute del bambino, pensieri che potrebbero rendervi ancora più difficile riposarvi e prendere sonno durante la notte. Per ritrovare un po’ di tranquillità, perché non programmate un viaggetto? L’inizio del secondo trimestre di gravidanza, superate la fase critica di sviluppo e le nausee, è infatti il momento migliore per andare in vacanza.
Fate particolare attenzione a tenere sotto controllo la sudorazione: in questo periodo potreste sudare di più perché le ghiandole sudoripare aumentano di grandezza e producono più sudore.

Quindicesima settimana di gravidanza

Il vostro bambino nella quindicesima settimana di gravidanza è lungo circa 10 cm e pesa sui 60 grammi. Respira il liquido amniotico attraverso il naso e le vie aeree superiori, il che lo aiuterà a sviluppare le primitive sacche d’aria che si trovano nei suoi polmoni. In questa quindicesima settimana il bambino percepirà distintamente i suoni, che arrivano fino a lui “trasportati” dal liquido amniotico, specialmente la voce della mamma, i “rumori” del suo stomaco e il battito del suo cuore. Questo è il momento giusto  per iniziare a fargli ascoltare un po’ di musica attraverso il pancione e a rivolgervi a lui, parlandogli dolcemente.
Come l’udito, si sviluppa anche la vista del bambino che, anche se le palpebre sono ancora chiuse, è in grado di avvertire la luce.
Il cuore del bambino pompa ben 25 litri di sangue al giorno e il vostro cuore, per far fronte al fabbisogno di ossigeno del bambino, aumenta la propria gettata del 20% circa. Alla fine della gravidanza, la vostra massa sanguigna aumenterà del 30-50%.
Non abbiamo ancora trattato l’argomento del sesso in gravidanza: ovviamente, agite come ritenete più opportuno in base a ciò che vi fa stare più tranquille, però sappiate che i rapporti sessuali in gravidanza non sono pericolosi per il bambino, che è protetto dal suo liquido amniotico e, quindi, sarà al riparo da qualsiasi trauma. I rapporti vanno evitati solo in casi particolari, ad esempio se avete avuto minacce d’aborto o precedenti aborti spontanei, perdite di sangue o in presenza di infezioni, vostre o del vostro partner.
A partire dalla quindicesima settimana, fino alla diciassettesima, potrete sottoporvi al tritest e, in caso di risultato positivo, eventualmente all’amniocentesi (fino alla diciottesima settimana).

martedì 2 dicembre 2014

Utero in affitto: pratica controversa, ma togliere un bambino alla famiglia non si può

Quel bambino non è figlio loro, nonostante da tre anni viva con loro. Quindi, deve essere dichiarato adottabile, perché i genitori biologici non sono rintracciabiliLa Corte di Cassazione ha deciso così di togliere un bimbo a una coppia di Brescia che si era recata in Ucraina nel 2010 per avere un figlio con la maternità surrogata, che il nostro ordinamento vieta esplicitamente (come il caso dello scambio di provette all’ospedale Pertini ha ricordato).
La coppia aveva sperato che il proprio caso, come tanti altri in questi anni in materia di fecondazione assistita, potesse essere utilizzato proprio per costringere la legge italiana ad armonizzarsi con quella della comunità internazionale. Ma purtroppo non esiste un orientamento condiviso in Europa in merito all’utero in affitto. Non solo: i giudici hanno fatto riferimento all’ordinamento italiano, appunto, per il quale “la madre è colei che partorisce” e al divieto esplicito nella nostra normativa di surrogazione di maternità, che non sarebbe stato travolto, secondo i giudici, dalla dichiarazione di illegittimità costituzionale del divieto di fecondazione eterologa.
Dal punto di vista formale, la decisione è ineccepibile, perché le legge parlano chiaro. Formalmente i genitori non possono neanche essere dichiarati genitori adottivi, perché se la maternità surrogata è vietata non hanno alcun motivo per che sia loro riconosciuta una strada preferenziale, avendo compiuto un atto illecito. Eppure, dal punto di vista sostanziale, questa sentenza  ha conseguenze paradossali.
Ora, l’utero in affitto – come mi è capitato più volte di scrivere su questo blog – è una pratica veramente controversa, per le conseguenze psicologiche gravi che ha su una madre che ha appena partorito e deve lasciare suo figlio a poche ore dal parto e per un bambino che viene privato del legame con la propria madre biologica proprio nel momento in cui ne avrebbe bisogno. Fortissimi, inoltre, sono i rischi di sfruttamento di madri povere. Eppure di fronte a una situazione di fatto i giudici dovrebbero comunque interrogarsi: non è possibile togliere un bambino dalla famiglia in cui è cresciuto, pena la sua devastazione emotiva e psicologica. Questa sentenza, inoltre, può costituire un precedente per i tantissimi altri casi di bambini arrivati in Italia con questa pratica.
E allora? Come ha detto Melita Cavallo, presidente del Tribunale dei minori di Roma (la stessa che decise, con acume e tatto, sul caso degli embrioni scambiati al Pertini), è urgente che “il legislatore provveda a mettere mano ad una legge che prenda atto che la realtà è cambiata”. Decidere in che direzione andare è molto difficile, specie visto che fare le leggi è una classe politica che in questi anni sulla bioetica o ha fatto leggi illiberali o sbagliate o si è limitata ad attendere che queste leggi fossero smontate dai giudici, senza considerare l’enorme sofferenza di chi si è dovuto rivolgere ai giudici per vedere riconosciute norme coerenti.Non credo, dunque, che avremo presto una soluzione. Nel frattempo, però, a farne le spese sono i bambini, e le famiglie che hanno utilizzato le leggi di altri paesi forse in maniera spregiudicata e poco attenta alle conseguenze, ma sicuramente non per compiere un atto criminale. Solo per avere un figlio da amare e crescere.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/12/utero-in-affitto-pratica-controversa-togliere-bambino-non-si-puo/1206177/

Crollo nascite, per gli italiani colpa della crisi. Paese diviso su eterologa: a favore il 40%

Quest'anno 62mila nati in meno, solo il 29% degli under 35 sono genitori. I risultati della ricerca Censis-Ibsa mostrano un paese favorevole alla fecondazione assistita. Aperto sulla genitorialità per i single, meno per le coppie omosessuali. Avere un figlio rimane un obiettivo fondamentale nella vita, anche all'interno di una famiglia meno tradizionale 
ROMA - Mettere al mondo un figlio resta un obiettivo cruciale nella vita degli italiani. Anche per questo è abbastanza diffusa la consapevolezza sui problemi di fertilità che riguardano il nostro paese, mai sceso a livelli tanto bassi di natalità. Nel sentire comune, però, la prima imputata rispetto al crollo delle nascite è la grave e perdurante crisi economica. La religione influenza l'opinione pubblica rispetto alla inseminazione/fecondazione omologa ed eterologa, ma riguardo a quest'ultima gli italiani hanno le idee chiare pur non essendo molto informati: le restrizioni che riguardano le coppie non sposate e gli omosessuali dovrebbero essere superate così come la disomogeneità di offerta dei trattamenti sul territorio nazionale. Insomma, per gli italiani, tutti hanno il sacrosanto diritto di avere un figlio. O quasi: se per il 46% degli italiani è legittimo per i single, solo per il 29% è giusto anche per le coppie omosessuali.

E' quanto emerge da una ricerca realizzata dal Censis in collaborazione con la Fondazione Isba e dal titolo "Diventare genitori oggi. Indagine sulla fertilità/infertilità in Italia". I dati dell'indagine sono stati presentati stamattina a Roma alla presenza, tra gli altri, di Ketty Vaccaro, responsabile settore welfare e sanità del Censis e di Giuseppe Zizzo, segretario della Fondazione Ibsa. "Le profonde implicazioni sociali e morali emerse dalla ricerca - ha spiegato Izzo - evidenziano come il Paese sia più avanti di quanto emerga dal dibattito quotidiano. Il fatto che il 2013 sia stato l'anno in cui in assoluto si sono fatti meno figli deve farci riflettere sugli effetti profondi che il perdurare della crisi sta producendo sul vissuto reale del Paese di oggi e del futuro".
 


Genitorialità, fulcro della propria vita
Diventare genitore, secondo l'indagine, è un aspetto cruciale della realizzazione personale, perno del vissuto individuale a prescindere dal peso economico e dai sacrifici che tale scelta comporterà. Il 74,5% del campione intervistato ha figli, la metà circa ne ha due; il 2,6% è in attesa contro un 22,8% che non ha figli. Un dato che fa riflettere: tra chi ha meno di 35 anni, solo il 29,8% è genitore. L'età della procreazione si posticipa sempre di più e lo conferma il fatto che per il 46% degli intervistati ci si deve cominciare a preoccupare di non avere ancora un figlio non prima dei 35 anni. L'esperienza di diventare genitori è importante per entrambi i sessi, come dichiara l'86,2% del campione.

Consapevolezza della bassa natalità italiana, anno nero il 2013
L'88% degli intervistati afferma di sapere che in Italia si fanno pochi figli. La riduzione delle nascite ha toccato il massimo livello nel 2013 con un -3,7% e un calo del tasso di natalità da 9 a 8,5 nati per 1.000 abitanti e questo nonostante i progressi della medicina e il contributo degli immigrati al saldo nazionale. Sono 62.000 i nati in meno all'anno: nel 2008 erano 576.659 e si è scesi a 514.308 del 2013.
  
Le colpe? Della crisi
Se le nascite crollano, secondo gli italiani, è colpa della crisi economica che scoraggia soprattutto i più giovani ad avere un figlio, ma anche di politiche sociali insufficienti: il 61% del campione intervistato è convinto che le coppie sarebbero più propense ad avere figli se gli interventi pubblici migliorassero; il 71% degli italiani chiede sgravi fiscali ed aiuti economici diretti; il 67% il potenziamento degli asili nido, il 56% un aiuto economico per sostenere i costi dell'educazione scolastica.

Fecondazione: cosa ne pensano gli italiani?
Il 45% degli italiani ammette di saperne poco, mentre il 15% si dichiara per niente informato. Il 40% conosce il problema e di questo un 16% è coinvolto direttamente. Il 50% sa che il problema dell'infertilità può dipendere dall'uomo o dalla donna, ma un 33% ritiene che nella maggior parte dei casi il non riuscire ad avere figli sia legato alla presenza di problemi di entrambi i partners: le cause più citate sono lo stress, anomalie organiche, ovariche o ormonali; circa l'11% del campione cita poi come causa i problemi maschili e un 6% i difetti del liquido seminale. Il 23% non sa proprio cosa rispondere in merito. Il ginecologo resta la figura di riferimento per il 63% degli intervistati. Le coppie infertili, secondo il campione, vivono molto male questa situazione con difficoltà di vario genere non ultimi i problemi economici, la carenza di informazioni e le difficoltà emotive come solitudine e chiusura in se stessi.

Sì alla inseminazione omologa, divisi sull'eterologa
L'85% degli italiani si dice favorevole all'inseminazione omologa in vivo e il 73% a quella in vitro. Quanto all'eterologa, invece, l'Italia si spacca in due: il 40% degli italiani è favorevole all'uso di gameti (ovocita e spermatozoo) esterni alla coppia, percentuale che scende, ma non troppo, al 30% tra i credenti e sale al 65% tra i non credenti; il 35% si dice favorevole alla diagnosi pre-impianto, solo il 14% alla maternità surrogata (ossia l'utero in affitto) e il 9,5% si schiera a favore della possibilità di scegliere prima il sesso del nascituro. Per il 46% è giusto che anche i single possano avere figli, il 29% apre invece alla genitorialità per le coppie omosessuali. Su questo delicato fronte, sono d'accordo il 43% dei cattolici praticanti nel primo caso e il 23% nel secondo.

Legge 40 sconosciuta
Un gap incredibile sul territorio nazionale esiste sulla conoscenza della legge 40 regola la procreazione medicalmente assistita (Pma): solo l'11% del campione afferma di sapere che in Italia c'è una normativa che regola la materia e oltretutto si dice non soddisfatto per come viene applicata sia perché disomogenea sul territorio nazionale sia per le limitazioni poste alle coppie. Il 45,8% di quanti conoscono la legge 40 vorrebbe eliminare le restrizioni sull'eterologa a fronte di un 42,7% del campione che afferma di essere favorevole ad almeno una tipologia di eterologa. Due di questi italiani su 3, infine, vorrebbero eliminare le restrizioni sulle coppie non sposate e uno su 2 consentirebbe la PMA anche ai single e alle coppie omosessuali.

http://www.repubblica.it/salute/benessere-donna/fertilita-e-infertilita/2014/10/01/news/fertilit-infertilit_indagine_censis_diventare_genitori_oggi-97008564/

lunedì 1 dicembre 2014

Utero in affitto, non è reato. Coppia assolta




Due gemelli partoriti da una donna ucraina: coppia varesina assolta dall'accusa di "alterazione di stato". Accolte le indicazioni della Corte europea dei diritti umani

Varese - Utero in affitto, sentenza rivoluzionaria a Varese. Il gup Stefano Sala ha infatti assolto una coppia varesina che nel settembre del 2011 era ricorsa alla cosiddetta maternità surrogata, difesa all’avvocato Augusto Basilico.
I due, 30 anni lei e 50 lui, erano andati in Ucraina, si erano accordati con una donna che aveva poi partorito due gemelli (figli biologici dell’uomo) e avevano quindi dichiarato falsamente all’ambasciata italiana a Kiev che i bimbi erano nati all’interno della coppia. Un reato - alterazione di stato, previsto dall’articolo 567 del Codice penale - per la legge italiana, e su questo non si discute.
Ma il gup, al termine di un processo a porte chiuse con il rito abbreviato, ha stabilito che i due imputati devono essere appunto assolti «perché il fatto non costituisce reato a seguito delle sentenze pronunciate dalla Corte Europea dei diritti umani». Sentenze che risalgono allo scorso mese di giugno e che stabiliscono che anche nel caso la legge del paese di provenienza dei genitori consideri reato la maternità surrogata, a questo bisogna anteporre «la necessità di salvaguardare il primario interesse del minore a definire la propria identità come essere umano, compreso il proprio status di figlio o di figlia di una coppia di genitori».



Altro servizio sulla Prealpina in edicola giovedì 27 novembre
http://www.prealpina.it/notizie/varese/2014/11/27/utero-in-affitto-non-e-reato/3860060/55/

giovedì 20 novembre 2014

Maternità surrogata: una forma di genitorialità pianificata non ancora vinta a livello di accettazione in UE



La nostra domanda in questo momento in U-talk è: "I paesi europei hanno posizioni molto diverse in materia di maternità surrogata. In quali paesi è permesso e dove invece è proibito? Pensi che l'armonizzazione delle diverse legislazioni sia possibile? "
La risposta a questa domanda viene da un esperto legale presso il Centro di ricerca sui diritti fondamentali, (CREDOF), presso l'Università Paris Ouest, Nicolas Hervieu.
"La situazione attuale per quanto riguarda la questione della maternità surrogata è molto varia in Europa. Alcuni paesi la vietano espressamente, come la Francia, dove di recente si è fatto un grande dibattito riguardo la maternità surrogata. E 'anche vietato in Germania, Spagna, Svizzera e Italia”.
"Altri paesi, anche se molto meno, autorizzano espressamente la maternità surrogata sul loro territorio, come il Regno Unito, Grecia, Russia e Ucraina. E ci sono paesi che non hanno ancora deciso chiaramente nelle loro legislazioni in merito”.
"Dobbiamo attenerci a questa diversità europea? Oppure, al contrario, dovremmo cercare di armonizzare le diverse leggi?”
"Per le istituzioni e le corti europee, il punto non riguarda di scegliere tra la diversità o l'armonizzazione.”
"Per la Corte Europea dei diritti dell'uomo, per esempio, tale diversità non è un problema.”
"Questa corte è parte dell'Organizzazione Internazionale chiamata il Consiglio d'Europa, che si compone di 47 paesi europei, (tra cui 28 Stati membri dell'UE). Questo tribunale è diverso dalla Corte di giustizia europea con sede in Lussemburgo e che fa parte dell'Unione europea.”
"In due importanti sentenze, emesse il 26/06/2014, (per quanto riguarda casi - 'MENNESSON contro la Francia' e 'Labassée contro la Francia'), la Corte europea dei diritti dell'uomo ha esplicitamente riconosciuto che uno stato ha il diritto di vietare la maternità surrogata sul suo proprio suolo.”
"Ma il tribunale ha anche riconosciuto che il divieto di maternità surrogata non potrebbe essere fatto a spese dei bambini giuridicamente nati da madri surrogate in un paese straniero. E 'solo per questo motivo che il giudice ha condannato la Francia.”
"Ma il tribunale ha anche riconosciuto che il divieto di maternità surrogata non potrebbe essere fatto a spese dei bambini giuridicamente nati da madri surrogate in un paese straniero. E 'solo per questo motivo che la corte ha condannato la Francia.”
"Così, nel breve termine tutti gli Stati europei, compresi quelli che vietano la maternità surrogata sui loro territori, dovranno riconoscere formalmente la filiazione tra gli aspiranti genitori e quei bambini nati attraverso la maternità surrogata all'estero.”
"Questo perché altrimenti sarebbe in contrasto con il diritto dei bambini ad avere una propria identità. Anche in questo modo, tutte queste decisioni non sono inclini a comportare un'armonizzazione delle legislazioni europee verso l'accettazione della maternità surrogata.”
"Ci sono alcune istituzioni dell'UE che sono diverse dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, ma hanno poteri limitati in materia di politica familiare. Esse possono avere una certa influenza sulla questione, ma ciò non implica un’armonizzazione.”
 "Nel medio e lungo termine, se l'armonizzazione verso l'accettazione della maternità surrogata diventa uno slancio nell'Unione Europea, sarebbe dovuto a causa degli stati membri. In ogni caso, le istituzioni e tribunali dell'UE dovrebbero solo riconoscerlo e legiferare dopo questa evoluzione. "

Preso da http://it.newseurope.info/?p=34634

lunedì 17 novembre 2014

L’Italia senza donatrici per l’eterologa

L’Italia è senza donatrici per la fecondazione eterologa. E va in cerca di ovuli all’estero. Guido Pennings, docente di etica alla Ghent University del Belgio, non ci ha mai girato intorno: «L’altruismo è il fattore più importante nella donazione di ovociti, ma il compenso finanziario è una ragione convincente». Bene. Noi siamo in alto mare su entrambi i fronti. Senza campagne di sensibilizzazione, le donne non sono messe nella condizione di donare le proprie cellule riproduttive. L’idea di proporre un compenso, poi, anche a titolo di rimborso spese, è ben lontana dalla mentalità corrente.
Il risultato: a sette mesi dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha reso possibile tentare di avere un bambino con gli ovuli di un’altra donna, l’Italia fa i conti con l’assenza di ovociti e di donatrici a titolo volontario e gratuito. L’ospedale Careggi di Firenze, il più organizzato a livello nazionale per la fecondazione eterologa, ha deciso di rivolgersi all’estero. Il 29 ottobre è uscito sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea un avviso di gara: «L’azienda ospedaliera universitaria Careggi intende conoscere quali istituti, in possesso dei necessari requisiti, sono interessati a collaborare, all’occorrenza, per l’approvvigionamento di gameti».
Il termine per le candidature è il 16 novembre. 
I centri fornitori dovranno garantire la tracciabilità dei campioni biologici e la consegna di gameti femminili al massimo entro 72 ore dalla richiesta, mentre il Careggi si impegna ad avvisare dell’imminente arrivo l’Ufficio di sanità marittima e di frontiera.

Una decisione tutt’altro che isolata. Quella di rivolgersi ai centri di riproduzione esteri è una soluzione che va per la maggiore, anche tra i privati (come il Demetra, tra i più importanti della Toscana, pronto alla firma di un contratto a giorni).
Negli ultimi incontri tra esperti, a Firenze e a Roma, stanno affiorando altre strade percorribili. Una è il social egg freezing a titolo solidale. È l’intervento che permette di congelare gli ovociti in giovane età, per poter posticipare la maternità. Adesso l’idea — sostenuta dalla ginecologa Elisabetta Coccia, alla guida del Cecos (il Centro studi per la conservazione di ovociti e sperma umani) — è di regalare la crioconservazione dei propri ovuli alle giovani disponibili a donarne la metà. Tra gli ospedali pronti a proporla, il San Raffaele di Milano. Un’altra ipotesi è il gametes crossing , ossia l’incrocio di donazioni anonime. Lo promuove l’Associazione per la donazione altruistica e gratuita di gameti. «Una parente o un’amica che desidera aiutare la coppia infertile dona i propri ovociti a un centro di fecondazione — spiega la psicologa giuridica della Sapienza Laura Volpini —. Il centro a sua volta darà gratuitamente altri ovociti, donati in modo anonimo, alla coppia bisognosa». Terza proposta, l’ egg sharing , dove la paziente che si sottopone a trattamenti per se stessa (fecondazione omologa) dona i propri ovuli in sovrannumero a un’altra. Dalla Casa dei diritti di Milano, la ginecologa Alessandra Vucetich sintetizza: «Sono tutte soluzioni messe in campo per aggirare il vero problema. Non abbiamo una cultura della donazione». La costituzionalista Marilisa d’Amico: «Così la sentenza della Consulta rischia di restare inapplicata».

@SimonaRavizza 
http://27esimaora.corriere.it/articolo/litalia-senza-donatrici-per-leterologa/

giovedì 13 novembre 2014

La mia "piccola peste" che non sarebbe mai nata

C'è il sole e tanta luce in giardino, brillano i capelli biondi di Letizia e quelli ancora più biondi della "piccola peste", diciotto mesi, la salopette di una misura più grande, mamma-babbo-bubù-tato, parla e ride, il cocker dorme beato. Piccola peste è una bambina bella e simpatica, come milioni di altre sue coetanee, ma è anche a suo modo speciale. Perché se sua madre non avesse combattuto e aggirato la legge organizzando una spedizione in un paese dell'Est, lei non sarebbe mai nata. Piccola peste infatti è stata concepita in "provetta", in quel tipo di provetta che l'Italia ha messo al bando con la famigerata legge 40 anche se l'ultima sentenza della Corte Costituzionale "vieta il divieto" e ributta tutto all'aria. Fecondazione eterologa si chiama, in questo caso seme del babbo ma ovocita di una donatrice anonima (ma poteva anche essere l'inverso), madre biologica sconosciuta, probabilmente per sempre. Ogni tanto Letizia, che ha 44 anni ed è una libera professionista piuttosto nota tra Pisa e provincia, si toglie gli occhiali scuri per guardarti meglio e mentre parla, con quegli occhioni azzurri, fa splendere la sua radiosa storia senza però ignorare le poche ombre, perché alle altre, alle altre donne che si troveranno ad affrontare il suo percorso, non vuole nascondere niente. «La cosa più difficile? Mantenere il segreto. Con tutti. Persino con i nostri genitori. Perché non si sa mai, una parola che sfugge, anche in buona fede. La nostra scelta è questa. Viviamo in Italia, per di più in provincia, ci sono ancora troppi pregiudizi. Nostra figlia deve crescere senza traumi. Per ora abbiamo deciso che non le diremo mai come è stata concepita... Poi chissà, nella vita accadono tante cose...». Un segreto che ormai non pesa neppure più tanto e a volte fa anche sorridere Letizia e il suo compagno: «Mi inteneriscono e mi fanno sorridere le zie, le nonne, le amiche, che si ostinano a trovare somiglianze tra me e la bambina... Io invece lo vedo che a me non assomiglia mentre somiglia moltissimo a suo padre... Speriamo che non sia agitata come lui!». Racconta, Letizia, che ogni giorno che passa è sempre più felice di non essersi arresa. Eppure un figlio lo aveva già, avuto dall'ex marito, ora è un adolescente e venera la sorellina. «Ma il mio nuovo compagno ed io volevano coronare la nostra storia di separati con un figlio nostro. Dopo vari tentativi e una gravidanza andata male abbiamo pensato di lasciar perdere questo sogno, anche perché il tempo che passava non lasciava davanti a noi troppe speranze. Per noi l'adozione non era praticabile perché non eravamo sposati e non eravamo ancora divorziati. Vedevo che il mio compagno amava molto i bambini, si intratteneva spesso con i piccoli dei nostri amici e quando giocava con loro gli occhi gli si illuminavano. Ho sempre pensato che sarebbe stato un ottimo padre...». Un giorno il suo ginecologo le parla dell'ovodonazione, da fare fuori dell'Italia perché qui non era permesso. «Io a quella parola inorridii, mi sembrava una forzatura della natura, un accanimento del figlio a tutti i costi , e poi io con dentro la pancia l'ovulo di una sconosciuta non mi ci vedevo proprio… e se avesse avuto malattie strane? quale donna poteva donare gli ovuli, qualche disperata o sicuramente dietro pagamento, senza contare poi quanto sarebbe costata tutta l'operazione…». Poi però, piano piano, Letizia ci ripensa. «Cominciai a informarmi su Internet, navigai su tutti i forum di procreazione assistita, lessi tante storie e capii che non era poi una cosa così fuori dal mondo come mi ero immaginata, anzi per certi aspetti nell'ovodonazione dovevi imbottirti anche meno di ormoni rispetto a una normale fecondazione assistita». Letizia trova la sua strada su un sito che raccoglie storie di esperienze molto positive avute in una località dell'Est Europa. Approfondisce, si iscrive e parla con le altre mamme, poi decide. «Contattai l'interprete, feci gli esami per vedere se ero esente da malattie gravi e se potevo procedere con l'ovodonazione e per poter scegliere la donatrice, ho dovuto fare una cura, ma niente d particolarmente peso. Il tutto è costato circa cinquemila euro, escluso il volo e il pernottamento di una settimana laggiù». Non è stato tutto rose e fiori, le paure sono diverse e ti assalgono in ogni momento: «Ma tutto sommato anche la gravidanza è filata liscia, forse per certi aspetti, essendo più matura e consapevole, più liscia della prima, quella "normale". Tante volte ho pensato che in Italia con i bravi dottori e professionisti che abbiamo sarebbe stato tutto più semplice, ed invece per una legge assurda migliaia di coppie spendono soldi, si indebitano, prendono l'aereo, insomma si stressano per avere un figlio in un paese straniero». Però Letizia e il suo compagno ripensano con piacere a quella settimana nell'Est Europa da dove tutto è partito: «Ricordiamo tutte le chiese ortodosse dove abbiamo acceso i piccoli ceri e pregato per la buona riuscita del nostro sogno. Ci piace pensare che un Dio ci abbia aiutato. Sappiamo che una parte di nostra figlia appartiene a quei posti e che appena potremo ce la porteremo».

venerdì 7 novembre 2014

Come affrontare la gravidanza: dal 1° al 3° mese

Fare il test di gravidanza e sapere di essere incinta. Poi? Cosa cambia, cosa succede da questo momento in poi? Diventare mamma è un percorso di grandi cambiamenti da affrontare serenamente.
Come affrontare la gravidanza fin dai primi mesi?

La gravidanza inizia con il concepimento, ovvero con l'incontro positivo tra un ovulo e uno spermatozoo. L'ovulo viene fecondato e inizia a moltiplicare le sue cellule.

L'ovulo si trasforma velocemente e già alla terza settimana è diventato un embrione che ha in potenza tutte le caratteristiche del vostro bambino.
Dal 1° al 3° mese cosa accade

Alcune donne trascorrono i primi tre mesi senza quasi accorgersi di essere incinte. Altre accusano fin da subito alcuni disturbi tipici: nausee, stanchezza, cambiamento dell'umore, gonfiore e perfino dolore al seno.

In entrambi i casi,  dal punto di vista fisico, la gravidanza porta grandi cambiamenti, che però possono anche non essere visibili all'inizio.

L'ovulo fecondato inizia la sua evoluzione fin dal primo giorno.

    Al 21° giorno è diventato un embrione
    Al 26° giorno compaiono le braccia
    Al 28° giorno compaiono le gambe

In questa fase l'embrione è di pochi centimetri, ma sta già istallando il cervello, il sistema nervoso, la circolazione sanguigna. Il suo nutrimento avviene attraverso la placenta.

È una fase cruciale per lo sviluppo corretto del bambino. Le sue basi fondamentali vengono predisposte in questi primi mesi, nei successivi il bambino cresce di dimensioni e perfeziona le funzioni.

    Stiamo attente all'alimentazione, a non stancarci, a evitare attività pericolose, sospendiamo fumo, alcool, farmaci e sostanze stupefacenti.

    Al 30° giorno l'embrione ha istallato il cervello, sistema nervoso, circolazione sanguigna. La sua dimensione è di pochi centimetri in cui prevale la dimensione della testa che è raccolta verso il petto.
    Dal 30° al 60° giorno l'embrione prosegue il suo sviluppo e molto rapidamente : completa la definizione dei due emisferi del cervello, inizia a sviluppare gli occhi, le palpebre, le orecchie, il naso e parallelamente inizia a sviluppare gli organi interni. In questa fase ancora non ha una identità sessuale.
    Al 60° giorno il vostro bambino può pesare intorno ai 10 gr. Un miracolo in miniatura.

Il terzo mese di sviluppo è la fase in cui l'embrione si trasforma in feto, perchè possiede tutte le basi e le funzioni fondamentali che saranno sviluppate e cresceranno di dimensioni nei prossimi mesi. Una trasformazione straordinaria che in poco tempo lo porterà a crescere di dimensioni e di peso.

A seconda delle caratteristiche di ogni donna, questo può essere il momento in cui ci si comincia a sentire 'diverse'. Possono insorgere cambiamenti nei gusti alimentari, fastidio per gli odori forti, sensazione di fastidio alla pancia, bisogno di fare pipì troppo spesso, sensazione di stanchezza. Per le donne che accusano nausee e altri disturbi invalidanti, l'uscita dal terzo mese è il momento in cui questi sintomi cominciano a diminuire fino a sparire.

    Al 90° giorno il vostro bambino pesa intorno ai 65 grammi ed è lungo circa 12 centimetri.

Consigli per i primi tre mesi

Alimentazione sana, incrementando le proteine. Come e cosa mangiare.

Stile di vita sano. Praticando sport leggeri, yoga, ginnastica, passeggiate, riposando quando si ha bisogno

Cura del corpo
Si possono iniziare trattamenti di prevenzione per la pelle, con creme nutrienti specifiche

Abbigliamento
Non ci sono variazioni fisiche significative in questa fase. Meglio comunque evitare indumenti troppo stretti. Le calze a compressione graduata possono essere molto utili in caso di disturbi alla circolazione, dovuti al cambiamento ormonale della gravidanza.
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http://www.deabyday.tv

martedì 4 novembre 2014

Che cosa prova una madre genetica utilizzando i servizi di una madre surrogata?


Oggi una madre surrogata può far nascere un bambino che geneticamente sarà legato ai genitori che non riescono a partorire in modo naturale. Medici fecondano l’uovo della madre con lo sperma del padre in vitro e poi trasferiscono l'embrione nell'utero di una madre surrogata. Così, una strana donna in buona salute porterà solo in grembo il vostro bambino e non avrà alcun rapporto con il neonato. Ma è facile venire a patti con il fatto che la straniera che ha portato il bambino in grembo per 9 mesi, ha sentito tutti gli aspetti legati al parto? Abbiamo parlato con uno psicologo e chiesto se vi sia una differenza nella relazione tra un figlio di una madre che lo ha dato alla luce e coloro che ricevono uno un bambino dalla madre surrogata.
Psicologo: Si, può esserci una certa differenza. Ci sono casi in cui i genitori che hanno utilizzato i servizi di madre surrogata sperimentano una certa gelosia verso questa donna. A volte la madre biologica si chiede: "Forse anche lei è una madre di mio figlio, forse lei è madre più di quello che io possa essere, dopo tutto, forse il mio bambino ha ricevuto qualcosa da lei a livello genetico, ecc. In questi casi, bisogna sempre rassicurare i genitori e spiegare che questi bambini sicuramente percepiranno qualcosa - gli ormoni, cibo, ecc, ma niente di più! A volte i genitori biologici sono molto attenti al fatto che la madre surrogata riesca a distaccarsi dal loro bambino. E 'importante ricordare - se si passa attraverso il programma nella clinica accreditata che funziona su una base legale secondo le leggi e le norme locali, non ci saranno problemi con la madre surrogata e l'intero processo. La clinica e il suo staff sono interessati al successo del programma per questo il bambino viene portato via dalla madre surrogata immediatamente dopo la nascita e non hanno alcun contatto tra di loro. Così, alcune famiglie provano tali sentimenti, ma non tutte.
Prendendo in considerazione la Sua esperienza in questo argomento, ci può dire quanto velocemente il contatto tra la madre genetica e il bambino nato dalla madre surrogata si stabilisce?
Psicologo: In generale, dipende dai genitori e dalla formazione, che devono provare prima della nascita del bambino. In ogni caso, questo bambino è molto più di un tanto atteso. E 'molto importante che i genitori si rendano conto e capiscano pienamente che quel bambino è il membro principale della famiglia, i genitori lo ameranno e si prenderanno cura di lui. Naturalmente, il fatto che la madre genetica non ha provato tutte le sensazioni fisiologiche che invece ha vissuto la donna che portava in grembo il bambino, può influenzare un po' i sentimenti interiori, e, di conseguenza, il comportamento della madre biologica. Ma, corsi speciali, sedute con un buon psicologo e soltanto un atteggiamento interiore della mente e la consapevolezza del fatto di essere i genitori sono la risposta per la vita del vostro bambino, che vi aiuteranno a superare eventuali difficoltà connesse con il processo di maternità surrogata. Inoltre, gli esperti consigliano sempre di non mantenere stretti contatti con una madre surrogata e non cercare di essere suoi amici. Si ridurranno al minimo gelosia, paure, ecc
La nascita del bambino così a lungo atteso è una grande felicità ed è il contino della vita. Quindi non spendete le vostre energie e le emozioni per gelosia e timori verso la donna che ha dato alla luce il vostro bambino! E’ molto meglio spendere le emozioni positive e il tempo con il proprio bambino amato!

lunedì 3 novembre 2014

Problemi di peso associati alla gravidanza

Una nuova ricerca sta mettendo grande enfasi sul raggiungimento di un peso sano prima e durante la gravidanza. Le donne obese all’inizio della gravidanza possono andare incontro a rischi per la propria salute e per la salute e il benessere futuro del bambino che deve nascere.
L’obesità nelle donne europee
In molti paesi europei, si stima che oltre la metà della popolazione adulta sia sovrappeso e il 20–30% sono obesi [indice di massa corporea, body mass index (BMI) >30 kg/m2].1 La prevalenza dell’obesità nelle donne gravide varia da 1.8% a 25.3%.2 L’obesità durante la gravidanza merita un’attenzione speciale a causa del suo impatto sia sulla madre che sul bambino. L’obesità materna è associata a maggiori rischi e complicazioni durante la gravidanza, portando persino a tassi più alti di morte infantile e della madre rispetto alle madri non obese.

Peso ottimale da raggiungere durante la gravidanza
I fabbisogni energetici alimentari aumentano durante la gravidanza, ma solo per l’ultimo trimestre e solo di circa 200 kcal al giorno. Di conseguenza, non c’è necessità di ‘mangiare per due’. Questo fabbisogno aggiuntivo aumenta di circa 675 kcal al giorno durante la lattazione, per coprire la produzione di latte. Una ricerca ha dimostrato che la gravidanza più sana è associata con un BMI pre-gravidanza di 23 kg/m2.3 La quantità di peso ottenuta durante una gravidanza sana, comunque, è variabile e influenzata dal peso corporeo pre-gravidanza e dalla presenza di edema.

I consigli riguardo al peso ottimale da raggiungere durante la gravidanza sono ancora sotto dibattito. L’ Organizzazione Mondiale della Sanita’ ha mostrato che il peso ottimale alla nascita di 3,1–3,6 kg è associato ad un aumento di peso della madre di 10–14 kg.4 Le linee guida dell’Istituto di Medicina Americano per l’aumento di peso in gravidanza suggerisce che le donne gravide sottopeso dovrebbero aumentare di 12,5–18 kg, le donne normali di 11,5–16 kg, le sovrappeso di 7–11,5 kg e le donne gravide obese di 5–9 kg.5 Una rapida perdita di peso o una dieta eccessiva durante la gravidanza sono potenzialmente pericolose, portando a cheto acidosi, che può essere associata alla morte del bambino o a un ritardo cognitivo successivo nella vita del bambino. Le madri che riducono eccessivamente l’apporto alimentare potrebbero inavvertitamente mettere in grande rischio di obesità i propri figli.6

Implicazioni dell’obesità durante la gravidanza
Essere sovrappeso o obese prima e durante la gravidanza aumenta il rischio di complicazioni in gravidanza. Le donne obese hanno un rischio maggiore di aborto e che il loro bambino nasca prematuro o muoia precocemente.7 Inoltre, le complicazioni alla nascita sono una conseguenza comunemente osservata dell’obesità materna, che aumenta la probabilità di un parto cesareo d’emergenza. Complicazioni aggiuntive al parto da madri obese comprendono ipertensione e pre-eclampsia, parto di un bambino grande e diabete gestazionale.

Le donne obese affrontano spesso anche le difficoltà nell’iniziare e nel sostenere l’allattamento al seno.8 Inoltre, i bambini nati da donne obese hanno più facilmente difetti congeniti (ad es. spina bifida, difetti cardiaci).9 Un eccessivo aumento di peso durante la gravidanza può portare anche ad una prolungata obesità. Questo enfatizza che per le donne obese, la gravidanza fornisce un’opportunità per cambiare verso un mangiare più sano e un migliore stile di vita, così come gravidanze future più sane. Una dieta appropriata e l’esercizio dopo il parto potrebbero aiutare le donne a perdere l’eccesso di peso postnatale.10

Obesità materna e salute infantile successiva
Condizioni metaboliche specifiche della madre possono influenzare negativamente la salute del neonato. Un bambino di una madre obesa potrebbe soffrire di uno sviluppo negativo dall’esposizione ad un ambiente nutrizionale sub-ottimale all’interno del grembo. In aggiunta, una nuova ricerca ha dimostrato che ciò che una donna mangia quando è incinta può influenzare il rischio di obesità per il suo bambino, senza riguardo per quanto grassa o magra sia, o il peso del suo bambino alla nascita.11 Due progetti finanziati dall’UE, EDEN (Study of pre- and early postnatal determinants of the child’s development and health) e EARNEST (Early Nutrition Programming Project) stanno studiando queste tematiche.

Conclusioni
La gravidanza è un momento vulnerabile in termini di nutrizione e salute per la madre e il bambino. Raggiungere un peso ottimale prima della gravidanza e ottenere un livello appropriato di peso durante la gravidanza viene raccomandato per assicurarle un parto sicuro di un bambino sano e per la salute futura del bambino.

venerdì 31 ottobre 2014

Dodicesima e tredicesima settimana di gravidanza

Alla dodicesima settimana il feto è lungo circa 5 cm e pesa intorno ai 10-12 grammi. E’ completamente formato e nelle prossime settimane continuerà costantemente a crescere, aumentando notevolmente in dimensioni e peso. Le ossa, infatti continuano a crescere sebbene siano costituite ancora da cartilagine. Ora i polmoni sono completi, i muscoli dell’apparato digerente funzionano, anche il palato è formato, la cistifellea secerne la bile, i genitali esterni sono ben definiti e il cervello ha l’organizzazione basilare che avrà anche da adulto. La vostra placenta ora funziona in maniera efficace come sistema di supporto e centro per la produzione di ormoni. Essa fornirà al feto l’ossigeno e il nutrimento tramite il flusso di sangue che passa attraverso il cordone ombelicale.
Man mano che il bambino cresce, l’utero diventerà troppo grande per rimanere nella cavità pelvica e salirà fin sopra il bacino: il “rigonfiamento” della pancia inizierà a farsi sempre più evidente. Sulla vostra pelle potranno inoltre formarsi delle piccole macchie scure o angiomi, di colore rossastro, o la cosiddetta “linea nigra”, una vera e propria striscia più scura che va dall’osso pubico all’ombelico. La causa è la ricercarsi nell’aumento dei livelli di estrogeno ma non c’è da preoccuparsi perché scompariranno in breve tempo.
In quest’epoca gestazionale è probabile che continuiate a soffrire di mal di testa (acuito da ormoni, aumento di volume del sangue, disidratazione e altri fattori come l’affaticamento della vista, la stanchezza e la mancanza di sonno) per combattere il quale è bene ridurre, se non l’avete ancora fatto, i livelli di caffeina, bere tanta acqua o tisane, consumando pasti piccoli e frequenti e cercare di riposarvi il più possibile. Vi ricordiamo inoltre che il paracetamolo può essere assunto tranquillamente in gravidanza e che quindi, nei casi più dolorosi, potrete ricorrere anche a questo farmaco.
Un altro disturbo di cui potreste soffrire è il bruciore di stomaco, dovuto all’aumento dei livelli di progesterone, che rilassa la valvola che si trova tra stomaco ed esofago, consentendo agli acidi dello stomaco di risalire verso l’esofago, irritandolo. Per convivere con questo fastidio che, probabilmente, vi accompagnerà fino alla fine della gravidanza, cercate di seguire questi piccoli consigli: mangiate lentamente (e poco), bevete prima o dopo i pasti, mai durante, evitante cibi piccanti e bibite gassate, non mangiate subito prima di coricarvi e non dormite completamente sdraiate ma semisedute con dei cuscini che vi sorreggano dietro la schiena.
Con la dodicesima settimana, termina il primo trimestre di gravidanza e, se siete riuscite a trattenere l’entusiasmo e non l’avete ancora detto a tutti, questo è il momento buono per dare l’annuncio ufficiale della vostra gravidanza! Molti futuri genitori, infatti, aspettano questo periodo per dare la bella notizia, quando il pericolo di aborto si riduce sensibilmente.
Alla tredicesima settimana di gravidanza il vostro bambino è ora lungo ben 8 cm e pesa tra i 14 e i 20 grammi. Il suo corpo è completamente sviluppato e il feto ha acquistato in tutto e per tutto le sembianze di un neonato in miniatura. Solo la testa è ancora un po’ troppo grande rispetto al corpo ma si armonizzerà presto col resto, tra ancora qualche settimana di gestazione.
L’intestino del piccolo sta iniziando a migrare dal cordone ombelicale fino a dentro la pancia, mentre il pancreas inizia a produrre insulina. Lo scheletro si sta irrobustendo e non è più così flessibile come prima, gli arti si allungano. Sul suo viso stanno spuntando ciglia e sopracciglia.
La placenta continua a perfezionare il suo funzionamento, fornendo al bambino ossigeno, vitamine, minerali, grassi e proteine, facendole passare dal flusso sanguigno della madre a quello del bambino. Rimuove l’anidride carbonica e i materiali di scarto, filtrandoli attraverso i suoi tessuti. Il piccolo inizierà inoltre a rilasciare dall’intestino i suoi primi liquidi di scarto. Il bambino ha inoltre sviluppato diversi riflessi, inizierà infatti a muoversi se il vostro addome verrà stimolato.
Dalla tredicesima settimana in poi inizierete seriamente a metter su chili. Per tenere sotto controllo l’ago della bilancia, al seguire sempre una dieta sana e equilibrata (che dovrebbe avervi accompagnato fin dalle prime settimane di gravidanza), dovreste associare anche un po’ di movimento giornaliero (come camminate, yoga, nuoto, ballo), che vi aiuterà non solo a controllare il peso, ma vi sarà utile anche in seguito, per rendere più breve il travaglio e velocizzare la ripresa dopo il parto. Particolare attenzione deve essere prestata anche agli esercizi per tonificare i muscoli del pavimento pelvico che, durante la gravidanza tendono a indebolirsi. I muscoli del pavimento pelvico hanno una funzione molto importante durante il travaglio, perché la loro tonicità è fondamentale affinché la testa del bambino possa trovarsi nella posizione giusta durante il parto, riducendo quindi la durata del travaglio. Gli esercizi sono semplicissimi e potete farli ovunque: la prossima volta che andate in bagno, cercate di interrompere il flusso di urina, i muscoli che attivate sono quelli del pavimento pelvico e quello appena descritto è l’esercizio che dovete fare, ripetendolo una decina di volte, più volte al giorno.
I disturbi più frequenti in questo periodo sono la ritenzione idrica (mani e piedi gonfi, quindi dite addio ai tacchi e cercate di non stare sedute per più di due ore di seguito), e alcuni fastidi legati alla crescita dell’utero che, premendo sempre più sulla vescica, vi farà andare sempre più spesso in bagno e vi provocherà dolori all’addome, in seguito all’allungamento dei legamenti e di alcuni fasci muscolari che lo circondano. E’ ora di iniziare ad usare una crema per le smagliature.

mercoledì 29 ottobre 2014

Come influisce la situazione politica in Ucraina sulla Medicina della Riproduzione nel Paese?




Oggi, l'Ucraina sta attraversando momenti difficili della sua storia. La rivoluzione della dignità nel 2014, l’ invasione illegale delle truppe russe sul territorio ucraino, lo schianto dell’aereo malese con tutti i suoi passeggeri, l’annessione della penisola della Crimea. Durante un momento così impegnativo la nazione ucraina ha attivato le sue forze, capacità e piani strategici più in alto possibile. Gli ucraini hanno eletto un nuovo presidente, e un altro team di ministri e politici ha preso il potere. Il presidente dell'Ucraina Petro Poroshenko ha fatto un grande discorso prima in pieno Senato e in presenza della Camera dei Comuni del Parlamento del Canada, ed è stato accolto con una standing ovation da entrambe le camere del Congresso, durante la sua visita di lavoro a Washington.

Il governo ucraino ha anche adottato un programma di attuazione delle disposizioni legislative in merito all'associazione UE, e continua i preparativi per le elezioni parlamentari anticipate. Nel frattempo, gli ucraini si distinguono in ogni momento da una forte resistenza, un grande cuore e senso di unità. Oggi, le aziende e le organizzazioni ucraine continuano la loro attività, nonostante le difficoltà politiche ed economiche. Il centro per la Riproduzione Umana BioTexCom non fa eccezione. Nonostante la diminuzione del flusso di turisti e la situazione instabile nel paese, gli specialisti del centro BioTexCom non fermano i loro sviluppi e il trattamento delle coppie sterili provenienti da tutto il mondo. Il manager della clinica informa regolarmente i loro clienti e tutti coloro che chiamano o scrivono in merito alla situazione sulla sicurezza in Ucraina e Kiev in particolare. I pazienti di tutto il mondo continuano a visitare la BioTexCom, dal momento che non ci sono rischi per la salute e la sicurezza nella capitale dell'Ucraina.
La Germania è un amico di lunga data e con potenziali clienti che si rivolgono alla clinica ucraina. La direzione tedesca nel centro BioTexCom lavora intensamente e un gran numero di coppie sterili provenienti dalla Germania diventano pazienti della clinica di Kiev. Fino ad oggi, la registrazione di tutti i documenti e le visite presso l’ambasciata tedesca ha impiegato un periodo di tempo limitato. I genitori di neonati senza problemi e ritardi attraversano tutte le pratiche burocratiche e felicemente lasciano Kiev per essere una famiglia completa. E nonostante le recensioni negative circa la clinica, che possono essere viste alla televisione tedesca, un sacco di pazienti provenienti dalla Germania continuano ad utilizzare i servizi del centro BioTexCom.


L'Italia può vantare l’abrogazione della legge sul divieto di donazione di ovuli nel paese. Ma, nonostante, gli italiani che hanno affrontato il problema di infertilità, si recano in Ucraina e scelgono la BioTexCom. Ci si potrebbe chiedere perché la gente vola in un paese straniero, pur essendo in grado di utilizzare la stessa procedura a casa. E 'molto semplice. Le cliniche italiane di medicina riproduttiva utilizzano materiale biologico congelato durante i programmi di fecondazione in vitro. E, come sapete, riduce in modo significativo le prospettive di successo. I medici si dividono una donatrice di ovuli tra 10 coppie. Inoltre in Italia il tutto si svolge in condizioni di volontariato (il che’ significa che la donatrice non riceve nulla per le proprie uova sane). Questo è il motivo per cui solo alcune signore sono pronte ad eseguire una tale carità. Pertanto, gli italiani scelgono volentieri BioTexCom per la maternità surrogata e donazione di ovuli. Ricevono qui buon prezzo, alto servizio europeo e bambini sani.

La Francia continua la sua lotta contro le severe norme giuridiche per quanto riguarda l'uso dell'arte in questo paese. Coppie infertili affrontano norme estremamente severe, ad esempio, chi sceglie di fare la maternità surrogata all'estero, non puo’ nemmeno registrare un bambino come cittadino francese a casa. Ma, la società discute attivamente e insiste sulla legge di semplificazione. Le famiglie sterili dovrebbero avere più possibilità di diventare genitori felici. In ogni caso ci sono coppie che, a dispetto di tutti i divieti e tabù nel paese di origine, si trovano ai margini di condurre la maternità surrogata e donazione all'estero. Molti di loro, hanno tentato la loro fortuna in Spagna, ma non avendo ricevuto nessun risultato positivo, si sono recati in Ucraina, presso la BioTexCom. E qui dopo il primo, al secondo tentativo sono stati raggiunti i risultati desiderati. Per quanto riguarda la parte documentale del programma, ci sono anche difficoltà. I manager aiutano le coppie a disbrigare tutti i documenti necessari in modo rapido, semplice e legalmente.

L’Inghilterra allieta le sue pazienti che hanno già attraversato l'età riproduttiva e sono completamente pronte per il parto. La BioTexCom conduce con successo programmi per le donne over 40. Molte pazienti usano il programma di maternità surrogata, così come la fecondazione in vitro con ovuli di donatrici. E danno alla luce anche bambini sani in modo naturale! (solo con procedura di fecondazione in vitro con ovuli).
Il centro per la Riproduzione Umana BioTexCom è orgoglioso del fatto che l'Europa sceglie l'Ucraina, ed i pazienti provenienti da tutto il mondo visitano BioTexCom al fine di trovare la loro felicità della maternità e della paternità. La clinica BioTexCom non ferma il suo sviluppo e miglioramento. Attualmente il centro è stato ristrutturato, numerose sfere e filiali della clinica si sono espanse, e nuovi laboratori sono stati aperti. Embriologi e ginecologi sviluppano nuovi metodi nel campo della medicina della riproduzione assistita. BioTexCom! Non vi è alcuna sterilità assoluta!

martedì 28 ottobre 2014

Infertilità. Quando diventare genitori è un miraggio

L'infertilità è una condizione comune a moltissime coppie italiane che non riescono ad avere un bambino. Si stima che ogni anno in Italia ci siano da 20.000 a 45.000 nuove coppie che richiedono una consulenza specialistica perché hanno difficoltà a procreare e, secondo i dati Istat, di queste, ben 15.000-20.000 vengono definite infertili.
Nello specifico, si parla di infertilità quando una coppia, dopo due anni di tentativi mirati per concepire, non ha conseguito una gravidanza. Le popolazioni occidentali hanno subito un calo notevole della fertilità rispetto al passato, principalmente dovuto alla consolidata abitudine a ritardare il momento della gravidanza per motivi culturali e di costume. Di norma una coppia non ha più del 20-25% di possibilità di concepire per ogni ciclo ovulatorio e la fertilità della donna é massima intorno ai 20-25 anni, per poi decrescere gradualmente (dopo i 36 anni risulta già sensibilmente ridotta).


Grazie all'aiuto del Dottor Domenico Mossotto, specialista in ostetricia e ginecologia e Responsabile clinico del Centro di Procreazione Assistita della casa di cura di Bra, abbiamo cercato di fare chiarezza sul tema dell'infertilità, sulle sue cause e sulle soluzioni da adottare. Vediamole insieme.

Infertilità. Quando a soffrirne è lui

Oggi l'infertilità maschile rappresenta una percentuale significativa dei casi. Si stima infatti, diversamente da quanto si sosteneva in passato, che nel 50% dei casi il responsabile delle difficoltà riproduttive sia l'uomo.
In occidente il potenziale di fertilità maschile ha subito un calo allarmante negli ultimi 10-15 anni. I motivi di questi cali sono principalmente i fattori ambientali, quali smog e inquinamento, gli stili di vita, prima tra tutti la sedentarietà e una cattiva alimentazione, e abitudini poco sane, tra cui uso di farmaci, fumo, alcool e stress. Non bisogna dimenticare che anche l'obesità può rappresentare un forte fattore di rischio. Oltre a queste, ci sono delle cause di natura endogena, come infiammazioni delle vie genito-urinarie, patologie prostatiche, traumi passati, patologie genetiche cromosomiche e altre patologie cliniche non curate a dovere. Non bisogna trascurare infatti un dato significativo: solo il 10% degli uomini in età fertile fa visita ad un medico andrologo e la maggior parte degli uomini con difficoltà riproduttive non è consapevole di avere un problema.
L’infertilità maschile si suddivide in due tipi: infertilità primaria e secondaria. La prima riguarda gli uomini che non hanno mai avuto figli, ed è la più grave, mentre la seconda riguarda i soggetti che hanno già fecondato una o più volte in precedenza ma che allo stato attuale non riescono più.

Infertilità maschile. L'iter medico da seguire
Per una corretta diagnosi di infertilità maschile è fondamentale effettuare quella che in termine tecnico viene definita "raccolta anamnestica", ossia la raccolta di tutte le informazioni relative al paziente e al suo quadro clinico presente e passato (pregressi interventi chirurgici, patologie di vario genere, informazioni sulla sua vita sessuale). Indizi importanti sono anche l'eventuale assunzione di droghe, alcol e particolari farmaci, l'abitudine al fumo, l'esposizione a sostanze tossiche, radiazioni, microonde ed alte temperature. A queste primissime mosse seguono delle analisi più approfondite che, come spiega il Dottor Mossotto, sono volte nello specifico a valutare "caratteri sessuali secondari, anomalie a carico del pene, ginecomastia (sviluppo delle mammelle nell'uomo), varicocele o idrocele, sede, consistenza e volume dei testicoli, stato dei tubuli seminiferi e delle vie genitali escretrici e pressione arteriosa".

Seguono poi specifici esami strumentali e di laboratorio a cui vengono sottoposti i casi più gravi. Quelli più comunemente praticati includono l'esame macro e microscopico del liquido seminale, l'analisi chimico-batteriologica del plasma seminale, il dosaggio di specifici ormoni, i test di penetrazione spermatica, i test immunologici, l'esame del cariotipo, i test di pervietà delle vie escretrici e la biopsia del testicolo.

Infertilità femminile: le cause
Oltre all'innalzamento dell'età media, sono diverse le cause che possono provocare l'infertilità femminile: cause anatomiche e anovulazione in primis. Nel 30-40% delle pazienti affette da infertilità inoltre, si riscontra una peculiare forma di malattia pelvica, l'endometriosi, che insieme alle alterazioni del muco cervicale, rappresenta l'altra grande causa che mette a rischio la fertilità delle donne.

Cause anatomiche:

    patologie uterine, che comprendono malformazioni uterine, fibromi, polipi uterini e processi infiammatori
    patologie tubariche, dovuta ad assenza congenita delle tube, ostruzioni da agenti infettivi, ostruzioni parziali o totali dovute a pregressa chirurgia pelvica e infezioni peritonitiche (appendicite)

Anovulazione (assenza di ciclo mesturale): determinata da alterazioni del peso (in eccesso e in difetto), da sindrome dell'ovaio policistico (PCO) e da iperprolattinemia, l'aumento cioè, nel sangue, dei livelli di prolattina

Endometriosi: caratterizzata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero (endometrio) in altri organi quali ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino. Ciò limita la funzionalità ovarica e tubarica ed altera i meccanismi immunologici legati alla fecondazione, provocando sanguinamenti interni, infiammazioni croniche e tessuto cicatriziale, aderenze e, appunto infertilità.

Infertilità di coppia

Ci sono poi casi in cui, pur non essendo sterile né l'uomo né la donna, una coppia non riesce ad avere figli. Le ragioni possono essere diverse, in alcuni casi addirittura sconosciute, per questo definite "idiopatiche", in altri invece, attribuibili a un'incompatibilità tra i partner per cause cervicali e immunologiche.

Le infertilità idiopatiche, e cioè inspiegabili, riguardano circa il 15-20% del totale delle infertilità di coppia. Secondo quanto afferma il Dottor Mossotto, si arriva a formulare questa diagnosi in diverse situazioni: quando la coppia, dopo due anni di rapporti non protetti e regolari, non ha avuto un concepimento, quando l'anamnesi e la visita obiettiva dei partner non hanno messo in evidenza alterazioni, quando gli esami di laboratorio e strumentali eseguiti sia sull'uomo che sulla donna non hanno evidenziato problemi.

Spesso però un esame più approfondito e mirato può fare chiarezza sulle cause dell'infertilità delle coppie, anche di quelle cosiddette idiopatiche, che non trovano una spiegazione scientificamente provata. Ad esempio, sostituire l'isterosalpingografia con la laparoscopia, esame che permette un monitoraggio più profondo e accurato degli organi interni interessati, può rappresentare un valido aiuto per cercare di scovare la ragione della difficoltà di concepimento.

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