mercoledì 17 febbraio 2016

"...Forse non riusciremo mai a coronare il sogno di un figlio..."

Gentile Signora,
la sofferenza legata alla consapevolezza della propria infertilità è lacerante e può aggredire l’equilibrio della vita di coppia, le relazioni sessuali, i rapporti con le famiglie d’origine. 
         Può accadere che le coppie infertili non abbiano più fiducia né controllo nel rapporto con il proprio corpo che ha perso l’integrità e la competenza delle sue funzioni. Sentono di aver perso ciò che avevano progettato e sognato, forse fino dall’infanzia. Faticano a condividere interessi, stili di vita ed esperienze del gruppo sociale e professionale di appartenenza.                       Delusione, angoscia e rabbia impotente sono le emozioni che accompagnano questa condizione.
         Nascondere a sé stessi e al proprio compagno questa sofferenza non è certamente il modo migliore per superarla.
         Al contrario permettetevi l’un l’altro di soffrire.
         Esprimere apertamente angosce e conflitti, dubbi e speranze, non temendo di ferire o deludere l’altro, vi consentirà di elaborare il lutto del vostro progetto di genitorialità. Questa tappa è indispensabile per giungere ad un reale confronto sulle motivazioni  delle complesse e delicate scelte che dovrete affrontare sia nel caso in cui vogliate divenire genitori con l’aiuto della fecondazione assistita sia attraverso l’adozione
         Sono convinta che la sofferenza legata all’infertilità non debba alterare il bene più prezioso della vostra coppia  rappresentato dalla profondità dei legami affettivi e dalla condivisione di valori  e di interessi.
di Paola Mutinelli e Annalisa Boltri

Nessun commento:

Posta un commento