sabato 14 maggio 2016

Tecniche per ottenere un campione di seme in caso di vasectomia

         La Riproduzione Assistita, sopratutto in questi casi, é un insieme di tecniche ad alta precisione che mettono assieme ginecologi, andrologi, biologi, che viene praticata in centri specializzati.
  1. Microaspirazione del dotto deferente o dell’epididimo (biopsia testicolare)
  2. Microchirurgia riparatrice del vaso seminale (vasovasostomia)
1.- Microaspirazione chirurgica dello sperma attraverso dotto deferente o epididimo (biopsia testicolare):
Se realizza in anestesia locale e consiste nell’ottenimento di un campione di tessuto testicolare con una piccola quantità di liquido seminale. Tale campione sarà poi studiato al microscopio e si identificheranno e preleveranno gli spermatozoi che verranno congelati ed utilizzati per la fecondazione degli ovuli della donna. Si può applicare la stessa tecnica sull’epididimo, sulla base della valutazione individuale dell’andrologo.
Se in precedenza si é già certi della possibilità di ottenere spermatozoi di qualità, si può praticare questa tecnica nello stesso giorno della puntura follicolare, quando si potrà disporre degli ovuli della donna.

2.-Vasovasostomia:
         In questa circostanza, oltre alla FIV- ICSI, é possibile optare per una vasovasostomia, un intervento chirurgico di precisione che consiste nel tentativo di ricanalizzare il vaso deferente che é stato selezionato durante la vasectomia. Questa tecnica viene praticata sotto anestesia con un ingrandimento ottico (attraverso una lente d’ingrandimento chirurgica), poiché il vaso deferente deve essere anastomizzato in modo perfetto, unendo i due monconi. Innanzitutto é necessario produrre nuovo tessuto, eliminando cicatrizzati, prossimale e distale ( i punti dove é stato sezionato il vaso deferente) e in seguito vengono riavviicinati e suturati con del filo molto sottile.
         Dopo avere praticato la vasovasostomia é necessario fare trascorrere qualche tempo (alcuni mesi) prima di poterne valutare il risultato, e cioè, se si sia ristabilito un numero sufficiente di spermatozoi nell’eiaculato. Sebbene possa apparire una soluzione semplice nel caso di vasectomia, l’efficacia di questa tecnica incontra alcune difficoltà:
         Sebbene sia piuttosto raro, la vasovasostomia non é sempre possibile eseguire correttamente, poiché gli estremi del vaso deferente tendono a ritrarsi e potrebbero essere molto lontani l’uno dall’altro.
         Anche se chirurgicamente l’intervento é stato un successo, non ci sono garanzie sui risultati, poiché non é sufficiente accostare e suturare bene gli estremi del vaso deferente che deve riacquistare la sua capacità di trasportare il liquido seminale, ma questo non é possibile valutarlo al momento dell’intervento. Può verificarsi che nell’eiaculato non vi siano spermatozoi.
         Sebbene infine si possano superare queste due difficoltà, può accadere che la quantità dell’eiaculato o la sua concentrazione di spermatozoi non consentano di ricavare materiale sufficiente per effettuare un’inseminazione artificiale. In questo caso é necessario utilizzare la FIV- ICSI come in precedenza.
         In conclusione, quando si desidera un figlio dopo essersi sottoposti ad una vasectomia, é consigliabile orientarsi verso una FIV- ICSI. Tuttavia, se si desidera avere più di un figlio, la vasovasostomia resta una valida alternativa, sopratutto se la donna é sufficientemente giovane e possa restare fertile per alcuni anni

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