giovedì 12 maggio 2016

La fecondazione eterologa

LA LEGISLAZIONE IN ITALIA

NeonatoFino al 2004 nel nostro paese era possibile accedere alla fecondazione eterologa, purché il donatore fosse anonimo e la donazione di ovuli o spermatozoi non avvenisse in cambio di denaro. Nel riordino di tutta la normativa, sfociata nella legge 40, si è deciso di vietare il ricorso alla fecondazione eterologa. E' stato così fino all' aprile 2014, quando la Corte Costituzionale dichiarò incostituzionale il divieto di fecondazione eterologa, aprendo di fatto le porte all'utilizzo di questa tecnica anche in Italia. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, si è assistito ad un vero e proprio boom di richieste a poter accedere alla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).

Tra le argomentazioni presentate dai sostenitori della procreazione eterologa (ma non solo) c'è il fatto che la sentenza di fatto ha permesso a molte coppie di non doversi recare all'estero per poter avere accesso a questa tecnica di fecondazione, alimentando il cosiddetto "turismo riproduttivo". Dopo l'approvazione della legge 40/2004 in Italia, molte coppie si sono infatti rivolte a cliniche specializzate estere dove sono previste la possibilità di fecondazione assistita anche per donne single, l'ovodonazione, l'embriodonazione e l'anonimato dei donatori.

COME SI ACCEDE

Il primo passo è quello di rivolgersi a un centro specializzato e mettersi in lista d'attesa. I medici, una volta raccolta la storia clinica dei due partner, effettuano una serie di esami per verificare l'infertilità assoluta di almeno uno dei partner. Per la fecondazione eterologa i richiedenti devono essere maggiorenni, sposati o conviventi in modo stabile.

REQUISITI DEI DONATORI

Si può accedere ai gameti esterni tramite banche del seme per quelli maschili e, per quelli femminili, a ovociti congelati nei centri stessi oppure donati da donne a loro volta sottoposte alla fecondazione assistita. I donatori maschi devono avere età compresa tra i 18 e i 45 anni e le femmine tra i 18 e i 35.

LE TECNICHE

Le tecniche utilizzate sono due, a seconda dei singoli casi. La tecnica "di primo livello" prevede l'inserimento nella cavità uterina del liquido seminale. Se l'infertilità da affrontare è più grave, si può ricorrere alle tecniche "di secondo livello", tra cui la Fivet (Fertilizzazione in vitro con trasferimento di embrioni) e l'Icsi (Intracytoplasmatic sperm injection).
Fonte http://www.barlettaviva.it/rubriche/puntate/la-fecondazione-eterologa/

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