martedì 14 giugno 2016

PGD: chi è autorizzato a prevenire la nascita del bambino con una malattia genetica?


        Diagnosi Genetica Preimpianto (PGD) degli embrioni umani è il campo piu’ giovane ed evolutivo della diagnostica. Tale metodo permette ai riproduttologi di aumentare in modo significativo l’efficacia delle tecniche della PMA e, soprattutto, di prevenire la nascita del bambino con malattie ereditarie.

        Lo sviluppo delle tecnologie riproduttive moderne ha fatto sì che la procedura PGD stia diventando sempre piu’ richiesta e desta interesse nelle coppie infertili di tutto il mondo verso la sua attuazione.  Perché?

        Diagnosi Genetica Preimpianto degli embrioni permette di:

  • ridurre il rischio della nascita del bambino con un’anomalia genetica o malattie cromosomiche;
  • aumentare l’efficacia della FIVET individuando gli embrioni con le anomalie del cariotipo;
  • individuare gli embrioni portatori dei malanni e predisposizione genetica alle malattie come quelle oncologiche, malattia di Alzheimer ecc.;
  • conoscere e selezionare il sesso del bambino per evitare la trasmissione di malattie genetiche legate direttamente al sesso; 

        Nonostante molteplici vantaggi della diagnosi genetica preimpianto, la procedura in questione è vietata nella maggior parte dei paesi europei; Tale metodo della diagnosi genetica molecolare oggi permette ai riproduttologi di rivelare la presenza delle patologie genetiche nel feto prima della sua nascita, e, con il ricorso alle tecnologie riproduttive moderne, perfino prima del concepimento ossia prima dell’impianto degli embrioni nell’utero della donna. Tuttavia, oltre alla rivelazione e prevenzione delle gravi malattie genetiche, la tecnologia in questione può essere usata per scopi diversi da quelli sopraccitati. Tali finalità possono escludere quelle mediche, ad esempio, la selezione del sesso del bambino. Ciò contraddice alle concezioni bioetiche della maggior parte dei paesi del mondo per cui in molti stati la PGD è stata proibita al livello legislativo.

        L’Ucraina è rimasta nell’elenco di quei pochi paesi dove il metodo PGD è assolutamente legale e viene effettuato comunemente nelle cliniche di medicina riproduttiva nel corso di attuazione dei programmi PMA.  Così una delle cliniche di medicina riproduttiva ucraine piu’ gettonate BioTexCom ha inserito la diagnosi genetica preimpianto come procedura base in tutti i pacchetti medici “tutto incluso”. Grazie ad una alta richiesta di questa procedura fra le coppie infertili europee il centro medico ucraino effettua con successo la PGD sia per identificare la presenza di malattie genetiche o alterazioni cromosomiche in embrioni sia per scegliere il sesso del bambino.        

        Oggigiorno l’età in cui le donne effettivamente partoriscono è in costante crescità. Le donne europee sono sempre piu’ propense a partorire il primogenito dopo 35 anni. Le tecnologie riproduttive moderne permettono alla donna di partorire con successo praticamente a qualsiasi età. Ciònonostante, con l’età crescente della donna aumentano anche i rischi medici legati alla salute del nascituro. Per cui l’attuazione della diagnosi genetica preimpianto è diventata un’unica e utile scoperta della medicina.         

        Le principali indicazioni al ricorso alla PGD sono: età della donna over 40, infertilità maschile, problemi medici con il liquido seminale, poliabortività. Inoltre la diagnosi genetica preimpianto è consigliata dopo una serie di FIVET negative, quando è auspicabile la selezione del sesso del bambino (nel caso di eventuali malattie ereditarie legate al sesso) e quando uno dei genitori presenta le traslocazioni cromosomiche.

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