lunedì 20 giugno 2016

Di chi è figlio?

Di chi è figlio?         L’unico test del DNA attendibile per il riconoscimento della paternità è quello che si fa recandosi di persona nei laboratori delle strutture sanitarie accreditate, pubbliche o private. Ci si deve presentare con un documento di riconoscimento, come prevede la legge per evitare scambi di identità, agli operatori che analizzeranno i dati dell’analisi.
         Verrà prelevato un piccolo campione di saliva, operazione che dura non più di un minuto.   L’analisi nel giro di due o tre ore  accerterà la paternità  sulla base del confronto  con i dati del bimbo nato. Se il test viene condotto con modalità proprie, la sua certezza è assoluta. Molto meno affidabile invece è l’attendibilità dei test compiuti con kit “fai da te”, acquistati in strutture non autorizzate o via internet.
         Perché il campione analizzato potrebbe essere manipolato dalla stessa persona che si sottopone alla prova per renderlo inattendibile.         O manipolato dal passaggio in più mani dello stesso campione. Campione che spesso finisce in laboratori cinesi non in grado di compiere esami di questo tipo. L’esame del  kit “fai da te” inoltre non ha valore legale come quello effettuato  nei centri autorizzati dalla legge. E non può costituire prova alcuna nell’eventuale processo di accertamento di paternità.

Fonte http://mammaoggi.it/di-chi-e-figlio/

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