martedì 5 aprile 2016

Maternità surrogata per gli italiani


      Recentemente l'Ucraina diventa un mercato sempre più concorrenziale per il turismo medico e ricreativo. Più di 50 centri medici ucraini forniscono tali servizi solamente a clienti stranieri. I turisti medici piu' frequenti provengono dai paesi come Francia, Gran Bretagna, Italia ma anche Germania, Stati Uniti e Israele.

      Uno dei rami della medicina ucraina più richiesti tra i clienti stranieri è la medicina riproduttiva ossia le tecniche di fecondazione assistita. Ogni anno in Ucraina vengono più di 2 mila coppie straniere che si sono scontrati con il problema di procreazione ovvero l'infertilità. E' un argomento che tormenta sempre di piu' la popolazione europea in quanto di anno in anno aumenta l'età media degli aspiranti genitori.

      Molto spesso i clienti stranieri (soprattutto italiani, israeliani, inglesi, tedeschi, scandinavi e giorgiani) si rivolgono alle cliniche ucraine per effettuare un programma di PMA (FIVET omologa, maternità surrogata, fertilizzazione in vitro con ovuli donati). In Ucraina questi metodi  che portano alla soluzione dei problemi delle coppie infertili sono legali e vengono effettuati ad alto livello.

      La richiesta piu' alta si manifesta per la procedura di ovodonazione (la fertilizzazione di ovociti donati e il transfer degli embrioni nell'utero della donna che soffre di infertilità). Il secondo e rispettivamente il terzo posto nell'elenco delle procedure piu' richieste occupano Diagnosi Genetica Preimpianto (PGD) e surrogazione. Così, a differenza della liberale Ucraina la PGD è vietata in Svizzera, Austria, Germania, Italia ed è permessa solo parzialmente in Francia e Olanda. Per quanto riguarda la maternità surrogata, oltre a essere ad un costo molto contenuto secondo i prezzi europei (circa 30 mila euro) è anche assolutamente legale, e in piu' la legislazione ucraina protegge i diritti delle coppie straniere: secondo la legge vigente di madre surrogata non può pretendere di avere il bambino da lei partorito.

      Ogni mese aumenta il flusso dei clienti stranieri nei centri ucraini di medicina riproduttiva. Così il più grande centro di medicina riproduttiva BioTexCom ogni mese accoglie piu' di 50 coppie infertili solo dall'Italia. Ci è voluto molto tempo per realizzare che i servizi della sfera PMA siano fruibili anche all'estero e non comportino alcuna violazione di legge del paese di provenienza. L'arrivo delle tecniche di fecondazione assistita hanno aperto una nuova porta nel mondo dei servizi medici e hanno regalato la speranza di diventare genitori a molte persone. E ora, convinti di veridicità e legalità della questione, gli italiani ritornano in Ucraina per la seconda volta per effettuare il programma di maternità surrogata. Una coppia su tre diventa di nuovo un cliente della clinica Biotexcom.

      Si parte dal fondamentale concetto di legalità di attuazione della maternità surrogata nel territorio ucraino. Inoltre, alti tassi di successo dell'effetuazione di quest'ultima con il ricorso a ovuli donati fa sì che ci sia un'alta richiesta da parte dei cittadini italiani. È molto importante rivolgersi ad una clinica dove i medici specialisti lavorano secondo gli appositi standard legali e medici. BioTexCom è una di queste cliniche.

      Le domande piu' frequenti da parte dei clienti italiani: "Come è possibile fare legalmente tutti i documenti necessari e portare in Italia il bambino dato alla luce da una madre surrogata?" La procedura è piuttosto semplice. Dopo il parto la donna che ha partorito il bambino ai genitori biologici firma il modulo di rifiuto. Secondo Il Codice della Famiglia dell'Ucraina, l'articolo 123, sono i genitori biologici che sono gli effettivi genitori del bambino dato alla luce da una madre surrogata. Dopo la nascita del bambino si effettua l'analisi del DNA che in seguito funge da prova che confermi il legame di parentela tra il bambino e il padre biologico. Dopo all'Ufficio di stato civile si richiede il certificato di nascita in cui figurano i nomi dei genitori biologici. In seguito questi documenti vengono consegnati al Ministero della giustizia di Ucraina per mettere un apostille. Questa procedura agevola considerevolmente il processo di legalizzazione dei documenti siccome secondo la Convenzione dell'Aia, i documenti certificati da un apostille di uno dei paesi partecipanti alla convenzione sono accettati in un altro paese partecipante senza alcuna restrizione. Avendo effettuato questi semplici passi, l'Ambasciata Italiana in Ucraina spedisce i documenti apostillati direttamente in Italia ed emette al bambino un documento d'ingresso che è valido 72 ore. In questo arco temporale la famiglia italiana può liberamente lasciare il territorio ucraino insieme al bambino. Già in patria, ci si rivolge al comune di residenza dei genitori per inserire il bambino nel nucleo familiare e in seguito la coppia riceve tutti i documenti del bambino.

      Senza infrangere alcuna legge (ne ucraina ne quella italiana) ogni anno circa 700 coppie infertili italiane diventano dei genitori felici. In Ucraina gli italiani organizzano delle serate di incontri dove si riuniscono le persone che hanno già effettuato il programma di maternità surrogata o lo stanno per farlo. E' un ottimo modo per incontrarsi in un'atmosfera amichevole, parlare e condividere la propria esperienza.

      Una volte in mani dei dottori riproduttologi della BioTexCom, persino le persone che hanno già perso la speranza di diventare genitori riescono ad avere successo nei programmi PMA al primo o al secondo tentativo di FIVET. BioTexCom! Non esiste l'infertilità assoluta!

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