venerdì 22 aprile 2016

Amniocentesi e villocentesi

VILLOCENTESI:
          Si chiama così perchè vengono prelevati i villi coriali, che sono parte della placenta, in queli villi è possibile identificare ed analizzare il DNA del nascituro.
          Si effettua tra la settimana 11 e la 13.          La risposta viene data dopo 7-10 giorni circa          Se malauguratamente l’esito dovesse rivelare qualche malattia seria per cui si decidesse di non voler proseguire la gravidanza, con la villo, essendo ancora nel primo trimestre, si può fare una IGV con “semplice” raschiamento
AMNIOCENTESI:
          Si chiama così perchè si preleva una piccola quantità di liquido amniotico nel quale è possibile identificare ed analizzare il DNA del nascituro.          Si effettua tra la settimana 16 e la 18;          La risposta viene data dopo 3 settimane
(anche se so che in alcuni casi non appena si è visto qualche cosa di grave, anche se l’esame non è completo, infatti sono un pò i segmenti di DNA che devono essere analizzati, la paziente viene informata telefonicamente subito)
Se in caso di esito infausto si decida per una IGV bisogna per forza procedere ad un parto abortivo.

          I rischi tra le due procedure ormai sono uguali, si parla in genere dell’ 1% di aborto causato dalla procedura, anche se ovviamente la villo viene fatta in un periodo che, di per sé, è in generale più rischioso, però se si vedono più aborti dopo la villo, non sappiamo con certezza se sono aborti che avrebbero avuto luogo comunque anche senza fare alcun esame.
          In circostanze normali (cioè, quando non sono segnalati casi di malattie genetiche in famiglia), l’esame si limita al conteggio delle coppie dei cromosomi ed una osservazione della loro forma in modo generale.          Molte malattie genetiche brutte sono causata dalla mancanza di un cromosomo oppure dal sovranumero di uno di essi. Altre malattie si evidenziano con una forma proprio “strana” di qualche cromosomo.          Ci sono però moltissime altre malattie che con questo esame non si possono vedere. Per andare a cercarle, bisognerebbe analizzare in dettaglio ogni pezzettino, cosa impossibile, almeno ad oggi.          Quindi soltanto nel caso in cui si segnala che un nonno, figlio, cugino, nipote,.. è affetto di una malattia particolare, i genetisti possono andare a cercare se quella specifica anomalia è presente anche nel campione prelevato.          Quindi la villo e l’amnio non garantiscono che il bimbo è sano. Esclude una serie notevole di importanti malattie.
Fonte consultorioweb.it

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