giovedì 28 aprile 2016

Allattamento: 10 consigli su cosa bere e mangiare

/pictures/20160427/allattamento-10-consigli-su-cosa-bere-e-mangiare-1815712962[4137]x[1724]780x325.jpeg        La gravidanza è un periodo di grandi emozioni e di importanti cambiamenti. Da vivere con gioia, fiducia e serenità, certo, ma anche con una dieta bilanciata e attenta. Già durante la dolce attesa le future mamme prestano particolare attenzione agli alimenti limitando salumi e prodotti alimentari trasformati, evitando sushi, formaggio pastorizzato, pesce ad alto contenuto di mercurio e cibi crudi.
        Ora che il vostro bambino è nato, e state allattando, non c'è bisogno di essere così severe con se stesse su ciò che si mangia. Quindi non occorre essere ossessionati ad ogni boccone, ma cercare invece di scegliere una vasta gamma di alimenti nutrizionali. In concreto, è bene mangiare in modo vario ed equilibrato: frutta e verdura, carne e pesce, pasta, cereali e derivati del latte, senza dimenticare una piccola razione quotidiana di grassi.
Distribuire l'apporto calorico in cinque pasti

Dieta allattamento al seno, cosa mangiare

  • Aumentare il consumo d’acqua rispetto a quello consueto. Bere almeno 2 litri di acqua al giorno, ma fare attenzione a non eccedere nel consumo; il liquido in eccesso nel corpo può portare ad una riduzione della produzione di latte. Il bisogno di dissetarsi è d’altronde maggiore durante l’allattamento proprio perché gran parte dell’acqua viene destinata alla produzione del latte.
  • Limitare il caffè che può passare nel latte materno e quindi nel vostro bambino, e disturbare il suo sonno. La cosa migliore sarebbe berne  1-2 tazzine al giorno.
  • Mangiare verdura e frutta ad ogni pasto, che garantiscono il corretto apporto di vitamine, sali minerali e fibre alimentari.
  • Mangiare per due proprio come quando si era in attesa, infatti potrebbe essere necessario mangiare un po' di più durante l'allattamento al seno per mantenere la vostra energia. L’obiettivo è circa 400-500 calorie in più al giorno. Una buona dieta include pane tostato di grano con hummus, formaggi a pasta filata e cracker, yogurt magro mescolato con frutta fresca.


    • Distribuire l’apporto calorico in cinque pasti durante la giornata: colazione, pranzo, spuntino pomeridiano, cena ed infine è concesso un ulteriore spuntino durante la serata. In questo modo si mantiene costante l’apporto calorico. Durante gli spuntini bere acqua e preferire alimenti lattiero-caseari e frutta.
    • Evitare un consumo regolare di bevande alcoliche: l’alcool passa attraverso il latte in pochissimo tempo, in meno di un’ora circa e se assunto dal bambino in grandi quantità, può provocare grossi danni, addirittura rallentarne la crescita. Fare attenzione nel bere alcolici, anche se si tratta di un bicchiere di vino o birra consumato occasionalmente.
    • Non fumare. Al giorno d’oggi sono ormai noti i danni provocati in genere dalla nicotina e che si duplicano in caso di allattamento al seno. La nicotina passa direttamente attraverso il latte materno per poi giungere al neonato. Se la voglia di tabacco dovesse essere più forte di voi allora cercate almeno di salvaguardare il bambino fumando a distanza di qualche tempo dai pasti del bambino: fate trascorrere almeno un’ora tra l’ultima sigaretta ed il successivo allattamento, in modo tale che il corpo riesca almeno in parte ad eliminare la nicotina che avete assunto.
    • Mangiare alimenti che contengono grassi insaturi, ad esempio girasole, mais, colza ed olio d’oliva, che forniscono acidi grassi essenziali per la costruzione del sistema nervoso del bambino.
    • Prestare attenzione agli allergeni. Arachidi, noci, uova e crostacei sono i più comuni, se siete già allergiche ad uno di questi alimenti occorre consultare un parere medico.
    • L’importante è osservare la reazione del bebè: se il piccolo dovesse mostrarsi infastidito o rifiutare il seno, si potrà limitare il consumo dell’alimento non gradito

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