mercoledì 20 aprile 2016

GEMELLI: QUANDO SI PUò FARE IL PARTO NATURALE

Ultrasound scan of 10 months old twinsL’ecografia l’ha confermato, sono proprio due! Quindi sarà cesareo…o no?
         “Dipende”, risponde Barbara Zaina, ginecologa esperta di patologie della gravidanza presso la clinica Mangiagalli-Fondazione IRCCS Ca’ Granda di Milano.“Se la placenta è una sola, o addirittura c’è un solo sacco amniotico, la scelta del cesareo è obbligata. E lo stesso vale per le gestazioni plurigemellari”.
         Se invece i bambini sono due, ognuno con la sua placenta e il suo sacco, si può anche pensare al parto naturale. Sempre che entrambi siano in posizione cefalica all’inizio del travaglio.
         “Questo tende a innescarsi un po’ prima, intorno alla 37-38 esima settimana, per via del maggior peso sul collo dell’utero. E’ un parto più complicato della norma, soprattutto per il secondo bimbo, che potrebbe mettersi nella posizione sbagliata dopo la nascita del primo, anche se il team ostetrico esercita una serie di “manovre” correttive sul pancione per evitarlo. La sala operatoria è comunque sempre pronta all’intervento”.
         Insomma, può capitare che, dopo essersi fatta un travaglio di ore, la donna rischi il cesareo? “Di questo parliamo con lei intorno alla 30esima settimana, valutando pro e contro. Si tratta comunque di un travaglio molto seguito e controllato, non più lungo del solito se non nella fase espulsiva. Ma in genere tra l’una e l’altra nascita si provoca la rottura del sacco e quindi non passano più di 10 minuti. E poi si può fare l’epidurale, con un rabbocco per il secondo giro di spinte”.
         Alla fine il parto naturale è scelto solo dal 20% delle plurimamme, le più giovani e motivate.

Nessun commento:

Posta un commento