venerdì 29 aprile 2016

PMA: Non chiedermi “perché”…

      Chi si trova ad affrontare un percorso di PMA e decide di non tenerlo segreto, si trova spesso a confrontarsi con molti inusuali “perché”.
 “Ma perché vuoi un figlio a tutti i costi?Ma sei proprio sicura di volerlo?” 
“Perché avete deciso di fare un percorso così pesante per la tua salute?”
 “Perché non adotti?”

      Rispondere a chi insensibilmente ci rivolge queste domande, non è mai facile. Forse perché sono domande che, irrazionalmente, facciamo a noi stessi prima che chiunque le pensi ad alta voce. Forse perché esiste un certo “senso di colpa” nel non riuscire a portare a termine naturalmente l’atto più naturale e “semplice” del mondo…      Sono domande che non si fanno mai a chi ha un figlio “normalmente”, ma ci si sente autorizzati a chiederlo a chi affronta un percorso già sufficientemente difficile e pesante senza l’aggravio di domande del genere. Eppure, fermarsi a riflettere prima di avere un bambino è qualcosa che tutti dovrebbero fare, per il benessere del bimbo che portano al mondo.

      E adottare, tutti possono farlo. Eppure sono ben poche le coppie senza problemi di sterilità che decidono di affrontare quest’altro “calvario” (e a queste poche va tutta la mia stima e ammirazione!). Ma queste domande si fanno solo a “noi”, gente sterile che vuole un figlio a tutti i costi..
E allora lasciatemi rispondere, qui, pubblicamente e forse un po’ insolentemente…

“Ma perché vuoi un figlio a tutti i costi? Sei sicura di volerlo?”      Io non voglio un figlio a tutti i costi. Io vorrei accogliere una vita, per aiutarla crescere e diventare una persona consapevole, capace di amare, aperta alle esperienze.. un’anima in cammino, con il suo cammino diverso dal mio, degno di rispetto e libertà.
Per questo vorrei accogliere una vita.

      Non perché mi “manca” qualcosa, ma perché per la prima volta nella mia vita mi sento completa, ho una relazione stabile e consolidata, e mi sento pronta a donarmi.
Io non voglio un figlio a tutti i costi. Se non verrà me ne farò una ragione e la mia vita continuerà.
      Ma io sono pronta ad essere madre perché non ho bisogno d’altro per rendere completa me stessa. Io sono già “madre”, anche se non ho figli.

“Perché avete deciso di fare un percorso così pesante per la tua salute?”Perché una madre non si ferma davanti a nulla per i suoi figli. Tanto meno davanti a punture ormonali, pick up dolorosi, transfer senza successo, test ed esami di ogni tipo.. attese interminabili e piene di paure e paranoie, rinunce.. all’immobilità se serve..
Una madre farebbe qualunque cosa per i suoi figli, anche ipotetici.
Quindi no, non mi pesa nulla di questo percorso perché sono madre “dentro” anche se ancora non sono madre “fuori”.

“Perché non adotti?”      Molto semplicemente: perché non sono pronta.
Se un giorno lo sarò, pur se avessi dei figli geneticamente miei, adotterei.
Ma adottare un figlio non è come andare al supermercato a prendere un litro di latte. Non lo si deve fare per colmare una propria esigenza o mancanza.

      No, è l’atto di amore più assoluto e completo che due persone possano compiere.
Spero, lo spero davvero, un giorno di essere pronta a questo passo. Se e quando lo sarò, avessi pure già dei figli, percorrerò anche quel cammino.
Perché tutti possono adottare, se sono pronti.


      Ma prima di concludere, vorrei anche io fare una domanda a chi fa queste domande a me:
“perché non siete capaci di capire che ci sono percorsi di vita diversi dai vostri, ugualmente degni di rispetto, di comprensione, di accettazione?
Perché ci chiedete “perché” quando la risposta alla vostra domanda è così ovvia e semplice che milioni di persone non se la pongono nemmeno?
Davvero, basta solo l’amore.

Una donna

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