È abbastanza difficile comunicare a una coppia che desidera avere un figlio una condizione di infertilità. Lo specialista si trova, infatti, nella situazione di dover disattendere i desideri dei coniugi con una diagnosi di infertilità che nella maggior parte dei casi ha il potere di generare mutamenti sia a livello individuale sia a livello di coppia.
Da un punto di vista personale le reazioni più comuni sono analoghe a quelle di un vissuto traumatico e quindi: shock, sorpresa, negazione rabbia, isolamento, vergogna e colpa, con delle differenze di genere. Così, se gli uomini, dopo un primo vissuto di perdita, normalmente si dedicano ad altre attività senza esternare le loro emozioni, le donne, secondo Wright (1991) divengono maggiormente depresse, ansiose e riducono il loro livello di autostima. È inevitabile, inoltre, come le reazioni individuali abbiano delle ripercussioni nella coppia.
I coniugi, secondo Rosati, possono assumere atteggiamenti diametralmente opposti: in alcuni casi si assiste a comportamenti protettivi, in altri a manifestazioni conflittuali che nel tempo potrebbero minare lo stesso rapporto di coppia. La comunicazione della diagnosi di infertilità è allora un momento importante che richiede un sostegno psicologico personalizzato in funzione di molteplici fattori tra cui la storia e le aspettative della coppia.
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