lunedì 14 settembre 2020

Teratozoospermia

Già la semplice radice della parola “teratos” (che significa ‘deformità’) può suscitare enormi timori, spesso associati a una serie di informazioni sbagliate. Per chiarire cos’è la teratozoospermia, quali sono le cause, le conseguenze e le terapie possibili, abbiamo intervistato l’andrologo Andrea Militello, con il quale abbiamo avuto l’opportunità di sgomberare il campo da dubbi ed errori, e chiarire la questione, evitando facili (ma ingiustificati) allarmismi.

Cosa si intende quando si parla di teratozoospermia?

È un’alterazione degli spermatozoi. Non tanto, quindi, un’alterazione del liquido seminale in senso generale, ma proprio un’alterazione della morfologia degli spermatozoi. Per questo motivo lo spermatozoo affetto da questa alterazione morfologica non è in grado di fecondare.

Quando si è in presenza di una teratozoospermia?

Innanzitutto dobbiamo dire che spesso la morfologia degli spermatozoi ha una bassa percentuale di normalità. Consideriamo che la razza umana oltre il 30% non arriva. Quindi trovare uno spermiogramma con il 15% di forme normali, per un andrologo è anche un buon segno, mentre i pazienti spesso lo considerano un dramma, perché viene considerato come una minima parte rispetto alla totalità.

Tanto è vero che le linee guida ci dicono di ritenere normale, dal punto di vista della morfologia, uno spermiogramma che abbia almeno un 4% di spermatozoi normali. Quindi vediamo come la percentuale che permette di definire la normalità è molto bassa.


Fonte https://www.gravidanzaonline.it/concepimento/teratozoospermia.htm

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