lunedì 21 settembre 2020

Calcolo dell’ovulazione, ora ci pensano le app

 Ogni anno vengono lasciate decine di app per calcolare l’ovulazione, ce ne sono per i gusti e le esigenze di ogni donna. Il web stesso è pieno zeppo di calcolatori dell’ovulazione. Anche i software, così come il calcolo effettuato di persona, richiedono qualche ciclo di “adattamento” per conformarsi alla realtà e aumentare solo con la progressione dei cicli la precisione del calcolo.

Pertanto è necessario, per conoscere la durata del proprio periodo fertile, utilizzare l’andamento dei cicli mestruali dell’ultimo anno: il giorno d’inizio si calcola sommando a dieci (primo giorno del periodo fecondo teorico) la durata in giorni del ciclo più breve. A questo valore si sottrae il numero 28 (pari alla durata del ciclo medio). L’ultimo giorno del periodo fecondo si calcola sommando a diciotto (ultimo giorno del periodo fecondo teorico) la durata in giorni del ciclo più lungo, si sottrae quindi il numero 28.

Lo studio della curva termica (ottenuta misurando la temperatura basale per tutta la durata del ciclo mestruale), permettendo una più esatta ricerca del momento dell’ovulazione, consente una maggiore sicurezza.

Molte delle app per smartphone pensate per calcolare i giorni fertili e tenere memoria dei propri cicli mestruali consentono di registrare numerosi dati, come appunto la temperatura basale, ma anche i sintomi legati al ciclo (mal di testa, irritabilità, stanchezza, dolore lombare e così via), le variazioni del proprio peso corporeo, la durata del flusso. Tutti elementi che consentono poi all’applicazione di migliorare di ciclo in ciclo la precisione del calcolo.

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