lunedì 14 settembre 2020

I limiti del metodo billings

 Il metodo Billings ha però, come ovvio, anche alcuni limiti. Quello più evidente è che non sempre si riesce ad affidarsi del tutto al muco cervicale, che non è uguale in tutte le donne. Alcune producono più muco, altre meno: queste potrebbero non sentire la vagina lubrificata e avere difficoltà a individuare la fase ovulatoria.

Le ragazze più giovani dovrebbero accostarsi al metodo Billings con cautela, perché le modificazioni del muco cervicale potrebbero essere meno visibili e questo potrebbe creare difficoltà nell’individuare l’ovulazione. Un altro inconveniente, piuttosto ovvio, è quello di non poter avere rapporti durante il periodo fertile.

È inoltre possibile che la consistenza e le caratteristiche del muco possano cambiare in presenza di alcune condizioni:


  • se sono presenti infezioni vaginali;
  • se si effettuano lavande interne o si usano ovuli vaginali;
  • in concomitanza con l’assunzione di determinati farmaci;
  • in presenza di stress;
  • contestualmente all’uso di lubrificanti.

Tutte queste condizioni possono interferire con l’osservazione del muco e confondere la donna, che potrebbe interpretarlo in modo sbagliato e non riconoscere il reale periodo fertile.

Infine, un ultimo aspetto da considerare. Il metodo Billings è consigliabile per le coppie stabili, mentre è sconsigliato nei rapporti occasionali, poiché non offre protezione per le malattie sessualmente trasmissibili, come la clamidia, la sifilide, il papilloma virus, solo per dirne alcune.

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