giovedì 17 settembre 2020

Ansia da post transfer: la paura di non essere rimasta incinta

 Il fatto di aver tentato la strada della fecondazione assistita ci mette di fronte a tanti dubbi e moltissime perplessità. Questo vale soprattutto perché, quando si prova per tanto tempo a rimanere incinta, la paura di un ennesimo fallimento (pur possibile), sposta l’attenzione verso ansie e timori che, però, non devono aver alcun motivo di esistere.

Parlando dei sintomi di attecchimento dell’embrione post transfer, infatti, è necessario dire che essi possono variare di persona in persona e non essere, quindi, tutti gli stessi per tutte le donne; inoltre, è anche possibile che una donna non percepisca alcun sintomo pur essendo rimasta incinta. Questo, tra l’altro, non si differenzia poi così tanto da una gravidanza ottenuta in modo naturale.

Come abbiamo anticipato, i sintomi di un’avvenuta gravidanza per via di una procreazione medicalmente assistita possono essere i più disparati. Solo il test eseguito sul sangue, in grado di rilevare con certezza la presenza dell’ormone Beta hCG, può dire se l’esito è positivo oppure se è necessario ritentare.

Non è utile, infatti, farsi prendere dall’ansia e dalle perplessità e, soprattutto, è sempre necessario far riferimento a consigli e suggerimenti che vengono forniti direttamente dal personale medico, in maniera da evitare di farsi prendere dal panico e di avere dei risultati falsati.


Fonte https://www.fecondazioneeterologaitalia.it/ansia-da-post-transfer-la-paura-di-non-essere-rimasta-incinta/

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