giovedì 9 luglio 2015

Non rimango incinta, gli esami per lei e per lui

Quando il bebè non è arriva, la coppia dovrebbe sottoporsi ad alcuni accertamenti diagnostici per verificare la fertilità di entrambi ed eventuali problemi.

Quando la gravidanza tarda ad arrivare per vie naturali, è bene rivolgersi a un “centro fertilità” (sia esso ospedaliero o privato), direttamente o dietro consiglio del proprio medico curante o ginecologo.Qualunque sia la strada scelta, normalmente la coppia deve sottoporsi ad alcuni accertamenti diagnostici per verificare la fertilità di entrambi i partner e l'esistenza di eventuali problemi.
Le indagini prevedono alcuni esami di routine (test di primo livello) seguiti, se necessario, da eventuali approfondimenti (test di secondo livello). Ecco un elenco degli esami specifici per lui e per lei.
PER LA DONNA
  • Esame del sangue con screening ormonale Vengono valutati il livello degli ormoni che interessano l'ovulazione e gli ormoni tiroidei (progesterone, prolattina, TSH, FSH, LH, estradiolo, FT3, FT4). La valutazione può essere basale (se fatta all'inizio del ciclo mestruale) oppure di seconda fase. Alti livelli di FSH possono indicare difficoltà nella produzione degli oociti.
  • Tampone vaginale Serve per cercare eventuali infezioni batteriche, in particolare da Chlamydia.
  • Ecografia pelvica Può essere eseguita per via trans vaginale (la più efficace e usata) oppure dall'addome e serve a visualizzare la morfologia degli organi genitali interni e la presenza di eventuali patologie.
  • Isterosalpingografia È uno degli esami più importanti. Consiste in un ispezione dei genitali interni mediante tecniche radiografiche con mezzo di contrasto. Si effettua per vedere eventuali malformazioni dell'utero e in particolare l'assetto tubarico. L'inserimento del mezzo di contrasto, per via trans vaginale, può essere in qualche caso doloroso, a seconda della sensibilità individuale.
  • Esame endoscopico È un test di secondo livello, richiesto se c'è un sospetto diagnostico particolare (polipi uterini, fibromi, aderenze ecc.). Consiste in una visualizzazione diretta della cavità uterina attraverso un endoscopio a fibre ottiche (isteroscopio). L'isteroscopio viene introdotto nel canale cervicale (dilatato con soluzione salina o altri metodi) per via trans vaginale. In fase di isteroscopia in molti casi si può anche intervenire per rimuovere l'eventuale patologia.
PER L'UOMO
  • Spermiogramma Nell'uomo è il test di primo livello per eccellenza, il più importante per accertare problemi di fertilità maschili. Consiste in un esame del liquido seminale in cui vengono valutati: quantità dell'eiaculato; numero di spermatozoi totali (nella norma dovrebbe essere superiore ai venti milioni, altrimenti si parla di oligospermia); motilità progressiva, fondamentale per la capacità degli spermatozoi di raggiungere l'ovocita (si parla di astenospermia con motilità a un'ora inferiore al 50%); la percentuale di spermatozoi con malformazioni (le forme normali dovrebbero essere al 30%, ma fino al 20% è un buon risultato).
  • Spermiocoltura È un esame che può essere effettuato contestualmente allo spermiogramma e
    serve per ricercare eventuali infezioni batteriche nel liquido seminale (Chlamydia e Ureaplasma).
  • Dosaggi ormonali Viene richiesta in presenza di uno spermiogramma anomalo. Mediante un esame del sangue si valutano i dosaggi dell'FSH (che nell'uomo è l'ormonoe principalmente coinvolto nella produzione di liquido seminale e spermatozoi). Contemporaneamente si analizzano anche i livelli di testosterone, LH, estradiolo e prolattina.
  • Ecodoppler Si tratta di una particolare ecografia effettuata a livello scrotale quando lo spemiogramma e l'esame obiettivo (visita medica andrologica) suggeriscono la possibilità di varicocele, tra le cause più frequenti della ridotta fertilità maschile.
Uomo e donna poi possono essere sottoposti al cariotipo, cioè tramite un prelievo di sangue si valutano eventuali incompatibilità genetiche tra i partner. Si tratta di un esame di secondo livello.

fonte http://www.nostrofiglio.it/concepimento/infertilita/non-rimango-incinta-gli-esami-da-fare

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