domenica 26 luglio 2015

Estate in gravidanza


        In estate la donna in gravidanza sembra patire maggiormente l’aumento della temperatura rispetto alla popolazione generale: basta un piccolo sforzo per sentirsi subito in affanno, un minimo movimento per sudare. Il progesterone, l’ormone della gravidanza, è infatti responsabile dell’aumento della temperatura corporea fino ad 1 grado in più rispetto al basale in corso di gestazione. Inoltre le variazioni ormonali e l’aumento di dimensioni dell’utero rendono più difficoltoso il ritorno venoso e si avverte facilmente un senso di pesantezza agli arti inferiori.

Ecco alcuni consigli su come affrontare questo periodo dell’anno per le donne incinte:


  •         Uno dei problemi più fastidiosi, è il gonfiore alle gambe, che tendono a lievitare di pari passo con il “pancione”, soprattutto quando la temperatura aumenta.  Gambe gonfie, senso di irrequietezza, notte disturbata dai crampi e bruciori sono la conseguenza dell’accumulo di liquido tra i capillari, dilatati e resi meno elastici dal caldo. Per aggirare l’ostacolo è consigliabile muoversi, camminare almeno per mezz’ora ogni giorno meglio se nell’acqua: in questo modo si stimola la circolazione e si contrasta la ritenzione idrica tra i vasi sanguigni.
  •         Quando il “pancione” comincia a pesare è bene prediligere abiti comodi, in tessuti naturali come il lino e il cotone, che non inibiscono la traspirazione, e dai colori chiari. Anche le scarpe sono molto importanti: devono abbracciare il piede ma non essere in nessun caso costrittive e pesanti, meglio se a pianta larga e con tacco basso, di circa 3 cm.
  •         A tavola, contro il ristagno dei liquidi e il gonfiore, la strategia migliore prevede una drastica riduzione del sale, una dose giornaliera abbondante di acqua, almeno un litro e mezzo, evitando bevande quali tè, caffè e alcolici, che favoriscono la disidratazione. La dieta mediterranea è un ottimo rimedio contro i fastidi estivi. Infatti frutta e verdura di stagione, pasta, cereali e legumi, pesce, olio d’oliva, sono i principali alimenti da assumere in estate e ancor più in gravidanza.
  •         Docce e bagni frequenti possono essere utili per rinfrescarsi rapidamente, ma non è il caso di usare il sapone tutte le volte (la pelle potrebbe irritarsi).
  •         Per ridurre la sensazione di calore può essere utile ricorrere all’uso di climatizzatori, in quanto sono in grado di abbassare non solo la temperatura ma anche il livello di umidità, che in estate rende il caldo ancor più insopportabile. E’ opportuno ricordare però, di non esagerare, con le basse temperature: 5-6 gradi in meno rispetto all’esterno sono sufficienti per ottenere una condizione di benessere. Viceversa, una differenza troppo marcata espone a bruschi sbalzi termici che possono provocare raffreddori e mal di gola.
  •         Se la gravidanza è fisiologica, non c’è pressione alta, diabete o altri disturbi, la futura mamma può andare dappertutto, pur con le dovute attenzioni e secondo il parere del proprio ginecologo. Un buon consiglio è di tenere sempre in considerazione l’epoca di gestazione: nel primo trimestre non ci sono particolari problemi e, se la gestante se la sente, nulla vieta di trascorrere qualche giorno di relax nel luogo che preferisce. Il miglior periodo per viaggiare potrebbe essere tra il quinto e il settimo mese poiché nausea e vomito dovrebbero essere scomparsi. Per i vostri spostamenti in linea di massima vanno bene tutti i mezzi (eccetto la moto), meglio evitare lunghi viaggi, prediligendo il mezzo più veloce soprattutto verso il termine della gravidanza.
  •         Al mare: proteggetevi con creme con filtri solari elevati (con un fattore di protezione dai 30+ ai 50+) ed evitate di esporvi al sole nelle ore più calde, non è opportuno restare in spiaggia nelle ore centrali della giornata: il caldo provoca una vasodilatazione sanguigna aumentando il rischio di ipotensione. E’ meglio quindi approfittare delle ore centrali della giornata per riposare, possibilmente in un luogo fresco in modo da recuperare il sonno che spesso si perde di notte a fine gravidanza.
  •         Infine, se preferite andare in montagna, è opportuno non superare i 1300-1400 metri di altitudine. Se fate delle passeggiate, queste dovranno essere sempre piacevoli e non faticose, per questo bisogna scegliere zone pianeggianti e non avventurarsi in scarpinate stancanti e pericolose.

Fonte http://mellin.it/gravidanza-parto/benessere/pagine/affrontare-l'estate-in-gravidanza.aspx

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