In realtà non è necessario fare subito il bagnetto a un bebè. Il bagno viene fatto per “pulire” il neonato, ma il bebè proviene da un ambiente sterile ed è sicuramente più pulito di noi! È vero che qualche volta occorre togliere qualche traccia di sangue materno, ma per far questo si può utilizzare un panno morbido e umido, lasciando così il piccolo a contatto con la mamma.
In molti Paesi nordici, per esempio, il bagnetto non viene fatto subito, ma si preferisce rimandarlo a qualche giorno dopo il parto, perché con esso si toglie la vernice caseosa, che ha invece un effetto protettivo sulla cute delicata del bebè che, a contatto con l’aria, tende a “seccarsi”. dopo la nascita.
Con il tempo e con la conoscenza di altre culture, per molte ostetriche il bagnetto ha assunto il ruolo di un rituale che permette al bimbo di rivivere il contatto con il liquido amniotico, caldo e avvolgente. Se eseguito quando si è veramente disponibili, con calma e dolcezza, rilassa non solo il bebè ma tutta la famiglia, che gode del piacere di vedere il piccolo cullato dall’acqua. E volendo piano piano può diventare un appuntamento fisso che scandisce la giornata e annuncia che la sera è giunta ed è arrivato il momento di andare a nanna. Questo rituale può essere cominciato anche nei giorni successivi al parto, anche se il moncone ombelicale non è caduto. L’importante, poi, è asciugare e disinfettare bene la parte.
Fonte http://www.dolceattesa.rcs.it/2015/04/bagnetto-si-o-no/
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