lunedì 27 luglio 2015

IVM: maturazione in vitro

La IVM (in vitro maturation) è una delle nuove tecniche di fecondazione assistita che consiste nella coltura in vitro di ovociti immaturi prelevati da follicoli non stimolati.
IVM: quando?
       La IVM, maturazione in vitro degli ovociti, si effettua nei casi in cui si ha l’ovaio policistico per evitare il rischio di iperstimolazione ovarica. Quindi non si stimola l’ovaio, si evita il rischio di iperstimolazione e si fa il prelievo pungendo i follicoli non sviluppati. La maturazione in vitro degli ovociti non necessita la stimolazione farmacologica ed è indicata per
  • Donne che soffrono di sindrome dell’ovaio policistico
  • Donne che sono a rischio di sviluppare la sindrome da iperstimolazione ovarica
  • Donne giovani che ricorrono alla fecondazione assistita per infertilità maschile
  • Donne con patologie per cui si sconsiglia il trattamento ormonale

IVM:come?

       Nell’IVM si prelevano tutti gli ovociti immaturi, che devono poi essere maturati in vitro. Quando sono maturi si procede con la ICSI inserendo lo spermatozoo. A differenza di altre procedure medicamente assistite in cui la stimolazione ovarica è un trattamento piuttosto costoso che comporta rischi, quali l’induzione della crescita follicolare multipla, conseguenza di una eccessiva risposta delle ovaie alla stimolazione, la IVM non prevede l’uso di farmaci per l’inibizione della funzione ipofisaria.
IVM: rischi
        Per quanto concerne i rischi rispetto all’organismo della donna, si può affermare che l’IVM è una pratica meno invasiva e causa meno problemi rispetto ad altre tecniche di procreazione assistita. Non si hanno invece dati certi riguardo i rischi di anomalie congenite nei bambini nati con IVM, che in Italia sono circa duemila.
Fonte http://www.lagravidanza.net/ivm-maturazione-in-vitro.html

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