lunedì 24 agosto 2015

Malattie andrologiche: il ruolo della diagnosi precoce

        Un maschio su tre presenta patologie andrologiche, diverse a seconda della fascia d’età. Si calcola che il 27% dei giovani italiani da 0 a 18 anni presenta problematiche della sfera riproduttiva e sessuale, rappresentate principalmente da:
  • criptorchidismo
  • varicocele
  • ipogonadismo
  • anomalie congenite
  • malattie sessualmente trasmesse.
 Come si può prevenire?
        L’individuazione di fattori di rischio importanti e la loro corretta gestione in epoca pediatrica è anche necessaria per prevenire problematiche andrologiche in età adulta. A questo si aggiunge la necessità di una corretta informazione e formazione dei giovani e dei loro genitori, non solo rivolta a stili di vita e abitudini possibilmente dannosi per la salute riproduttiva e sessuale, ma anche alla consapevolezza di un “continuum” di assistenza nell’arco di tutta la vita del soggetto e a pratiche, quali l’autopalpazione dei testicoli, che rappresentano importanti metodi di prevenzione.
        Si stima che in ambito andrologico l’informazione e la prevenzione possano ridurre la patologie di oltre il 50%.

Come gestire le patologie andrologiche in età pediatrica?
        Nonostante i grandi progressi della scienza andrologica, restano ancora molte le patologie spesso misconosciute o la cui diagnosi viene fatta solo tardivamente. Ancora molti giovani, per una serie di motivi storici e culturali, non sono appropriatamente seguiti nel corso del loro sviluppo puberale, psicosessuale ed emozionale. Inoltre, la gestione di patologie andrologiche dei bambini, anche di ben definite, spesso non è adeguata e il passaggio all’andrologo nella fase di transizione spesso non è eseguito in modo uniforme.
        Di fatto, il consulto andrologico ha un ruolo cardine sin dalla prima infanzia, proprio per prevenireche molte patologie vengano riscontrate tardi, quando abbiano già prodotto danni, talvolta irreversibili, con un inevitabile impatto sociosanitario, anche in termini di costi assistenziali.
        La salute riproduttiva e sessuale maschile viene presa in considerazione solo quando le problematiche diventano eclatanti, spesso con un ritardo che vanifica l’azione medica.
        I pediatri e gli altri professionisti deputati alla salute del bambino e dell’adolescente sono invece figure determinanti per assicurare la migliore salute riproduttiva e sessuale possibile in fase adulta. Infatti, la fase neonatale e la pubertà, ma anche la fase intrauterina, rappresentano i periodi di vulnerabilità di sviluppo della gonade maschile più importanti, durante i quali agenti esterni e patologie organiche possono alterare i fisiologici processi di sviluppo.
La prevenzione andrologica in Italia…
        In Italia la prevenzione andrologica è stata a lungo trascurata, mentre nel contempo negli ultimi anni si è registrato un preoccupante incremento di problematiche andrologiche. Molto spesso ciò è da correlare proprio a comportamenti scorretti o dannosi acquisiti in età giovanile. Da qui l’importanza di delineare le principali patologie e fattori di rischio andrologici nell’età pediatrica, con un occhio particolare alla gestione di quel periodo così determinante per la salute riproduttiva e sessuale qual è la fase puberale e da transizione verso figure di riferimento tipiche dell’adulto.
Fonte http://www.uomoinsalute.it/andrologia-e-sessualita/malattie-andrologiche-ruolo-diagnosi-precoce/

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