mercoledì 26 agosto 2020

Perché le donne hanno le voglie in gravidanza?

      Ancora oggi intorno alla gravidanza circolano tante leggende e tradizioni popolari che, nonostante l’evidenza scientifica mostri il contrario, non cessano di avere presa sull’immaginario collettivo. Un esempio interessante è quello delle voglie in gravidanza, ovvero quel desiderio inaspettato e improvviso di cibo che riguarda le future mamme.
Intorno a questo argomento si sono radicate convinzioni che, oltre ad alimentare le ironie in materia (con i partner costretti a orari improbabili della notte a recuperare il cibo desiderato), condizionano la vita delle future mamme.

      È quindi necessario capire cosa si intende quando si parla di voglie in gravidanza e cosa c’è di vero. In questa direzione sarà fondamentale distinguere tra verità scientifica e verità culturale dove la seconda, pur non avendo evidenze suffragate da prove, studi e ricerche, ha un peso che non può essere ignorato.

Quando iniziano le voglie in gravidanza?
      Non c’è un vero e proprio “inizio”, un istante che segni un prima e un dopo, nel manifestarsi delle voglie in gravidanza. Si tratta di un fenomeno associato ai cambiamenti ormonali di questo periodo e che quindi può presentarsi già all’inizio, nelle prime settimane, magari insieme alle nausee, o anche successivamente. Una delle caratteristiche di questo fenomeno è che può continuare per tutto il corso della gravidanza, senza una vera e propria “giustificazione”.


Perché le donne hanno le voglie in gravidanza?      L’esperienza mostra come le voglie si presentino improvvisamente e perlopiù associate ad alimenti ricchi si carboidrati e grassi. L’altra particolarità delle voglie in gravidanza è che non c’è una quantità che riesca a soddisfarle del tutto. Se questo da una parte è legato all’unicità dell’organismo di ogni donna, dall’altro anticipa un elemento importante da considerare per la comprensione del fenomeno.

Le vere cause delle voglie in gravidanza
      È utile partire da un dato: non c’è unanimità nell’individuare la causa delle voglie in gravidanza. Ci sono studi e ricerche che evidenziano l’assenza di responsabilità esclusivamente biochimiche, tanto da far sospettare che questo sia un fenomeno anche di natura culturale e psicologica.

      Il desiderio di cibo non è mai associato solo alla fame ed è spesso condizionato dall’emotività. Basti pensare a tutti quegli aspetti emotivi legati al mangiare di cui tutti siamo protagonisti. Ovvero tutti i cambiamenti delle abitudini alimentari che subiamo quando si è tristi o felici e che ci permettono di intuire cosa può accadere a una donna durante la gravidanza.

      C’è quindi da considerare come quello delle voglie sia un fenomeno legato anche a cosa non è possibile mangiare durante la gravidanza. Il pensiero della privazione di quel cibo, infatti, porterebbe, come reazione, a scatenare quel fenomeno noto come le voglie in gravidanza.

      Inoltre, come anticipato, non vanno dimenticati nemmeno gli aspetti culturali, essendo stato riscontrato un comportamento diverso nelle donne in base alla cultura di provenienza. Una differenza non solo nel tipo di cibo desiderato, ma anche nella percezione sociale del fenomeno. Tanto che non è da sottovalutare l’aiuto nell’affrontare la gravidanza da parte del partner che deriva dal procurare e preparare il cibo desiderato dalla futura mamma.

      Non c’è quindi un’unica causa, ma un complesso di tensioni, cambiamenti, pensieri, abitudini e condizioni che portano le donne a provare questo improvviso desiderio alimentare.

Fonte https://www.gravidanzaonline.it/gravidanza/voglie-in-gravidanza-cause.htm

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