domenica 30 agosto 2020

L’intelligenza artificiale contro l’infertilità, esperti: “Il futuro è questo”

Sperelli      Prevedere ovulazione e fertilità, basandosi sui cicli mestruali e i sintomi, per scegliere il periodo migliore della propria ‘finestra fertile’, e poi ancora usare algoritmi per apprendere i cambiamenti dei modelli ormonali per una previsione dell’ovulazione altamente personalizzata e specifica per ogni donna. Sono numerose le possibilità attualmente in uso con le App per smartphone, che rappresentano un’anticipazione di ciò che ancora di più promette di fare l’Intelligenza artificiale (Ai) contro l’infertilità. È uno degli argomenti principali del sesto European Fertility Meeting in corso a Roma.

      Nella fecondazione in vitro, infatti, l’intelligenza artificiale può imparare a riconoscere quali embrioni sono migliori per l’impianto: sono state mostrate decine di migliaia di immagini e indicato all’Ai quelle legate a una gravidanza di successo, in seguito sono state mostrate all’Ai le immagini di embrioni trasferiti ed è riuscita a riconoscere correttamente la loro vitalità nel 70% dei casi. “Grazie alle nuove tecniche di indagine sulla qualità embrionaria, da quelle cinetiche a quelle cromosomiche, aiutate anche dall’intelligenza artificiale (big data) – spiega Ermanno Greco, direttore scientifico Centri Icsi Roma, Medicina della riproduzione dell’European Hospital e di Villa Mafalda – si può offrire alle coppie la migliore possibilità di successo, basandosi sempre su un percorso di personalizzazione. Attraverso parametri ben definiti e algoritmi matematici si può scegliere l’embrione migliore con quelle precise caratteristiche idonee all’impianto migliore“.

      Attualmente il ricorso all’intelligenza artificiale, sottolineano anche i ricercatori, è in fase di sperimentazione in diverse aree della medicina riproduttiva, tra cui l’identificazione e la morfologia degli spermatozoi, l’automazione della conta dei follicoli, la previsione automatica dello stadio delle cellule embrionali, la valutazione degli embrioni e la previsione della nascita dal vivo, nonché lo sviluppo di migliori protocolli di stimolazione. Numerose fra queste prestazioni saranno a breve disponibili nei Centri Icsi Roma.

      Numerosi altri argomenti sono presenti, inoltre, nel programma del Meeting di Roma, come le sessioni sulla genetica e l’infertilità maschile, i metodi di selezione degli embrioni, inquinamento e fertilità oppure sulle cure immunoterapiche e il rischio di aborto. In particolare nella sessione su ‘Nutrizione e infertilità’, viene sottolineata l’importanza di un corretto stile di vita a ogni età anche per l’impatto negativo che ha l’obesità. “Non si tratta solo di essere attenti quando si decide di aver un figlio – sottolinea Greco – ma approfittare di questo vantaggio già da più giovani. E’ un tassello in più verso la fertilità, che va utilizzato subito. Quindi al bando sia obesità sia anoressia e spazio a una dieta ricca di antiossidanti, selenio, vitamine e poi frutta e verdura, niente fumo e diminuire al massimo l’alcol, che interferisce con la produzione di ormoni sessuali. Il consiglio è di dedicarsi fin da giovani all’attività fisica anche leggera, non usare sostanze stupefacenti, compreso il doping, e abbassare il più possibile i livelli di stress. Inoltre il meeting vuole fornire una sorta di cambio di direzione. Fino a oggi ci eravamo concentrati solo sugli embrioni mentre ora si è scoperto che la ricettività dell’endometrio è fondamentale per far sì che anche un embrione perfetto possa esser un bimbo in futuro“.

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