lunedì 12 settembre 2016

Cosa bisogna sapere dell’embrioriduzione

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L’embrioriduzione è una parte integrante della medicina riproduttiva dove sono impegnati i suoi metodi ausiliari. Per un alto rischio di avere gravi complicazioni sia per la madre che per il feto nel caso di una gravidanza multipla i dottori eseguono l’embrioriduzione. Le indicazioni per la procedura si verificano quando nell’utero femminile sono presenti 3 e piu’ embrioni che hanno attecchito. Però la procedura può essere eseguita secondo il desiderio della paziente anche quando hanno attecchito 2 ovuli fecondati. Secondo la statistica, la mortalità perinatale arriva al 60% quando si portano in grembo 3 gemelli. Per eliminare le minacce e rischi i dottori consigliano di effettuare una riduzione togliendo gli embrioni con diffetti, poco attivi o con il ritardo di sviluppo.
L’embrioriduzione costituisce uno degli elementi piu’ negativi della medicina riproduttiva. Proprio questo campo di medicina riproduttiva, in particolare la FIVET, aiuta migliaia di coppie infertili ad avere figli però d’altronde aumenta le probabilità di avere una gravidanza multipla. Quest’ultima, a suo turno, comporta molti rischi sia per la madre sia per il feto.
Nel corso di una FIVET i dottori non possono prevedere quanti embrioni attecchiscano. Ci sono i casi in cui rimane un embrione su tre, tutti e tre oppure neanche uno. Però nel caso dell’attecchimento dei tre embrioni i dottori consigliano di fare un’embrioriduzione per non compromettere la gravidanza ed evitare le eventuali complicazioni e minacce alla salute e alla vita della donna portatrice e dei feti.
L’embrioriduzione è una procedura che si effetua per ridurre la quantità degli embrioni attecchiti, di regola, fino a 2 nel caso di una gravidanza multipla. Talvolta è possibile lasciare solo un embrione se lo vuole la futura madre. Nel caso in cui una gravidanza comprende tre o piu’ embrioni il rischio di avere un aborto spontaneo, un nato morto e difetti congeniti per tutta la vita cresce significativamente con ogni feto aggiuntivo.
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Spesso le clienti hanno paura di effettuare l’embrioriduzione. Molto spesso si pone un dilemma: da una parte si ha paura di eseguire la procedura ma dall’altra parte la famiglia non è pronta per crescere 3 e piu’ figli. Inoltre, ci può essere il pericolo medico.
“Mia moglie ed io volevamo tanto avere un figlio. Ahime, non eravamo in grado di concepire in modo naturale e avevamo bisogno di effettuare una FIVET per realizzare il nostro sogno. Dopo un paio di cicli FIVET e alcuni embrioni trasferiti Dio ha sentito le nostre preghiere e ha benedetto mia moglie che è rimasta incinta! Però il nostro dottore ci ha detto che tutti e tre embrioni avevano attecchito dopo il transfer. Ci ha colto di sorpresa la notizia che potevamo avere tre gemelli. Ero sconvolto e in quel momento pensavo solo a come procederà una gravidanza multipla e che ripercussioni può avere sulla salute di mia moglie. Però pensavo che se Dio ci dava 3 gemelli dovevo fare di tutto per aiutare e appoggiare mia moglie: accettare il fatto, mantenere e crescere tutti e 3 figli. Infine, il dottore ci ha detto che lasciare tutti e tre embrioni era estremamente pericoloso sia per la salute di mia moglie sia per la salute dei nascituri”, - racconta il marito di una paziente di una clinica di medicina riproduttiva.
I dottori ribadiscono che le coppie non devono aver paura di fare un’embrioriduzione. Anzi, bisogna valutare bene le possibili conseguenze di una gravidanza multipla (difetti ocngeniti, complicazioni e pericoli medici).
“Recentemente ho avuto una cliente che era incinta di 3 gemelli. Tale gravidanza comporta piu’ rischi di quanto la maggior parte delle persone possano immaginare. Soprattutto il discorso riguarda le donne over 35. Il rischio di avere gravi diffetti, malattie congeniti o la preeclampsia raddoppia nel caso di una gravidanza con piu’ di 2 feti. In media i bambini nascono 2-3 mesi prima del termine il che aumenta le probabilità di avere una disabilità, l’insorgenza della paralisi cerebrale infantile, lesioni dei polmoni, occhi, cervello e altri organi. Prendendo la decisione di effettuare un’embrioriduzione i coniugi devono capire che la stessa viene eseguita per il bene dei figli: si riduce il rischio di avere un parto prematuro ed eventuali complicazioni. Inoltre, il rischio di perdere una gravidanza si riduce dal 18% al 3%”, - commenta un ginecologo e ostetrico di una nota clinica di medicina riproduttiva.
Lo scopo principale dell’embrioriduzione è l’aumento delle probabilità di avere una gravidanza regolare e di successo. I medici specializzati di uno dei centri ucraini di medicina riproduttiva che viene considerato uno dei migliori in Europa rispettano tutte le regole importanti per ridurre gli eventuali rischi. In particolare i dottori eseguono l’embrioriduzione nel primo trimestre della gravidanza, fra la nona e la dodicesima settimana, nei casi in cui sono presenti tre o piu feti allo stesso tempo. Inoltre, sussistono i casi in cui il dottore consiglia di effettuare la cosìdetta “riduzione selettiva” ossia quando la gravidanza include un feto con gravi difetti oppure un feto che potrebbe non sopravvivere nell’utlimo trimestre della gravidanza e il che potrebbe minacciare la vita del feto sopravvissuto.
La procedura di riduzione non è complicata e non impiega molto tempo. Il metodo di riduzione piu’ diffuso è la riduzione transaddominale di una gravidanza multipla. Viene effettuata una puntura di una soluzione particolare con un ago dotato di una adattatore sull’indicatore oppure con l’ausilio di un apparecchio di puntura. Il dottore inietta la soluzione che ferma lo sviluppo del feto. Questa procedura si presenta come una completa eliminazione dalla cavità di uno o piu’ embrioni attecchiti il cui tessuto rimane all’interno dell’utero dove si dissolvono autonomamente qualche settimana dopo.
Bisogna essere molto attento scegliendo una clinica per effettuare un’embrioriduzione. Si consiglia di scegliere solo i centri di medicina riproduttiva specializzati e riconosciuti ufficialmente ai fini di evitare un aborto spontaneo dopo l’embrioriduzione, il parto prematuro oppure un’infezione.
La decisione di eseguire un’embrioriduzione nel caso di una gravidanza multipla può essere piuttosto difficile per alcune coppie. Se dovete affrontare tale situazione si consiglia di valutare bene tutte le conseguenze e chiedere un consiglio al medico che conosce bene il vostro caso e potrà dare le raccomandazioni necessarie.

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