giovedì 29 settembre 2016

Palermo, a due anni cambia sesso Il medico: «Corredo cromosomico maschile e genitali femminili»


       Con un eccezionale doppio intervento chirurgico, al Policlinico universitario di Palermo è stato effettuato il cambiamento di sesso in un bambino di due anni. A eseguire le due operazioni è stato Marcello Cimador, associato di Chirurgia pediatrica e responsabile dell’Urologia pediatrica. Il piccolo era stato dichiarato alla nascita come appartenente al sesso femminile, ma ulteriori accertamenti eseguiti presso la Neonatologia del Policlinico di Palermo avevano poi accertato un corredo cromosomico del tutto compatibile con l’appartenenza al sesso maschile. La famiglia ha avviato quindi la procedura per il cambio di sesso da femmina a maschio presso l’anagrafe del comune di nascita.



       Il caso è stato poi affidato a Cimador che ha pianificato la strategia chirurgica per restituire al piccolo la sua identità di maschio, con dei genitali appropriati al proprio sesso cromosomico. In due interventi è stato prima ricostruito il pene e la via urinaria intra-peniena, mentre precedentemente si è provveduto ad asportare l’utero e la vagina con una tecnica combinata laparoscopica e tradizionale, coadiuvato in questo caso da Renato Venezia, responsabile della Ginecologia.



       «Sovente in passato in questi bambini venivano mantenuti i genitali femminili, a causa dell’alta complessità di eseguire una genitoplastica mascolinizzante - dice Marcello Cimador -. Era poco conosciuta infatti la cosiddetta “androgenizzazione cerebrale” ovvero l’esposizione del cervello del feto e del piccolo bambino agli ormoni androgeni che orientano sessualmente l’individuo verso la mascolinità, col risultato di avere dei soggetti che si sentivano maschi in tutto tranne per il fatto di avere dei genitali di femmina». «Casi clinici così complessi - prosegue - possono essere curati solo nell’ambito di una intensa collaborazione multidisciplinare, come nel caso in questione, in cui neonatologi, genetisti, ginecologi e chirurghi pediatrici afferenti al dipartimento Materno-Infantile del Policlinico hanno dato il loro contributo al successo delle procedure».

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