giovedì 22 settembre 2016

Le donne in gravidanza non assumono abbastanza Omega 3

omega3 gravidanza
         Facenti parte della grande famiglia dei lipidi sotto forma di trigliceridi, gli Omega 3 rivestono ruolo fondamentale nel regolare lo svolgimento di numerose funzioni dell’organismo, ma altrettanto fondamentale è che siano in perfetto equilibrio con gli Omega 6.  
          Contenuti in pesci, frutta secca, legumi e soia, gli omega 3 esercitano un’importante azione sulle attività comportamentali e cognitive, perché costituiscono per circa il 60% il tessuto cerebrale umano. La loro funzione benefica, inoltre, riduce i livelli di colesterolo ematici, riducendo conseguentemente il rischio di aterosclerosi e di aggregazioni piastriniche che possono ostruire importanti vasi sanguigni.


            Per giunta gli Omega 3 aiutano a ridurre la pressione arteriosa e si rivelano essenziali come coadiuvanti nelle terapie di malattie allergiche, infiammatorie ed autoimmunitarie. Infine, gli Omega 3, soprattutto il DHA, si rivelano essenziali per un corretto sviluppo e mantenimento del sistema nervoso centrale.   Perché è necessaria un’integrazione di Omega 3 in gravidanza? L’assunzione per vie esterne di Omega 3 risulta essenziale per numerose funzioni cerebrali, ma in corso di gestazione diventa ulteriormente necessario perché si rivelano estremamente importanti per la buona salute del nascituro.


Картинки по запросу donna incinta            In particolare, l’azione degli Omega 3 sul feto è quella di determinare uno sviluppo adeguato delle cellule nervose, oltre a scongiurare la potenziale insorgenza di allergie e di determinare il buon sviluppo dell’intestino fetale e della sua microflora batterica.   Il sistema nervoso enterico del feto migliora la sua conducibilità di informazioni e conseguentemente, migliora la funzionalità della barriera intestinale e la risposta immunologica del nascituro.


            L’assunzione di integrazioni esogene di Omega 3 in gravidanza, inoltre, determina un migliore sviluppo di placenta e feto ed influisce sulla formazione delle sue strutture cerebrali e neuronali, per questo si consiglia un’assunzione esogena quotidiana di circa 200 mg di DHA non solo durante la gravidanza, ma anche nel periodo dell’allattamento. 


           Cosa può provocare una deficienza di Omega 3 nel nascituro? Una bassa assunzione di Omega 3 in gravidanza, potrebbe avere ripercussioni non tanto immediate quanto a lungo termine. Interessando principalmente il sistema nervoso centrale ed il suo sviluppo, una carenza di DHA in gravidanza potrebbe rivelarsi responsabile di deficit cognitivo-comportamentali del futuro bambino, per uno scorretto sviluppo delle strutture neuronali.


   Inoltre si rischia di accentuare la probabilità di insorgenza di malattie autoimmuni per una scarsa stimolazione e sostentamento del sistema immunitario da carenza di Omega 3 durante la gestazione, o per alterazioni della permeabilità del tratto intestinale, con successive difficoltà di assorbimento nei nutritivi essenziali e scarsa resistenza alle infiammazioni.


            Essendo di natura infiammatoria tutte le patologie autoimmuni, appare chiaro come gli acidi grassi Omega 3 rientrino nelle prevenzione di queste malattie. Gli Omega 3 assunti in gravidanza, infatti, in quest’ottica agiscono con un’azione sinergica perché, se da un lato riducono le risposte infiammatorie dell’organismo, dall’altro stimolano l’attività immuno-endocrina fetale.
     Fonti : http://www.cdnsciencepub.com/news-and-events/press-releases/pr-apnm-2014-0313.aspx http://www.nrcresearchpress.com/doi/10.1139/apnm-2014-0313

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