lunedì 19 settembre 2016

I massaggi da evitare nei nove mesi



1. Cavitazione
        Salita alla ribalta negli ultimi anni, è una tecnica che consiste nel passare sul tessuto adiposo una sonda che emette ultrasuoni a bassa frequenza in grado di far implodere le cellule del grasso, gli adipociti, liberando appunto i grassi contenuti al loro interno, che vengono poi smaltiti attraverso il circolo linfatico. “Sull’innocuità di tale metodica i pareri sono discordanti e gli studi sull’argomento sono ancora pochi. Proprio per questo è assolutamente sconsigliabile sia in gravidanza sia durante l’allattamento” sottolinea Patrizia Piersini, medico estetico di Torino. “Il timore è che gli ultrasuoni possano propagarsi anche a tessuti lontani rispetto a quelli trattati, raggiungendo magari anche l'addome e il feto. In più, si mettono in circolo, sia pure temporaneamente, scorie che possono arrivare al bambino o passare nel latte”.
massaggio-gravidanza-massaggiatrice
        Non solo: "Va anche ricordato che la gravidanza non è comunque il momento migliore per intervenire su eventuali accumuli di grasso" sottolinea Pontello. "È vero che alle donne, che vedono modificarsi la propria immagine allo specchio, possono dare fastidio, ma in fin dei conto non sono che le riserve di grasso che l'organismo mette da parte per prepararsi ad affrontare l'allattamento. Se c'è qualche chilo di troppo, più che intervenire con trattamenti estetici questo è più che mai il momento di puntare su un'alimentazione equilibrata e su un po' di movimento fisico, per esempio il nuoto".
 
2. Pressoterapia
        La pressoterapia è un linfodrenaggio meccanico che si effettua indossando particolari gambali che si gonfiano e sgonfiano in maniera sequenziale dal piede verso l’inguine per migliorare la circolazione linfatica e venosa. “In gravidanza, alla pressoterapia è da preferire il linfodrenaggio manuale” consiglia la dottoressa Piersini: “La pressoterapia infatti utilizza gambali standardizzati, validi per tutti - anche se i nuovi modelli utilizzano più camere che esercitano pressioni differenti dalla caviglia alle cosce - mentre con il linfodrenaggio manuale l’operatore valuta dapprima la situazione venosa della gestante, analizzando se sono presenti edemi o teleangectasie, quindi personalizza il trattamento a seconda delle esigenze individuali. E lo fa anche adeguando le manipolazioni alle sensazioni che la futura mamma riferisce, in modo che il trattamento sia sempre piacevole e mai doloroso o dannoso”.
 
3. Endermologie
        È un massaggio meccanico che si avvale di un manipolatore dotato di rulli che ‘impastano’ la pelle, riattivando la circolazione e facilitando la redistribuzione del grasso sottocutaneo. “Se usato in modo non corretto, l’apparecchio può provocare la rottura dei capillari, che in gravidanza sono già più fragili per la particolare situazione ormonale e per l’ostacolo posto dal pancione” sottolinea Patrizia Piersini. “Inoltre potrebbe essere troppo invasivo e provocare danni al tessuto connettivo, con il risultato di accentuare proprio l’aspetto a materasso che si vorrebbe eliminare”.

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