venerdì 14 settembre 2018

Muco cervicale dopo il concepimento: a cosa serve, com’è e come riconoscerlo

       La conformazione del muco cervicale dopo il concepimento è uno dei primi sintomi che indicano l’inizio della gravidanza. Per questo motivo è molto importante conoscere il muco e saper interpretare i segnali che lancia riguardo la salute del nostro corpo. Si tratta di una sostanza che viene prodotta dalla cervice e presenta una consistenza differente a seconda delle fasi del ciclo. Ha infatti un ruolo fondamentale per consentire oppure impedire agli spermatozoi di arrivare alla cellula uovo. Tramite l’analisi del muco cervicale è possibile valutare il periodo di ovulazione e in caso di necessità pianificare la gravidanza utilizzando il metodo Ogino Knaus.
     
       Nel corso dei giorni non fertili infatti il muco cervicale appare appiccicoso e secco, mentre quando la donna si trova nei giorni fertili ha una consistenza trasparente e filamentosa, molto simile a quella del bianco dell’uovo. Il muco cervicale deve essere monitorato al meglio anche durante la gestazione. Durante questo periodo la sua conformazione infatti cambia in modo radicale e, soprattutto nelle prime settimane di gravidanza, molte donne notano delle perdite bianche o gialle, che possono protrarsi per tutto il mese. Si tratta di un sintomo molto importante, perché indica che l’ovulo è stato fecondato e che il corpo si sta preparando a proteggerlo dalle infezioni. In questo periodo si possono verificare anche delle piccole perdite di muco misto a sangue, che si verificano in concomitanza con l’impianto.
Картинки по запросу Muco cervicale
       Nel corso della gravidanza il muco cervicale continua ad essere importantissimo. Con il passare dei mesi forma una sorta di “tappo” all’ingresso della cervice che ha come obiettivo quello di evitare che agenti esterni possano penetrare nell’utero, mettendo a rischio la salute della mamma e del bambino. Solitamente il tappo causa un piccolo inconveniente: il muco espulso diminuisce e la donna può avvertire secchezza vaginale. Con il passare dei mesi e l’avanzare della gravidanza, potrebbero presentarsi altre perdite bianche molto simili a quelle dell’ovulazione, denominate leucorrea. Il “tappo” di muco cervicale comunque sia accompagnerà la futura mamma sino al momento del parto quando, in prossimità della nascita, verrà espulso.

Fonte https://dilei.it/mamma/muco-cervicale-dopo-concepimento-cosa-serve-come-riconoscerlo/509852/

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