lunedì 24 settembre 2018

Fattore Y e fattore X: la fertilità è un gioco di squadra

        Il fattore Y e il fattore X dell’infertilità. Avere un bambino è il desiderio della gran parte delle coppie. Quando il figlio non arriva, si innesca una spirale pericolosa: ansia, stress, sfiducia possono anche lacerare l’uomo e la donna.
fertilità
        Conoscere il proprio corpo e le interazioni di coppia è la principale regola per affrontare con la giusta emotività un percorso che può anche essere lungo: « Noi essere umani non siamo fertilissimi  – afferma il dottor Giancarlo Comeri, urologo del Centro Polispecialistico Beccaria – Ogni mese, una donna ha solo il 25% di probabilità di rimanere incinta e il massimo che può fare la medicina è riportarla verso quel modesto livello».

        Lo specialista fa parte dell’equipe creata dal Centro polispecialistico Beccaria proprio per affrontare il tema dell’infertilità.  Ne fanno parte un andrologo, un ginecologo, un genetista, un biologo, un analista di laboratorio, un endocrinologo e uno psicologo. Figure specializzate a largo spettro perché il tema tocca in egual misura la donna e l’uomo: « Non sempre la colpa è della donna – chiarisce il dottor Comeri – nella metà dei casi, c’è una responsabilità dell’uomo».

        Il tema della virilità ha correlati psicologici spesso dannosi, da qui l’esigenza di offrire servizi diversificati così da affrontare in modo naturale il cammino verso la genitorialità: «La procreazione assistita non è la prima né l’unica soluzione e meno male, visto che costa e non garantisce il risultato. Ogni caso, poi, è diverso: per questo sono da evitare emulazioni e mode» specifica l’urologo.

        Quindi, cosa fare se il figlio non arriva? Innanzitutto, è bene iniziare a preoccuparsi dopo due anni di tentativi non andati a buon fine: « In questo lasso di tempo però – sottolinea la dottoressa Liliana Luraschi, ginecologa del Centro – non si deve diventare dipendenti dal calendario. Evitare lo stress è la prima regola. Poi ne aggiungiamo altre: obesità, eccessiva magrezza, fumo, alcol, droghe leggere, anabolizzanti, dieta povera di vitamine, pratica sportiva estrema, celiaci, disfunzioni ormonali come quella della tiroide e del sistema gastroenterico».

        Ci sono tre cose da fare e tre da evitare: è bene darsi un lasso di tempo di due anni, sottoporsi entrambi a visita specialistica e affidarsi alla medicina. Sconsigliati, invece, soluzioni “fai da te”, entrare nel panico e cercare subito la procreazione medicalmente assistita.

        Al centro Polispecialistico Beccaria, il tema dell’infertilità è affrontato dall’intera equipe che, nell’arco di una sola visita, sottopone la coppia a tutti gli esami necessari e avvia un percorso anche di sostegno psicologico per riacquistare equilibrio e serenità.

Картинки по запросу uomo e donna e una squadra
        Anche nel campo della fertilità, infine, è importantissimo il tema della prevenzione sia maschile sia femminile. A livello urologico, occorre verificare che, entro l’anno dalla nascita, nei neonati maschi scendano i testicoli. In caso contrario è importante intervenire chirurgicamente. Stesso discorso per il varicocele. « Per le femmine – spiegano il genetista Renato Colognato e il biologo Andrea Di Cerbo – sono raccomandabili alcuni esami genetici, a partire dal Fattore II: un’indagine molto dettagliata che funge da “libretto delle istruzioni” per l’intera vita. Si effettua a 16 anni: è molto utile ma è a pagamento, perchè non è prevista come prestazione pagata dal servizio sanitario».

        Le attività del centro per la fertilità sono uno dei temi trattati nel quinto numero del BMagazine, l’house organ del centro Polispecialistico Beccaria dedicato a salute, benessere, lifestyle e attualità, in distribuzione gratuita in tutte le sedi in questi giorni.

Fonte https://www.varesenews.it/2018/09/fattore-y-fattore-x-la-fertilita-un-gioco-squadra/751961/

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