mercoledì 26 settembre 2018

LA DIETA MEDITERRANEA DIMEZZA IL RISCHIO DI TUMORE DELL’ENDOMETRIO

         Lo studio, finanziato dalla Fondazione italiana per la ricerca sul cancro (Firc), è stato coordinato dal gruppo di ricercatori dell’Irccs Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, in collaborazione con l’Università degli Studi cittadina, il Centro di riferimento oncologico-Cro di Aviano (Pordenone), l’Istituto nazionale tumori di Napoli e l’Università di Losanna, in Svizzera.

          I ricercatori hanno esaminato dati provenienti da 5.079 donne italiane alla ricerca della relazione esistente tra aderenza alla dieta mediterranea e rischio di sviluppare il tumore dell’endometrio, ovvero la mucosa che ricopre la cavità interna dell’utero.

Bowl of salad
         Questo tumore risulta essere la neoplasia ginecologica più frequente in Italia e nei Paesi sviluppati e la sua incidenza è attualmente in aumento; ogni anno, nel mondo vi sono circa 288.000 nuovi casi e, solo in Italia, tale tumore colpisce circa 8.000 donne.

          Gli studi sino ad oggi condotti hanno dimostrato che il consumo di frutta, verdura e pesce è in grado di limitare significativamente il rischio di ammalarsi di questa patologia: grazie ai nuovi dati, pare che la dieta “all’italiana” concorra a ridurre tale eventualità di oltre il 50%.

          Allo scopo di valutare il grado di aderenza delle donne del campione alla dieta mediterranea sono stati considerati 9 diversi alimenti: verdura e frutta, cerali e patate, legumi, pesce, carne e latticini (di cui la dieta è povera) e alcool, consumato moderatamente.

          Le donne che avevano una più alta aderenza rispetto all’alimentazione mediterranea, ovvero che includevano nella loro dieta almeno sette di questi alimenti, hanno dimostrato di possedere una minore predisposizione allo sviluppo di cancro all’endometrio rispetto a coloro che avevano una minore aderenza: in particolare, il rischio di soffrire della patologia si è ridotto del 57%.
La causalità della relazione è stata suggerita dal fatto che, all’aumentare dell’aderenza alla dieta mediterranea, è aumentata anche la protezione rispetto al tumore.

         I punti di forza della dieta “all’italiana” sono il ridotto consumo di carne, latticini ed alcol a favore di frutta, verdura, grassi polinsaturi e pesce; in particolare, gli autori ritengono che gli elementi che potrebbero contribuire ad apportare effetti antitumorali siano l’alto contenuto di antiossidanti, fibre, acidi grassi insaturi e sostanze fitochimiche presenti negli alimenti maggiormente consumati.

          L’attenzione dei ricercatori si è anche allargata ad altre forme di tumore: Alessandra Tavani, autrice senior dello studio, ha dichiarato che “per noi italiani, aderire a uno stile di dieta mediterranea permette di diminuire il rischio di sviluppare non solo il tumore dell’endometrio, come mostrato da questa ricerca, ma anche il rischio di tumori del cavo orale, stomaco, fegato e pancreas, oltre che diminuire il rischio di infarto miocardico, come abbiamo già osservato in studi analoghi”.

         Notoriamente, il tumore all’endometrio è correlato al livello di estrogeni circolanti; tra le strategie di prevenzione consigliate figura anche il mantenimento del peso forma, rifuggendo quindi sovrappeso ed obesità, generati da un eccessivo consumo di grassi saturi e di zuccheri. Oggi, però, è anche possibile riconoscere ad una specifica tipologia di alimentazione (i cui benefici generici per la salute sono da tempo noti)  la capacità di ridurre sensibilmente il rischio di sviluppare diverse forme tumorali, diabete e malattie cardiocircolatorie.

Fonti
http://www.nature.com/bjc/journal/v112/n11/full/bjc2015153a.html
http://www.marionegri.it/La+Dieta+mediterranea+riduce+il+tumore+dell%27endometrio+del+50_/78723,News.html

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