martedì 22 dicembre 2015

Spermatozoi deboli? Lo rivela lo spermiogramma

      L’esame di laboratorio di prima istanza per la valutazione della fertilità maschile è lo spermiogramma o esame del liquido seminale. Questo esame serve ad evidenziare le varie componenti e le varie caratteristiche dello sperma al fine di dare un giudizio sulla fertilità.
      La raccolta del campione deve essere effettuata dopo un periodo di “astinenza” dai rapporti sessuali di circa 3-5 giorni in quanto tempi maggiori o minori potrebbero alterare i risultati dell’esame rendendolo poco attendibile. La raccolta deve essere completa poiché deve essere esaminata la totalità del liquido seminale eiaculato e la consegna deve avvenire entro e non oltre un’ora.

      Il campione raccolto viene sottoposto inizialmente ad una valutazione macroscopica per la determinazione di alcune caratteristiche fisico-chimiche, in particolare l’aspetto, il volume, il pH, la viscosità e la fluidificazione. Successivamente viene effettuata la valutazione microscopica per la determinazione della concentrazione, della motilità e della morfologia degli spermatozoi. Questi parametri vengono poi confrontati con gli standard di normospermia proposti ed approvati dal WHO (World Health Organization).
     Interpretare il risultato di uno spermiogramma e adattare i risultati alla realtà clinica del paziente è di fondamentale importanza per stabilire le eventuali cause di infertilità e il trattamento terapeutico più appropriato. Risulta quindi di primaria importanza affidare l’interpretazione dell’esame, con le sue conseguenze diagnostiche e terapeutiche, ad uno specialista competente, che tenga conto delle particolarità del singolo caso clinico.

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