lunedì 28 dicembre 2015

La donatrice. Come si seleziona chi dona e quali requisiti deve avere?

 In tutte le cliniche e nel 99% dei casi, la donatrice e il donatore possono essere scelti in funzione dell’etnia e dei tratti somatici della richiedente e/o del suo eventuale partner.
        Questo per scongiurare o perlomeno diminuire considerevolmente l’eventuale impatto traumatico derivante dal ricorso a questa tecnica per la beneficiaria.

 
         In questo modo, la paziente e l’eventuale partner  avranno la possibilità di avere dei figli a loro simili, quasi come se gli ovociti o il lquido seminale fossero veramente i loro.
         In alcune nazioni, chi esegue la fecondazione eterologa, ha lapossibilità di farsi donare gli ovociti o lo sperma da un familiare, in genere le donazioni avvengono da parte di una sorella o un fratello più giovane.

Si può sapere l’identità di chi dona?

         Di solito il centro di fecondazione assistita assicura l’anonimato a donatrici e donatori. In Italia invece è sempre così in quanto l’anominato è sottoscritto dalla Legge. Inoltre, sono permesse:
  • PGD (Diagnosi preimpianto)
  • PGS (Screening genetico preimpianto)
  • *Gender selection (Scelta del sesso del bambino)
*La scelta del sesso è permessa solo nel caso in cui sia legata ad un eventuale rischio malattie per il nascituro. In tutti gli altri casi non è permessa, poiché, in Europa è classificata come una pratica di eugenetica.

Requisiti delle donatrici e donatori

         In genere le donatrici e i donatori scelti per partecipare al programma di fecondazione eterologa tramite ovodonazione, devono possedere i seguenti requisiti:
  1. Età compresa fra i 20 e i 32 anni (solo per le donatrici)
  2. Godere di ottima salute
Ai fini dell’accettazione nel programma di fecondazione eterologa, non è importante se i donatori hanno già dei figli o meno o se in passato hanno già effettuato donazioni.
fecondazione eterologa         Come è ovvio che sia, le donatrici e i donatori vengono sottoposti a tutte le analisi necessarie volte a scongiurare la presenza di eventuali malattie sessualmente trasmissibili, inoltre, chi dona, viene seguito scrupolosamente lungo tutte le fasi della stimolazione ovarica, sulla falsariga di quanto avviene con le beneficiarie.
         

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