venerdì 25 dicembre 2015

Gravidanza oltre i 40 anni: qualche cifra

         La gravidanza in età ostetrica avanzata fino a qualche decennio fa era un fenomeno associato per lo più alla pluriparità ed era un avvenimento accidentale e quasi sempre non voluto. Nel corso delle ultime decadi abbiamo assistito, nei paesi così detti industrializzati, ad una modificazione nell’atteggiamento delle donne nei confronti della procreazione che viene spesso procrastinata fino ad avere una media di 35/40 aa per la prima gravidanza.
         Oggi sempre più spesso assistiamo a gravidanze in età avanzata (dopo i 35 anni) ed in età molto avanzata (dopo i 40 anni); vediamo sempre più nullipare che hanno deciso, per ragioni per lo più di carattere economico, sociale e carrieristico, di approcciarsi ad un progetto gravidanza sempre più tardi.
         Negli USA tra il 1991 ed il 2010 la percentuale dei primi nati tra madri in età compresa tra i 35 ed io 39 aa è cresciuta del 36%, mentre la percentuale dei parti di primi figli in donne con un età compresa tra i 40 ed i 44 aa è cresciuta del 70%.

         Analoga tendenza è stata osservata in paesi del Nord Europa come la Svezia, la Gran Bretagna e anche il Giappone, con una incidenza percentuale di parti nelle ultra quarantenni che oscilla fra il 10 ed il 15% del totale.
         Anche l’Italia sembra essersi adattata a questa tendenza se pur con variazioni regionali e locali.

         A Bologna, per esempio, tra gli anni 2008-2012 la percentuale di parti in donne ultra quarantenni è stata di circa il 6% sul totale secondo uno studio condotto da Orsini e Collaboratori.
         La mia riflessione nasce dal fatto che sempre più donne per svariati motivi socio-economici si ritrovino a procrastinare progetti di vita importanti e di qui, si trovino sempre più numerose ad affrontare la propria necessità di ricorrere alle svariate tecniche di PMA, questo perchè purtroppo sappiamo che l’avanzare dell’età materna può condizionare la capacità riproduttiva, il decorso della gravidanza e la salute della madre e del prodotto del concepimento (Luke e Brown 2008).
         Di qui la necessità di creare informazione sempre più fruibile, semplicità di accesso e velocità di comunicazione per tutte coloro che si dovessero trovare nella situazione di volere un figlio e si volessero approcciare al mondo della fecondazione medicalmente assistita senza vivere questa esperienza come difficoltosa, ostica e piena di buchi neri informativi.
Fonte http://www.riproduzione/gravidanza-oltre-i-40-anni-qualche-cifra.html

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