venerdì 6 novembre 2015

LE FASI EMOZIONALI DELLA GRAVIDANZA

PRIMO TRIMESTRE: IL CONFLITTO 

         Il primo trimestre si rivela spesso impegnativo per la donna, che vive emozioni forti e a volte non del tutto positive, anche se la gravidanza è voluta e ricercata da tempo. La gestante deve venire a patti con la prospettiva dei cambiamenti che avrà la sua vita: non potrà più dedicarsi a tutte le attività che faceva prima e spesso teme che anche in ambito lavorativo dovrà affrontare delle difficoltà. Anche il suo ruolo si modifica: da moglie, lavoratrice, compagna, figlia diventerà madre.  In questa fase spesso la donna tende a confrontarsi con il modello genitoriale della propria madre, rivedendo il suo rapporto con lei non più dal punto di vista di figlia, ma identificandosi con la sua identità di genitrice. Non bisogna quindi allarmarsi se nel primo trimestre la futura madre alterna emozioni come gioia, malinconia e preoccupazione. Inoltre i sintomi tipici dei primi mesi di gravidanza, come la nausea, non aiutano la serenità. La presenza del bambino non è ancora palese: la pancia è piccola e  i movimenti non sono avvertibili. Molte donne perciò non sentono ancora un legame forte con il proprio bambino.                         I sogni sono spesso inquieti e a volte persino violenti: è il modo in cui la mente metabolizza tutti questi conflitti. La donna molte volte tende all'introversione: ha bisogno di trovare tempi e spazi per sè stessa. In questa fase è quindi utile ascoltare i propri bisogni, sia fisici che emozionali, senza sensi di colpa: il corpo e la mente ci parlano.

SECONDO TRIMESTRE: L'ARMONIA

        Il secondo trimestre è invece caratterizzato da serenità e pace. I sintomi del primo trimestre nella maggior parte dei casi scompaiono, la pancia non è ancora ingombrante e i conflitti emersi sono ormai stati metabolizzati: la donna ha accolto il suo nuovo ruolo. Il parto è ancora lontano, la futura madre si gode questi mesi intermedi. Comincia a sentire i primo movimenti del bambino e  stabilisce con lui un legame profondo, una simbiosi del corpo e del cuore che fa di loro un essere unico. Le emozioni provate sono calma, tranquillità, gioia. I sogni tendono a essere sereni e piacevoli. In questa fase è utile praticare attività motorie specifiche per la gravidanza (per sfogare le proprie energie) e attività di rilassamento (per aumentare ancora di più l'empatia con il proprio bambino).

TERZO TRIMESTRE: LA SEPARAZIONE

        Nel terzo trimestre la donna deve affrontare la futura separazione dal proprio figlio, che adesso è un tutt'uno con lei, mentre presto sarà una persona a sè stante. Il taglio del cordone non sancirà solo la nascita del neonato, ma anche la sua individualità. Riemergono gli interrogativi sul proprio ruolo genitoriale e i dubbi che li accompagnano (sarò una brava madre?). La pancia è ingombrante, i movimenti sono spesso difficoltosi. Il parto è ormai vicino, fonte di aspettativa, pau

ra, incognite: aspettiva di vedere finalmente il proprio bambino; paura del dolore; incognite su come si svolgerà l'evento nascita. I sogni riguardano spesso la futura separazione: la donna può ad esempio vedere il proprio bambino in un'altra stanza, oppure sulla sponda opposta di un fiume... In questa fase è utile seguire un
 corso preparto in modo da prepararsi al meglio all'evento.
Fonte http://www.acccantoalladonna.it/gravidanza/le-fasi-emozionali-della-gravidanza/

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