domenica 26 gennaio 2020

Le dieci cose da sapere sul concepimento.

       Ansia, paura, senso di colpa, possono essere le emozioni e i sentimenti che investono la donna ed il partner in una coppia, sia che essa stia cercando di coronare il desiderio di avere un figlio o meno.

       Di solito sono le donne che maggiormente si rivolgono ad esperti (medici, ginecologi e psicologi) al fine di chiarire e, di conseguenza, alleggerire l’animo troppo carico di dubbi e perplessità: “vorrei avere le idee chiare”, “i fattori di stress possono incidere sulla fertilità ?”, “è giusto avere rapporti tutti i giorni ?”, “è vero che anche il mio partner deve affrontare degli esami pre-concezionali?”, “mi sento sfinita, il desiderio di maternità sta diventando un’ossessione”.
Queste e tante altre domande possono dare l’idea su quanto sia importante offrire una corretta informazione in ambito clinico, tenendo conto anche del sostegno psicologico.

       Il concepimento, infatti, è certamente determinato da fattori biologici e fisiologici, ma in questa fase giocano un ruolo importante anche gli aspetti emotivi della futura coppia genitoriale.

       È importante conoscere le diverse componenti di questo meraviglioso miracolo che è l’inizio di una vita, ecco dieci cose da sapere.

1.Un incontro fortunato: dal punto di vista biologico il concepimento è il risultato dell’incontro tra uno spermatozoo (gamete maschile) e un ovocita femminile maturo (gamete femminile). Questo incontro fortunato, deve poter avvenire in condizioni ottimali: il concepimento può avvenire durante un rapporto completo in cui ci sia la penetrazione del pene in vagina con successiva eiaculazione da parte dell’uomo all’interno della vagina. E’ raro rincorrere in una gravidanza con il solo liquido preseminale, in esso sono contenuti solo il 2% degli spermatozoi, per questo è necessario utilizzare le precauzioni in caso non si stia cercando di avere un figlio.

2. Uno su 400 milioni ce la fa! Durante il rapporto sessuale l’uomo immette in vagina attraverso l’orgasmo all’incirca 400 milioni di spermatozoi (40-600 milioni in media). Una volta che gli spermatozoi hanno attraversato l’utero devono andare nelle tube e questo è un ulteriore passaggio che devono superare: in molti infatti terminano qui il loro percorso. Superata una strada lastricata di trappole, finalmente lo spermatozoo “vincitore” e l’ovulo si incontrano vicino all’ampolla tubarica, dove si trova l’ovaio. Grazie all’acrosoma, un sacchetto sulla punta dello spermatozoo, esso penetra nella parete dell’ovulo in una zona specifica ricca di proteina ZP3 che permette la fusione tra i rispettivi DNA. Così si forma lo zigote, ossia la prima cellula che costituisce il bambino.

3. Non è solo questione di fortuna: oggi, nell’era dell’hi-tech non possono mancare le App che con un sistema di inserimento dati, fungendo da agende, calcolano i giorni della finestra di fertilità mensile e la data di ovulazione. Certamente, non si tratta solo di fortuna, perché da sempre le donne utilizzano metodi di calcolo per cercare di individuare i giorni di probabile fertilità. Questi calcoli si basano sulla conoscenza della biologia e del normale ciclo mestruale femminile. In particolare, il processo maturativo e di sviluppo dell’ovulo femminile nelle ovaie avviene nell’arco dei 10-16 giorni (circa) successivi alla data d’inizio delle mestruazioni.

4. Il periodo di massima fertilità femminile (in un ciclo mensile stimato di 28 giorni) è di circa sei giorni e comprende: i tre giorni che precedono l’espulsione dell’ovocita dalle ovaie; le 24 ore in cui l’uovo fa il suo ingresso nelle tube (l’ovulazione e stimata circa al 14° giorno del ciclo); ed infine le 48 ore che seguono l’ovulazione, in quanto la vita dell’uovo femminile ha una durata di circa due giorni. Inoltre, ricordiamo che gli spermatozoi hanno una sopravvivenza di almeno 72 ore, quindi se il rapporto sessuale ha luogo tre giorni prima dell’ovulazione è possibile che la fecondazione avvenga, tale processo può variare molto da persona e persona, ma anche tra un ciclo e l’altro.

5. La fertilità s’impara! Il primo consiglio per le donne è imparare a conoscere il proprio ciclo mestruale e il proprio corpo. Il corpo infatti invia segnali costantemente: alterazioni della temperatura corporea, sensazioni d’intorpidimento, stanchezza o gonfiore. Maggiore sarà la comprensione dei segnali del proprio corpo, più sarà facile capire in quale fase del ciclo si è. Il metodo della temperatura basale viene utilizzato per individuare il momento dell’ovulazione: durante le fasi del ciclo mestruale la temperatura interna del corpo (es. quella vaginale) si modifica, essa è più o meno stabile nella prima metà del ciclo, si abbassa e poi rapidamente si alza al momento dell’ovulazione e rimane stabilmente più alta nella seconda metà del ciclo, scendendo con l’arrivo della mestruazione.

6. Fertilità o infertilità, che confusione! Oggi si sente più frequentemente parlare di infertilità che di sterilità, spesso i due termini sono usati come sinonimi. In realtà si tratta di due condizioni differenti; l’uso del termine infertilità è stato sollecitato dal fatto che in inglese il termine sterilità si chiama infertility. Per infertilità si intende l’incapacità di concepire, mentre per infertilità si intende l’incapacità di portare a termine una gravidanza e di partorire figli sani e capaci di sopravvivere: in questo caso può anche esserci concepimento ma, ad esempio, non c’è attecchimento dell’embrione o si va incontro ad aborti ripetuti.

7. Le regole per lei: l’età media delle madri italiane si sta sempre più alzando. Per questo una donna deve seguire stili di vita sani per non compromettere la propria salute riproduttiva. La prevenzione dei problemi della fertilità femminile quindi deve iniziare fin dall’adolescenza. Per cui, sì allo sport che aiuta a sentirsi meglio, migliorare il senso di responsabilità e previene fin da giovanissime gravi patologie croniche. Seguire una dieta bilanciata che comprenda tutti gli elementi nutritivi; di conseguenza evitare oscillazioni, forti dimagrimenti o aumento del peso, in quanto la capacità riproduttiva è maggiore con il giusto peso forma. Evitare di fumare e limitare il più possibile il consumo di alcol. E proteggersi sempre durante i rapporti sessuali: con il preservativo ci si difende dalle malattie o infezioni sessuali.

8. Le regole per lui: per salvaguardare la fertilità maschile anche per gli uomini si raccomandano delle indicazioni quali, l’evitare temperature troppo alte, quindi il caldo, che possano danneggiare gli spermatozoi; assoluto divieto al doping: gli steroidi anabolizzanti sono in grado di bloccare la produzione dell’ormone maschile. Si consiglia di non fumare, in quanto le sigarette danneggiano anche gli spermatozoi, riducendo il loro numero, la vitalità e la qualità. E’necessario proteggersi dalle infezioni: la Chlamydia può provocare alterazioni nella testa degli spermatozoi e ridurre la reazione chimica che ne consente la penetrazione nella cellula uovo. Ed inoltre, vale in generale la regola di limitare il più possibile il consumo di alcol, in quanto bere in eccesso può causare impotenza e calo della libido

9. Quale ruolo giocano le emozioni? Una donna può inconsapevolmente ostacolare una gravidanza a causa di forti timori e preoccupazioni: paura di perdere la propria libertà fisica e mentale, difficoltà ad accettare che una terza persona possa insinuarsi nella relazione col partner, terrore per il parto, angosce lavorative e via dicendo. L’uomo, essendo meno coinvolto con la propria corporeità nell’esperienza della gravidanza, può ostacolare il concepimento se non si sente ancora pronto per questa avventura oppure se trasmette alla compagna un’esagerata agitazione per la genitorialità che non arriva o ancora a causa di una eccessiva ansia di prestazione. Certamente la consapevolezza rappresenta la condizione psicologica di base per consentire il miglior adattamento da entrambe le parti in un periodo tanto delicato, ovviamente tale consapevolezza può essere alimentata anche se una coppia viene sorpresa da una gravidanza, laddove si consenta alla coppia di dialogare e condividere le emozioni legate alla nascita di un figlio.

10. I sintomi del concepimento: per ogni donna la gravidanza è molto soggettiva, quindi i sintomi precoci che possono essere validi per una possono non valere per un’altra. In genere l’unico segnale certo è il test positivo.
Spesso i precoci sintomi di gravidanza sono in realtà indice del periodo premestruale e facilmente si correre a trarre conclusioni affrettate.

Fonte https://www.diregiovani.it/2020/01/16/289973-dieci-cose-sapere-concepimento-sesso.dg/

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