mercoledì 11 gennaio 2017

Il caffè protegge dal cancro all’endometrio

       Bere caffè può proteggere dallo sviluppare il tumore dell’endometrio. La ricerca è stata condotta dai ricercatori statunitensi della prestigiosa Harvard School of Public Health dell’Università di Harvard. I risultati sono poi stati pubblicati sulla versione online di Cancer Epidemiology, Biomarkers and Prevention, una rivista dell’American Association for Cancer Research.
Картинки по запросу caffe e donnaGli autori dello studio fanno notare come il caffè stia rapidamente emergendo come agente protettivo nei confronti dei tumori correlati a fattori e problematiche connessi a obesità, estrogeni e insulina. «Il caffè ha già dimostrato di essere protettivo nei confronti del diabete grazie ai suoi effetti sull’insulina. Così abbiamo ipotizzato che avremmo potuto osservare una riduzione anche in alcuni tipi di cancro», ha commentato il dottor Edward Giovannucci, docente di nutrizione ed epidemiologia alla HSPH.
       Le donne coinvolte nello studio, in totale, sono state 67.470, e di età compresa tra i 34 e i 59 anni. Nel corso del periodo di follow-up, durato 26 anni, i ricercatori hanno accertato 672 casi di cancro dell’endometrio. Analizzando lo stile di vita e le abitudini alimentari delle donne partecipanti allo studio, gli autori hanno scoperto che bere 4 o più tazzine di caffè al giorno era associato a una riduzione del rischio di carcinoma del 25%; bere da due a tre tazzine al giorno è stato collegato con un rischio ridotto del 7%.
       Buone notizie, dunque per gli amanti del caffè. Ma anche per chi non tollera la caffeina e deve scegliere il caffè decaffeinato: in questo caso bere 2 o più tazze al giorno è stato collegato a un rischio di tumore dell’endometrio ridotto del 22%.
       Ma, a cosa è dovuta questa possibile protezione? Secondo gli autori dello studio c’è dell’altro: gli antiossidanti. Secondo Giovannucci, infatti, le analisi di laboratorio hanno mostrato che il caffè possiede molti più  antiossidanti rispetto alla maggior parte di frutta e verdura.
Fonte La Stampa

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