lunedì 9 gennaio 2017

Cioccolato in gravidanza: si può mangiare?

Cioccolato in gravidanza: quale preferire

Картинки по запросу cioccolato in gravidanza        Ciò non vuol dire che bisogna esagerare con il consumo di quello che è stato definito, a ragione, il cibo degli dei, o che tutti i tipi di cioccolato siano consentiti in gravidanza. Ad esempio, bisogna evitare snack, cioccolatini e prodotti industriali come le creme alla nocciola, prediligendo invece il cioccolato fondente, meglio ancora se con il 70% di cacao. Quest’ultimo è più indicato rispetto al cioccolato al latte e bianco, perché ha una quantità più bassa di zuccheri mentre contiene più flavonoidi, che hanno un effetto protettivo sulla salute cardiovascolare e abbassano la pressione arteriosa. Inoltre, hanno un forte potere antiossidante e proprietà antinfiammatorie.

I benefici del cioccolato in gravidanza

        Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Perugia, mangiare cioccolato non comprometterebbe il controllo del peso e abbasserebbe i valori ematici di colesterolo. Trenta grammi d
i cioccolato apportano circa 130 calorie e quindi non rappresentano una minaccia per il peso. Inoltre, secondo un nuovo studio canadese, i flavonoidi contenuti nel cioccolato, a partire dal primo trimestre di gravidanza, potrebbero avere un impatto positivo sulla placenta e sulla crescita fetale.
        Gli studiosi hanno selezionato le donne a rischio di preeclampsia, causata da un danno generalizzato alle pareti dei vasi sanguigni della placenta. Per 12 settimane hanno “prescritto” alle gestanti esaminate una porzione di 30 grammi di cioccolato al giorno, dividendole in due gruppi, in base alla concentrazione (più alta o più bassa) di flavonoidi. E’ così emerso un miglioramento nella velocità del sangue nella circolazione placentare, uterina e fetale, indipendentemente dalla quantità di flavonoidi presenti nel cacao.
Inoltre, le ricerche hanno evidenziato che mangiare cioccolato in gravidanza provoca buonumore e allontana lo stress, con effetti benefici anche sul bambino, che presenta una maggiore allegria e vivacità. Le sostanze responsabili di queste reazioni positive passerebbero, infatti, dalla mamma al feto attraverso l’utero.

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