Un bando per cercare all’estero fornitori di ovociti e far decollare così la fecondazione eterologa, che oggi in regione ha raggiunto un centinaio di trattamenti, di cui 50 al policlinico Sant’Orsola di Bologna. È quello che pubblica oggi la Regione sulla gazzetta internazionale per far fronte alla scarsità di donatori che fino ad ora ha rallentato l’applicazione della pratica che permette alle coppie di cercare al di fuori del loro “patrimonio genetico” gli ovuli femminili o gli spermatozoi maschili.
Per la fecondazione eterologa oggi ci sono 287 coppie in lista d’attesa al Sant’Orsola (se ne contano 2mila circa per la fecondazione omologa), e al policlinico bolognese fino a questo momento si sono raggiunte con questa pratica 17 gravidanze e 6 bimbi sono già nati. "Il nostro sarà un bando per raccogliere manifestazioni di interesse - spiega Licia Petropulacos, dirigente della Regione - sappiamo che la cifra totale del bando resterà sotto i 750 mila euro, per ogni donazione di ovociti ci aspettiamo un prezzo tra i 2.000 e i 2.500 euro".
La pratica di cercare all’estero ditte specializzate nella raccolta e nella conservazione di questo materiale è quella già seguita dai centri privati, ma oggi anche la sanità pubblica regionale permetterà ai suoi pazienti di avere una “chance” in più. "Il bando è unico per tutta la regione - specifica Petropulacos - e si appoggerà per la procedura al centro regionale di trapianti del Sant’Orsola. Ci sono norme di garanzia molto complesse che vengono tutte
specificate nel bando, perché i fornitori devono essere in linea con la legge
italiana, che prevede ad esempio che il donatore non possa essere retribuito. Penso che sia una buona notizia per le coppie che cercano di avere un bimbo".
Il policlinico è un centro molto rinomato per la fecondazione assistita e anche questo spiega i numeri alti di coppie in attesa della visita, del colloquio e del trattamento. In Italia si stima che l’infertilità tocchi il 15% delle persone in età fertile, un dato che tende ad aumentare.
Fonte http://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/09/02/news/fecondazione_assistita_l_emilia-romagna_compra_ovociti_all_estero-147064032/
Per la fecondazione eterologa oggi ci sono 287 coppie in lista d’attesa al Sant’Orsola (se ne contano 2mila circa per la fecondazione omologa), e al policlinico bolognese fino a questo momento si sono raggiunte con questa pratica 17 gravidanze e 6 bimbi sono già nati. "Il nostro sarà un bando per raccogliere manifestazioni di interesse - spiega Licia Petropulacos, dirigente della Regione - sappiamo che la cifra totale del bando resterà sotto i 750 mila euro, per ogni donazione di ovociti ci aspettiamo un prezzo tra i 2.000 e i 2.500 euro".
La pratica di cercare all’estero ditte specializzate nella raccolta e nella conservazione di questo materiale è quella già seguita dai centri privati, ma oggi anche la sanità pubblica regionale permetterà ai suoi pazienti di avere una “chance” in più. "Il bando è unico per tutta la regione - specifica Petropulacos - e si appoggerà per la procedura al centro regionale di trapianti del Sant’Orsola. Ci sono norme di garanzia molto complesse che vengono tutte
specificate nel bando, perché i fornitori devono essere in linea con la legge
italiana, che prevede ad esempio che il donatore non possa essere retribuito. Penso che sia una buona notizia per le coppie che cercano di avere un bimbo".
Il policlinico è un centro molto rinomato per la fecondazione assistita e anche questo spiega i numeri alti di coppie in attesa della visita, del colloquio e del trattamento. In Italia si stima che l’infertilità tocchi il 15% delle persone in età fertile, un dato che tende ad aumentare.
Fonte http://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/09/02/news/fecondazione_assistita_l_emilia-romagna_compra_ovociti_all_estero-147064032/
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