Acqua - Sì, in abbondanza
Se l'idratazione è sempre importante - da qui il classico consiglio di bere sempre circa due litri di acqua al giorno - in gravidanza diventa fondamentale. L'acqua, dunque, è la bevanda per eccellenza per i mesi dell'attesa.
Se l'idratazione è sempre importante - da qui il classico consiglio di bere sempre circa due litri di acqua al giorno - in gravidanza diventa fondamentale. L'acqua, dunque, è la bevanda per eccellenza per i mesi dell'attesa.
"In gravidanza l'acqua serve sia per aiutare la vascolarizzazione della placenta, sia per sostenere l'aumento del volume di sangue, che accompagna appunto questo periodo e aiuta la crescita del bambino. Inoltre, serve per costruire una riserva che tornerà utile nell'immediato post parto, considerato che durante il parto si perdono molti liquidi". Parola di Paola Pileri, esperta di patologia della gravidanza e di allattamento all'Ospedale Sacco di Milano. Che consiglia di berne circa 2,5 litri al giorno: un paio di bicchieri in più del solito.
Certo, così aumenta lo stimolo di fare pipì, ma anche questo è un bene: "Urinare molto - per di più urina molto diluita - aiuta a mantenere pulite le vie urinarie, il che diminuisce il rischio di infezioni" precisa Cristiano Crotti, esperto di idrologia medica del Centro di bioclimatologia medica e medicina termale dell'Università di Milano. E ancora, un buon livello di idratazione aiuta a prevenire il rischio di piccoli disturbi come stitichezza ed emorroidi.
Ma quale acqua bere? A meno di patologie particolari non ci sono indicazioni stringenti:l'acqua del rubinetto va benissimo e sarebbe meglio evitare l'uso di caraffe filtranti, che allontanano utili minerali, come calcio e magnesio. Anzi, in certi casi potrebbe addirittura valere la pena di utilizzare acque minerali, naturalmente ricche di minerali particolari che possono dare una mano ad alleviare certi piccoli fastidi della gravidanza: "Per esempio - spiega Crotti - acque ricche di magnesio sono indicate per la stitichezza mentre quelle ricche di bicarbonato di calcio lo sono per i bruciori di stomaco". E se si preferisce l'acqua frizzante?Nessun problema, va benissimo anche lei.
Vino, birra e bevande alcoliche - No La grande maggioranza delle fonti ufficiali concorda: in gravidanza e anche prima del concepimento niente bevande alcoliche o superalcoliche. Lo dicono per esempio i nostriMinistero della salute e Istituto superiore di sanità e, negli Stati Uniti, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie.
Sappiamo bene che l'ingestione di grandi quantità di alcol può portare ad anomalie gravi nello sviluppo fetale, dando origine alla cosiddetta sindrome feto alcolica, e sappiamo che qualunque quantità di alcol introdotta nell'organismo materno attraversa la placenta e arriva al feto. D'altra parte, non è ancora chiaro quale sia - se c'è - la quantità minima di alcol potenzialmente in grado di provocare danni. O, in altre parole, se c'è una quantità massima che si può bere senza conseguenze per il bebè. Alcuni studi suggeriscono che anche minime quantità possono comportare conseguenze, magari lievi, sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Altri studi, invece, lo negano. E il tutto è complicato dal fatto che in gioco ci possono essere anche altri fattori, come la capacità intrinseca della donna di metabolizzare l'alcol introdotto, per cui può darsi che un solo bicchiere di vino abbia effetti diversi su donne diverse (e sui loro bambini). Insomma, nel dubbio le autorità dicono che è meglio astenersi del tutto, addirittura fin da quando si comincia a pensare di volere un bambino.
Caffè e tè - con moderazione Anche in questo caso vale un principio di precauzione. Ci sono molti studi sugli effetti del consumo di caffeina in gravidanza (e anche prima) e anche se non tutti sono considerati solidissimi, i risultati sembrano indicare che, a certe dosi, la caffeina comporti un aumento del rischio di aborto, ma anche di restrizioni della crescita fetale, il che probabilmente dipende da effetti sull'attività vascolare della placenta.
Dunque, il consiglio delle autorità mediche e scientifiche è di non superare i 200 mg di caffeina al giorno, che all'incirca corrispondono a 2/3 tazzine di caffè espresso, 2/3 tazze di tè nero o 3/4 tazze di tè verde. Ovviamente, stiamo parlando di gravidanza fisiologica: in presenza di complicazioni o di particolari fattori di rischio è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico.
E per quanto riguarda le bibite contenenti caffeina, come la Coca cola o simili? In realtà il loro contenuto di questa sostanza è davvero minimo, ma queste bibite vanno per lo più evitate per altri motivi.
Bibite zuccherate e gasate - Con grande moderazione Per qualche mamma sono un rimedio fai da te contro la nausea, mentre altre sono abituate a berle da prima della gravidanza, ma bisogna fare attenzione perché contengono moltissimo zucchero: una lattina ne può contenere circa 35-40 grammi, e ricordiamo che secondo le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità, idealmente un adulto dovrebbe consumare al massimo 25 grammi di zuccheri aggiunti al giorno!
Stesso discorso per succhi di frutta che contengono zuccheri aggiunti: ok dunque a un consumo soltanto occasionale, una volta ogni tanto.
Spremute e succhi 100% frutta - Con moderazione Spremute fresche e succhi di frutta senza zuccheri aggiunti sono una scelta decisamente migliore rispetto ad altre bevande zuccherate, però anche in questo caso è bene non eccedere: il punto è che spremuta e succo non sono l'equivalente di un frutto, perché di fatto contengono un concentrato di zuccheri, per quanto naturali, e sono privi di fibre.
Tisane varie - dipende Melissa, camomilla, menta, malva, finocchio, zenzero, rooibos: anche sugli scaffali del supermercato è ormai molto comune trovare vari tipi di tisane. Ma si possono consumare tranquillamente in gravidanza? "Se parliamo di una gravidanza fisiologica e di un consumo comunque moderato (una o due tazze al giorno) la risposta è sì: per questi prodotti comuni non ci sono problemi. Addirittura, quelli con zenzero potrebbero dare una mano ad alleviare una leggera nausea" afferma Alfredo Vannacci, ricercatore in farmacologia all’Università di Firenze ed esperto di fitoterapia e fitovigilanza.
Qualche cautela in più per prodotti contenenti sostanze come cannella e liquirizia, che possono essere presenti in tisane digestive: "Possono influire su equilibri ormonali e pressione, dunque vanno prese con moderazione. Se capita di berne una tazza una volta non è certo un problema, ma è meglio evitare l'uso regolare" prosegue Vannacci. No, infine, a tisane lassative o con piante contenenti oli essenziali, come anice, sassofrasso, salvia. Che però tipicamente sono tisane curative, assunte nell'ambito di programmi di fitoterapia.
Fonti: How much water should I drink while I'm pregnant?, articolo su BabyCenter.com; Linee guida per una sana e corretta alimentazione.
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