giovedì 3 settembre 2015

Carezze, sviluppo e autismo, novità scientifiche

          La ricerca, i cui risultati sono stati appena pubblicati sulla rivista scientifica Neuron, rivela quanto sia fondamentale il ruolo svolto da queste terminazioni nervose, nella nostra vita, anche dal punto di vista sociale

  • Questi nervi, chiamati afferenti c-tattili (CTS) operano in modo simile ai recettori del dolore ma in modo opposto, riconoscendo che il tocco ricevuto sulla pelle non è pericoloso nè distruttivo, ma invece piacevole e gratificante.
         I risultati di questa ricerca, suggeriscono l'ipotesi scientifica che un malfunzionamento di questi recettori potrebbe essere coinvolto nel disturbo dello spettro autistico
Come ha spiegato il Professor Francis McGlone, della Liverpool John Moores University:" Studi recenti hanno dimostrato che le persone affette da autismo non elaborano in modo corretto il tocco delle carezze. Questo ci porta a ipotizzare che un'anomalia del sistema CTS, possa influire negativamente sul successivo funzionamento del nostro cervello sociale e sulla consapevolezza di sé."
  • Ci sono persone affette da autismo, ad esempio, che reagiscono in modo negativo e provano dolore fisico per il tocco dei vestiti sulla pelle, o toccando alcuni tessuti.
         Secondo il dott. Temple Grandin, della Colorado University, che ha approfondito l'indagine sull'argomento, il deficit di nutrimento tattile, cioè la mancanza di carezze, nei primi anni di vita, potrebbe avere effetti negativi su una serie di comportamenti e stati psicologici futuri.
  • Secondo gli scienziati un approfondimento delle ricerche in questa direzione potrebbe portare a sviluppare nuove terapie sia per i pazienti autistici, sia per coloro che hanno avuto un deficit di carezze nella prima infanzia.
         Le stesse ricerche potrebbero portare anche ad acquisire nuovi elementi per il trattamento del dolore.
         Come ha aggiunto il Professor Francis McGlone, un sistema di recettori delle carezze sano ed efficiente è fondamentale sia per il benessere, sia per la sopravvivenza, al pari di quello che dei recettori del dolore.
"In un mondo in cui 'toccarsi' è sempre più raro , con l'aumento di social media che portano alla comunicazione basata sulla non-touch; con la diminuzione per i bambini della possibilità di sperimentare le carezze dei genitori o di altre figure di riferimento a causa della pressioni economiche della vita moderna, diventa sempre più importante riconoscere quanto invece siano fondamentali le carezze per tutta l'umanità."

Fonte http://www.deabyday.tv/genitori-e-bambini/whatsnew/guide/9049/Carezze--sviluppo-e-autismo--novit--scientifiche.html

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