Un padre non è un mammo!
Fermo restando che il rapporto mamma-neonato costituisca una relazione privilegiata, tuttavia è pur vero che sin dall’inizio è importante che il padre instauri immediatamente col piccolo un rapporto speciale, distinguendosi da tutte le altre persone che orbitano intorno alla vita del bambino. Egli, in altri termini, non deve limitarsi a essere una figura autoritaria che provvede al sostentamento economico della famiglia, in base a un obsoleto e antiquato schema patriarcale, ma deve piuttosto rappresentare un sostegno emotivo per l’infante. Il padre, in altri termini dovrebbe svolgere un ruolo complementare a quello della mamma in ogni singola fase della crescita del piccolo.
Smettiamo di dire che il papà dà una mano facendo il mammo
Dire che il papà del proprio figlio “aiuta”, significa sottintendere che svolge un compito che sostanzialmente non gli spetta. Se un papà cambia i pannolini, prepara la pappa al bimbo e poi lava anche le pentole, non vuol dire che generosamente sta dando una mano alla propria compagna, cui questi compiti spettano necessariamente; significa semplicemente che sta facendo il suo dovere di padre, contribuendo, in tal modo, a crescere un bambino consapevole e sicuro di sé.
Smettiamola, dunque, di definire “mammo” un papà che si occupa del proprio piccolo e cominciamo a promuovere, nelle nostre case e nella nostra quotidianità, la parità di genere.
Fonte http://www.maternita.it/padre-non-un-mammo.html
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