Uno studio condotto dall’Università di Exeter, nel Regno Unito in collaborazione con un Università Giapponese ha dimostrato una forte associazione tra la corporatura della mamma e il sesso del nascituro. Secondo questa ricerca da madri gracili in forma fisica non ottimale nascerebbero più bambini, mentre da madri forti e robuste nascerebbero più bambine. Questo perché, secondo le ipotesi e osservazioni dei ricercatori, i maschi ereditano i caratteri sessuali dal padre e dal nonno, mentre le femmine ereditano i caratteri sessuali della madre. Pertanto per garantire una migliore continuità della specie la natura mette in atto questa selezione, facendo in modo che le figlie femmine nascano da madri forti e in una ottimale salute e fertilità in modo da trasmettere alle bambine questi caratteri affinché esse siano in grado di procreare senza problemi a loro volta.
Al contrari, se la madre ha problemi di salute o di fertilità ed un’ossatura gracile concepirà più frequentemente figli maschi che saranno comunque sani e forti perché potranno ereditare questi caratteri dal padre. Lo studio, che è stato condotto su un parassita della farina, ha gettato luce su nuove possibili ipotesi ma la prole unisessuata resta comunque un fenomeno ancora da approfondire e date le eccezioni alla regola, probabilmente è un fatto di natura multifattoriale.
Che insegnamenti trarre da questo studio? Che è inutile insistere, perché la natura ha le sue leggi, che ogni figlio che nasce maschio o femmina che sia è stato “scelto” e selezionato tra i nostri geni nella combinazione migliore che ci poteva essere per la continuità della specie.
Fonte http://www.passionemamma.it/2016/01/perche-concepisco-solo-figli-maschi-o-solo-femmine/
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