lunedì 3 aprile 2017

In menopausa, rimangono incinte con i loro ovociti

In menopausa, rimangono incinte con i loro ovociti        «Avevo perso la speranza di cercare di rimanere incinta - dice una delle donne, W. S., che ora è incinta di sei mesi -. Per me, è un miracolo». La tecnica si basa sulle apparenti proprietà curative del sangue. Kostantinos Sfakianoudis e i suoi colleghi della Genesis Athens Clinic in Grecia, dopo avere prelevato il sangue dai loro pazienti, lo centrifugano per isolare il plasma ricco di piastrine, che ha un'alta concentrazione di frammenti di cellule normalmente coinvolte nella coagulazione del sangue (ed è già utilizzato per accelerare la guarigione delle lesioni sportive).

        La clinica sta tentando di utilizzare questo plasma per «riparare» i sistemi riproduttivi delle donne, iniettandolo direttamente nelle ovaie e dell'utero. Finora, il team ha usato questo trattamento sperimentale su più di 180 donne, molte delle quali hanno una malattia che danneggia il rivestimento dell'utero.

        Ma il team ha utilizzato la cura anche per «ringiovanire» gli organi di 27 donne in menopausa e perimenopausa, tra i 34 e i 51 anni.

        «Abbiamo pazienti che arrivano da lontano, ad esempio dalla Mongolia», dice Sfakianoudis. La maggior parte vuole rimanere incinta, ma alcune vorrebbero solo bloccare i sintomi della menopausa, come vampate di calore, sudorazione notturna e diradamento dei capelli.

        Quelle che cercano una gravidanza, poi tornano nei loro Paesi d'origine per la fecondazione in vitro. Sfakianoudis non spiega che due di loro sono riuscite a rimanere incinte.

        W. S., 40 anni, è tedesca. Aveva cercato di rimanere incinta per avere un secondo figlio da più di sei anni, e aveva sperimentato sei tentativi di fecondazione in vitro senza successo. «Dopo il sesto, il medico mi ha detto che era il momento di smettere e di prendere in considerazione la donazione di ovuli».

        Invece, W. S., dopo il trattamento nella clinica greca, tornata in Germania si è sottoposta alla fecondazione in vitro standard. Gli ormoni hanno stimolato le ovaie a produrre tre ovuli, due dei quali potevano essere fecondati. Un embrione è stato impiantato nel suo utero ed ora è incinta di sei mesi. «Tutto sta andando bene -  dice -. Sarà una bambina».

        L'altra donna, una 39enne dei Paesi Bassi, da quattro anni non aveva il ciclo, e aveva altri segni di menopausa. Ma voleva mettere su famiglia: è andata in Grecia per il trattamento nel dicembre 2016. Un mese dopo, sono tornate le mestruazioni.

        Dopo pochi mesi di trattamento, la donna si è sottoposta alla fecondazione in vitro nei Paesi Bassi. È rimasta incinta, anche se purtroppo ha abortito la settimana scorsa: le donne fra i 35 e 39 anni hanno una possibilità su 5 di aborto spontaneo nelle prime 12 settimane di gravidanza. «Ma anche se la gravidanza non si è conclusa, è un risultato estremamente incoraggiante», dice Sfakianoudis. Che spera che la donna ci riprovi.

        I medici dicono che i risultati sono promettenti, ma che sono necessari studi clinici rigorosi prima di trarre conclusioni definitive. «Se fosse possibile aiutare le ovaie a riacquistare la loro funzionalità, sarebbe favoloso - spiega John Randolph dell'Università del Michigan -. Un sacco di persone ci sperano tanto».

        Il team non sa bene come agisca il trattamento. Una teoria è che il plasma svegli le cellule staminali nell'ovaio, stimolando la produzione di ovuli. Oppure, il trattamento stesso potrebbe contenere cellule staminali, come ipotizza Randolph. «Dobbiamo capire come funzioni e quanto sia sicuro», dice.
Fonte http://www.vanityfair.it/news/approfondimenti/17/03/28/incinte-menopausa-tecnica-ringiovanimento-ovaie-grecia

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