mercoledì 4 gennaio 2017

Carenza di vit. D in gravidanza e rischio futuro carie del figlio

       I figli di donne con carenza di vitamina D durante la gravidanza sono più degli altri predisposti alla carie. Nel dettaglio, il 36% dei bambini a rischio ha mostrato almeno un dente cariato nel corso del primo anno di vita. Un ulteriore 22% ha presentato un problema di demineralizzazione dello smalto. In entrambi i casi, si è sempre trattato di bambini di madri con carenza di vitamina D nel sangue, durante la gravidanza. L’ipotesi successivamente confermata dalla ricerca è sorta alla luce delle scoperte, alcune delle quali recenti, sul ruolo della vitamina D nell’assorbimento del calcio da parte dell’organismo umano.
dentizione @          Una sostanza preziosa per quanto riguarda lo scheletro e gli altri apparati o parti dell’organismo a carattere minerale. Al tempo stesso, era già noto che la gravidanza può di per sé richiedere, in relazione allo stato di salute della madre. Questo in relazione a patologie particolari o, semplicemente, a frequenti rialzi pressori o della glicemia – dovuti allo stato di dolce attesa – col risultato di un maggior consumo della stessa vitamina, che funge da elemento regolatore e di protezione.
          La gravidanza delle donne con carenza di vitamina D deve essere monitorata con attenzione. Lo studio dei ricercatori canadesi non fa che confermarlo, aggiungendo però un elemento particolare e importante per quello che sarà il successivo sviluppo a livello di apparato orale del nascituro. Per ovviare alla carenza di vitamina D, le donne in gravidanza, nel caso su consiglio medico, possono adottare gli accorgimenti del caso. Poiché viene prodotta dalla pelle, l’esposizione ai raggi solari è consigliabile ed adottare un abbigliamento eccessivo, ovvero non coprirsi troppo (temperatura permettendo).
          La vitamina D viene assunta con il cibo, in particolare con il pesce. A proposito di alimentazione bisogna limitare il più possibile l’aumento di peso, tipico per altro della gravidanza. Nei casi di carenza più marcati e difficilmente risolvibili è infine necessario ricorrere agli idonei, e per altro vari, integratori alimentari. Le eventuali integrazioni devono essere concordate con il medico perché l’intossicazione da Vit. D per sovradosaggio è un pericoloso rischio, ancor più che la carenza stessa.     

Fonte : Prenatal Vitamin D and Dental Caries in Infants Robert J. Schroth, Christopher Lavelle, Robert Tate, Sharon Bruce, Ronald J. Billings, Michael E.K. Moffatt

Nessun commento:

Posta un commento